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* Willihelm o Willahelm, nome germanico, composto dagli elementi wil (o wilja, willio, "volontà", "desiderio") e helm (o helma, "elmo", "protezione"). A volte viene interpretato come "elmo della volontà" o "colui al quale la volontà fa da difesa".
La storia , dietro il nome del giovane vi potrà sembrare triste o semplicemente drammatica ma è importante se , si vogliono sapere le origini del ragazzo e della sua famiglia.
Willhelm Müller era un ragazzo estremamente dolce,dalla carnagione nivea con due grandi occhi grigi incastonati in un volto dai tratti androgini e contornato da una cascata di ricci capelli biondi che sul corpo magro e longilineo lo facevano sembrare un angelo ; era gentile, allegro, curioso e soprattutto un piccolo genio. Non c'era persona che non lo amasse, semplicemente sembrava impossibile da odiare, come se la sua semplice presenza trasmetesse dolcezza e serenità . Nato e cresciuto a Dresda ( Città che si trova nell'est della Germania) in una famiglia benestante ( entrambi i genitori essendo avvocati ) fin dall'infanzia e per il resto della sua vita scolastica, oltre a far parte delle miglior scuole, Willhelm è sempre stato il primo in tutte le materie...o quasi, infatti il giovane era completamente negato, come ogni cervellone che si rispetti, negli sport e sfortunatamente per lui , se voleva entrare nella miglior università della Germania la sua pagella doveva essere una lista di continui dieci. Fino al quarto anno di liceo non se ne curò più di tanto. La sua vita era perfetta, voti alti, una famiglia felice e persone che, nonostante un anno prima il giovane abbia fatto coming out, tenevano immensamente . All'inizio del quinto anno il direttore, un uomo gentile amico dei genitori di Will, gli comunicò che quell'anno il capitano della squadra di calcio, tale Frederick Walder , per avere dei crediti in più lo avrebbe aiutato ad alzare la sua media in educazione fisica affinché la pagella di Will sia impeccabile. Tra i due fin da subito ci fu una buona intesa, Frederick era carismatico, allegro, divertente ed estremamente paziente con Will ,che faceva fatica persino a calciare una palla, un po perché era impedito ed un po perché era vergognosamente distratto dal corpo alto e ben piazzato, dalle fossette e dagli occhi verde giada di Frederick, perché sì Frederick Walder era un ragazzo bellissimo. Nonostante le prime considerazioni, questa ammirazione da parte di Willhelm non si trasformò mai in una cotta ma più che altro in un sentimento di amore fraterno, a pieno ricambiato da Frederick che sentiva di aver trovato il fratello che non aveva mai avuto. Tutto andava bene, Frederick e Willhelm sembravano inseparabili tant'è che alcuni ipotizzavano ci fosse del tenere tra loro , cosa smentita dallo stesso Willhelm innumerevoli volte. I mesi pasavano e tutto era magnifico, le feste,i pomeriggi pasati a ridere e scherzare in un piccolo bar non molto lontano dal loro liceo, le notti passate a studiare, i nuovi amori di Willhelm come anche quelli di Frederick e molto altro... tutto era perfetto. Ma le cose stavano per cambiare, la sera del 19 Febbraio 1971, Willhelm è Frederick avevano deciso di andare a divertirsi in uno dei pochi locali aperti anche alle persone gay , si stavano divertendo e tutto stava andando bene finché, troppo accaldato, Willhelm avviso Frederick di dover prendere una boccata d'aria direngendosi così dietro il locale dal quale, sfortunatamente, non fece più ritorno. Alle 11:43 del 19 Febbraio 1971 Willhelm fu ritrovato in una pozza di sangue , dietro quel anonimo locale, dallo stesso Frederick che dopo 10 minuti non vedendolo più rientrare andò a cercarlo trovandolo però senza vita. All'arrivo dei soccorsi non c'era più nulla da fare ed in seguito si scoprii che la morte di Willhelm fu premeditata da due ragazzi con precedenti di violenza , ideologie omofobe e tanto altro. I due, Julius Sven e Luis Drusk , compagni di classe del giovane, conoscendo la sessualità di Will considerarono che non aveva il diritto di vivere ponendo così fine all'esistenza del ragazzo a suoni di calci e pugni. Tutto ciò si venne a sapere grazie alla testimonianze di Julius che, probabilmente preso dai sensi di colpa, disse tutto alla polizia ma, oramai l'atto era stato compiuto. Willhelm era morto e con lui anche l'anima gemella di Frederick. Willhelm Jonas conosce, dall'età di 14 anni, la storia del suo nome ,questa avendo poi influenzato molto il carattere del ragazzo, e possiede persino una foto di Willhelm Müller in modo da ricordare sempre quel ragazzo così forte e libero al quale la vita fu brutalmente strappata.
