Capitolo 1- I Kooks

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Entriamo in un enorme cancello automatico e mi ritrovo davanti ad un’enorme villa con piscina.
Sulla destra si trova una casettina, che dovrebbe essere il garage.
A sinistra vedo una terrazza gigante che si affaccia sulla piscina.
La casa ha tre piani e, dalle dimensioni dell’ultimo, deduco che sia la mansarda.
<Guarda che meraviglia di casa. Vero Izi?> mi domanda mio padre stupito
<Bellissima papà> rispondo annoiata
Non sono pronta ad iniziare una nuova vita, ma a causa del lavoro dei miei genitori sono costretta ad abbandonare tutto.
<Oh andiamo amore, non fare così, vedrai che ti troverai bene qua> mi sprona mia madre
<Sisi> le dico distratta. Sono intenta a guardare un ragazzo dietro ad una tenda nella casa di fianco <Piuttosto perché i vicini ci guardano dalla finestra?> domando
<Non lo so, ma vai a fare amicizia dai>
Mia madre mi dà una spintarella.
<Assolutamente no!> rispondo brusca
<Andiamo Izi, portali la torta di mamma> mi incoraggia mio padre
Rimango un attimo a guardarlo, cercando di fargli cambiare idea, ma nel suo sguardo leggo solo un “Su, su”.
Sbuffo e prendo la torta di mele di mia madre. Vado verso casa dei vicini con mio padre che mi sussurra un “grazie” quasi impercettibile.
Suono il campanello e, pochi secondi dopo, la porta si apre.
Mi ritrovo davanti una bellissima ragazza, bionda, occhi castani.
<Ehi, piacere siamo i nuovi vicini, mia madre mi ha detto di portarvi una torta…> dico impacciata
<O-okay grazie> la vedo un po’ titubante e le sporgo la torta
<Izi, piacere> cerco di sorridere
<Io sono Sarah> prende la mia torta e si sposta da davanti a me <Ti va di entrare?> mi chiede con un sorriso sincero
<Ehm...no grazie...non voglio disturbare> dico fissando un punto oltre la sua spalla.
Sarah si volta e nota che c’è un ragazzo biondo dietro di lei.
<Oh no, non ti preoccupare> sorride imbarazzata <Lui è il mio fidanzato, Topper>
Proprio per questo non voglio disturbare.
<Piacere> mi saluta
<Izi, piacere>
<Davvero se vuoi entrare non c'è nessun problema> insiste
<No, grazie. Ho ancora le valigie da disfare e devo..>
Non faccio in tempo a terminare la frase che una voce proveniente dalla casa mi interrompe.
<Sarah chi è alla porta?>
Si affaccia un uomo in gran forma. Con barba e capelli grigi. Ha degli splendidi occhi azzurri ed è vestito come i classici uomini ricchi.
<Papà ti presento la figlia dei nuovi vicini, Izi...è venuta a portarci una torta> gli spiega Sarah
<Piacere Ward Cameron>  si presenta
<Izi>
<Allora, entra pure> mi invita anche lui
<No no davvero, ho ancora un sacco di cose da fare e…>
<Ma sei appena arrivata, rilassati dal lungo viaggio. Fermati almeno a bere qualcosa, mangiamo la torta di tua madre>
<Va bene…> dico infine sconfitta.
Seguo Sarah in cucina e non posso fare a meno di guardarmi intorno. La casa è molto simile alla mia, d'altronde abitiamo nello stesso quartiere.
<Allora Izi, verrai a scuola con me?> mi domanda di punto in bianco Sarah
<Penso di sì, anzi se hai voglia il primo giorno mi fai vedere come ci si arriva, perché mi devo ancora orientare> sorrido imbarazzata
<Volentieri>
Mi passa un piatto con una fetta di torta e si siede di fronte a me.
Dopo aver risposto a fin troppe domande, decido che è il momento di tornare a casa.
<Allora grazie di tutto…> dico per poi alzarmi
<Grazie a te per averci portato la torta> Sarah mi scorta alla porta
<Quindi ci vediamo domani per la scuola?> chiedo prima di uscire
<A dire la verità stasera c'è una festa in spiaggia, se ti va andiamo insieme>
<Non saprei…>
Una festa in cui non conosco nessuno, appena arrivata e senza un minimo di orientamento. Non penso sia un’ottima idea.
<Tieni prendi il mio numero così mi fai sapere> mi passa un biglietto
<Okay grazie, ciao>
Appena metto piede in casa sento mio padre domandarmi <Allora? Come sono i vicini?>
Alzo gli occhi al cielo <Normali>
<Mi sembra una bella cosa>
<Normali vuol dire noiosi>
<Andiamo Izi sii ottimista>
Non gli rispondo e salgo al secondo piano. Giro tutte e tre le stanze e scelgo quella più larga.
Decido di farmi il letto e disfare la valigia.

<Papà il colore della mia stanza non mi piace, non ho ancora appeso quadri o robe simili quindi se posso vorrei cambiarlo> chiedo a cena mentre “gioco” ad infilzare il pollo nel mio piatto.
<Va bene tesoro, domani chiamo un imbianchino e ti faccio verniciate la stanza del colore che preferisci> mi concede mio padre
<Posso farlo anche io. Almeno occupo il tempo>
<Assolutamente no! Cosa ti salta in mente?! Non è un lavoro per quelli come noi> urla mia madre
Faccio un respiro profondo e evito di risponderle. Odio quando mia madre fa l’ignorante e la snob in questo modo.
Sento mio padre darle corda e la cosa mi innervosisce molto. So che lui non è così, ma non vuole mai dire la sua.
Mi alzo di scatto interrompendo i discorsi inutili di mia madre.
<Ho una festa stasera, vado a prepararmi>
Salgo in camera e scrivo a Sarah, ormai non posso più tirarmi indietro.

Ehi, questo è il primo capitolo riscritto.
Spero vi piaccia.
Se trovate errori segnalateli subito. Verranno corretti il prima possibile.
Grazie <3
LC

Insieme~ JJ MaybankWhere stories live. Discover now