capitolo 5

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Tutto lo staff aveva impiegato tre giorni per quella sfilata e se la stavano godendo dietro le quinte, aiutando alcune le modelle a sistemare gli abiti, il trucco e i capelli, l'unica che invece aveva scelto di guardare la sfilata, la prima in tutta la sua vita, da un'altra parte fu Astrid.
Dopo aver aiutato i suoi amici, si rifugiò al piano di sopra, così che nessuno potesse disturbarla.
Prima che iniziasse la serata, il Barone fece un discorso spiegando nei minimi dettagli il tema del suo nuovo capo d'abbigliamento e il perché avesse scelto proprio quel giorno per far vedere al mondo le sue nuove creazioni. Quest'anno, avendo perso molto denaro a causa della pandemia, il Barone aveva deciso di portare la moda sul grande schermo + una diretta su tutti i social, chi avrebbe voluto partecipare, bisognava pagare 700 dollari. Un prezzo troppo alto per Astrid, ma le 45.000 persone che si erano collegate, pensano l'esatto contrario.

Posizionò i gomiti sulla ringhiera fredda di ferro, ammirando le modelle che camminavano sulla pista illuminata da una luce bianca e qualche petalo di rosa, rendeva il tutto romantico, facendosi fotografare e ricevere complimenti dai critici della moda. Domani alcune di loro saranno in prima pagina, insieme al Barone, che vigile controllava che tu andasse secondo i piani. Mentre fissava gli sguardi pieni di gioia e stupore delle persone, non si rese conto della presenza del Barone, fin quando non si mise al suo fianco. Per alcuni minuti rimasero in silenzio, ma poi l'uomo decise di parlare.

"Come mai siete qui? Perché non vi godete la serata insieme ai vostri amici e il vostro fidanzato?" Domandò guardando la ragazza, giurò di leggere nei suoi occhi un po' di tristezza.
"Fidanzato?" Chiese pensando di aver capito bene.
"Si, voi e Mark questa mattina eravate molto intimi". Pronunciò l'ultima parola come se dalle labbra fosse uscita una bestemmia.
"Io e lui siamo solo amici, non è il mio tipo di ragazzo ideale".
"Che caratteristiche devono avere gli uomini per conquistarla?" Era curioso di conoscerla.
"Uhm..." ci pensò un po' su, Astrid aveva avuto poche relazioni, tutte finite male ma qual era stata la loro caratteristica al tal punto da stare insieme?
"Io adoro i ragazzi che mi fanno ridere e che siano sinceri". L'uomo sorrise e poi notò una nuova luce negli occhi della ragazza, immediatamente capì.
"Volete sapere perché sono diventato uno stilista?" Astrid annuì.
"10 luglio 1998, avevo 18 anni e nessuno credeva in me, lavoravo come cameriere e dogsitter, accettavo tutti i turni dormendo poche ore a notte, avevo bisogno di soldi per diventare colui che sono adesso. Ogni mese contavo il denaro che accumulavo ma niente da fare, non riuscivo ad avere la cifra esatta, poi ho incontrato una donna anziana, le tenevo il cane, iniziammo a parlare di moda, perché essendo daltonica voleva una mano per il suo guardaroba, io accettai e prima di morire mi diede una parte della sua eredità. Il marchio del mio brand, era il tatuaggio che aveva lei dietro il collo, non so il suo reale significato, ma a me ricorda lei. Anch'io ogni giorno le promettevo che sarebbe venuta ad una mia sfilata, invece è morta un anno prima del mio successo. Ora tocca a voi raccontarmi il perché amate tanto la moda?"
"Da quando sono piccola che promettevo a mia nonna di portarla ad ogni mia sfilata, adesso le sono rimasti due mesi di vita e io non ho mantenuto la promessa, non so fare niente".
"Non è vero, il primo giorno che vi ho assunta, avete creato un vestito che a me non piaceva, in meno di 24 h, senza dirmi nulla, me ne avete fatto uno molto più bello, voi le promesse le sapete mantenere".
"Ma quella più importante no, la verità è che io non so fare nulla se non deludere le persone. Non ho portato a termine gli studi, non parlo nessuna lingua straniera, non pratico sport, non conosco l'arte e-".

A fermare quel discorso fu la mano dell'uomo che si appoggiò sulla guancia di Astrid. Lo guardò, mentre questo si avvicinava, unendo le sue labbra a quelle di Astrid. I primi baci furono dolci, gli altri si riempirono di passione.
Tom trascinò la ragazza in una stanza lì vicino, chiudendosi a chiave così che nessuno li potesse disturbare. Sbatte la schiena di Astrid al muro, baciandole il collo e abbassandole una parte del vestito.
Qualcuno bussò alla porta, Tom tappò con la mano la bocca della ragazza, per zittirla mentre continuava ad amarla.

"Signore, abbiamo bisogno di lei". Disse l'uomo.
"Sono occupato con un nuovo progetto". Baciò Astrid e l'uomo andò via.

Buon pomeriggio💞
Forse è un po' troppo presto per il bacio, ma è da questo capitolo che la storia prenderà vita. Comunque vi giuro che sarà l'ultima volta che userò delle gif come questa... spero che il capitolo vi sia piaciuto🥰

Vi amo 3000❤

𝗜𝗹 𝗕𝗮𝗿𝗼𝗻𝗲Where stories live. Discover now