Capitolo 34- Sincerità

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Dopo l’esplosione ci siamo riuniti tutti al molo vicino casa di John B, tutti tranne Sarah.
<Se l'è meritato vero?> domanda JJ
Siamo tutti un po’ scossi, ci è comunque morta una persona davanti agli occhi, di nuovo.
<Che domande fai?!> lo ammonisce Kiara <Certo che se l'è meritato, ha ucciso due persone!>
Li ignoro e guardo il mio migliore amico <JB stai bene?>
Annuisce <Non mi sto preoccupando per me…>
<Ehi…> saluta Sarah
<Ehi> risponde incerto John B
<Va bene, noi andiamo a fare delle cose> li lasciamo parlare da soli e ci spostiamo in casa.
<Dite che riusciranno a chiarire?> chiede Pope
<Non lo so> sbuffo <Sarah ci è rimasta di merda quando John B ha gioito della morte del padre. Sono troppo in contrasto in questo momento>
<Si amano però…> commenta JJ guardandomi
<Beh sì, ma a volte->
Vengo interrotta dal rombo di un motore di una moto.
<Ragazzi è Rafe!> urla Kiara
Corriamo subito fuori e JJ mi si para davanti <Che cazzo ci fai qua?>
<V-vengo in pace lo giuro> alza le mani <Izi, ti devo parlare, è importante>
Sposto JJ <Dimmi>
<In privato…>
<Scordatelo!> risponde brusco JJ
Rafe lo ignora <Ti prego Izi>
<Aspetta un secondo>
Entro in casa e frugo nello zaino di JJ. Torno fuori con la pistola in bella vista. <Ti ascolto, ma al primo passo falso ti pianto una pallottola nelle palle>
<Non ti farò niente, lo giuro>
Ci allontaniamo e sento lo sguardo di JJ bruciarmi sulla schiena.
<Cosa vuoi?> chiedo brusca
<Sono venuto a scusarmi>
Rido amaramente <Scusarti per cosa? Per aver ucciso Peterkin e aver cercato di incolpare John B? Per aver quasi affogato tua sorella? Per cosa?>
<Per tutto okay> si passa le mani tra i capelli <Sono pentito, merito di stare in galera, ma mio padre si è preso la colpa>
<Pensi che delle scuse possano risolvere tutto?>
<No, assolutamente no. Sono cambiato okay? E voglio dimostrartelo> mi guarda
<Perché a me?>
Inizia a camminare avanti e indietro <Perché Sarah è mia sorella e sta con voi, mio padre ha espresso il desiderio di avere una famiglia unita>
Scuoto la testa.
<E tu mi sei sempre piaciuta> si ferma e mi guarda <Con tutti i casini che sono successi non ho avuto occasione di dirtelo>
Perché mi suona così sincero e vero?
È un assassino, è bravo in ‘ste cose. Ricordo a me stessa.
<Sei serio Rafe?!>
Rimane un attimo spiazzato poi contina <T-ti ricordi il primo giorno che ci siamo visti? Era in spiaggia, abbiamo ballato insieme>
<Mi ricordo> dico fredda
<Stasera ci sarà il falò. Se verrai vuol dire che mi perdoni>
È un assassino Izi, un assassino.
<Di che cosa ti sei fatto?>
<S-senti ora devo andare, ti aspetto al falò>
Si passa una mano tra i capelli incerto, come se volesse restare, ma poi corre alla moto e mi lascia senza parole.

Pov JJ
Sto impazzendo.
Izi è fuori a parlare con Rafe e non posso fare niente.
Vorrei uscire e ammazzare di botte quel coglione, o addirittura sparargli in testa, ma mi fido della mia ragazza.
Perché è ancora la mia ragazza no?
Voglio dire, abbiamo litigato e non ci siamo ancora chiariti, ma non ci siamo neanche lasciati.
E poi cosa vuole Rafe da lei.
E se le avesse continuato a scrivere e lei in un momento di sconforto gli avesse risposto, pensando ingenuamente che è cambiato?
Non può preferire lui a me, è un assassino vero?
Ma proprio perché è un assassino potrebbe averla convinta o addirittura costringerla.
Basta, ho deciso. Ora esco e lo ammazzo.
Mi alzo, ma Izi sta entrando in casa.
Mi fiondo su di lei <Che ti ha detto?>
<Niente, era strafatto probabilmente> mi risponde
Grazie amore, questo non aiuta.
<Di cosa avete parlato?> insisto
<È venuto a dirmi che si è pentito e che gli piaccio, robe così>
Mi irrigidisco. Stringo i pugni talmente forte che ho male alle nocche.
Respiro a fatica.
Noto che mi stanno fissando tutti e le loro espressioni peggiorano tutto.
È troppo, non ce la faccio.
Torno in casa e mi scolo una bottiglia di whiskey.

Pov Izi
<Attenzione, bomba in arrivo!> urla JJ <Al volo!> lancia una lattina di birra a Pope, che ovviamente non riesce a prenderla.
<Ottimi riflessi direi> commento afferrandola prima che tocchi per terra <Che state facendo?> chiedo <Piangete?>
<Io non piango> risponde John B
<Non è colpa tua lo sai vero?>
<Credi che cambierà idea?>
<È una di noi!>
<Sarah è una di noi> sorride <Tornerà, non è così?! Ci credo talmente tanto che ho voglia di fare un tuffo all'indietro>
<Scommetto dieci euro che non lo farà> commenta JJ
<Andata> gli stringo la mano
John B si tuffa e tutti battiamo le mani.
<JJ, mi devi dieci euro>

Insieme~ JJ MaybankWhere stories live. Discover now