capitolo 8

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Dopo qualche ora, nonna tornò a casa e noi ci mettemmo a lavorare. Feci vedere a Gustavo che la mia caviglia stava benissimo e mi aiutò a prendere la stoffa che si trovava nella stanza proibita, come l'avevo definita Tom.
Prima di buttare giù qualche idea, decisi di disegnare il mio vestito. Optai per un vestito lungo verde, con la gonna a sirena e una collana di perle bianche come gioiello. Presi le misure della vita del manichino, le segnai con il gesso e stavo per tagliare la stoffa, quando una voce maschile che mi chiamò per nome, mi fermò.

Mi girai e vidi un uomo elegante dai capelli biondi tirati all'indietro con la lacca, occhi marroni e lentiggini. Lo guardai attentamente, mentre lui mi sorrideva e in quel momento capii.

"Ciao, Giulio". Ci salutammo con due baci sulla guancia e in quell'istante arrivò Tom.
"Voi due vi conoscete?" Domandò stupito.
"Si, Astrid ed io eravamo compagni di scuola alle superiori e non solo". Mi fece l'occhiolino, riferendosi ai vecchi tempi passati. Ritornai a lavorare e Tom portò Giulio nel suo ufficio, parlando di affari e altre cose. Il vestito era quasi pronto, quando arrivò l'ora di pranzo. Dalla borsa presi il telefono e trovai un messaggio da Tom.

Tom😍:
Pranziamo insieme? 12:00✔

Astrid:
Certo❤ 12:00✔

Uscì dall'ufficio e frettolosamente entrammo nella sua limousine nera, portandomi al ristorante e questa volta non mi tenne la mano, come faceva di solito. Scesi dall'auto, ed entrammo dentro, per poi ordinare qualcosa. Nel mentre che aspettavamo le nostre ordinazioni, gli presi la mano.

"Cos'hai?" Gli chiesi.
"È una cosa stupida, non farci caso". Sorrise.
"Se non stai bene, ho tutto il diritto di saperlo, cos'hai?" Domandai di nuovo, lui fece un sospiro e parlò.
"In ufficio, mentre parlavo con Giulio, lui non faceva altro che guardarti, avrei voluto spaccargli il naso, anzi tutto il viso!" Si morse il labbro dalla rabbia.
"Sapere che lui è stato un tuo ex, mi fa incazzare! Come può un essere così spregevole, essersi fidanzato con te, che sei la persona migliore al mondo?"
"Davvero sei geloso di uno come lui? È stata colpa sua se per dirci anni ho smesso di amare e non volevo innamorarmi, avevo paura ma tu mi hai fatto capire, che bisogna rischiare nella vita se desideri realmente qualcosa".

Lo baciai, per.poi pranzare tenendoci per mano e ridere per la situazione che si era creata. Pagò il pranzo, anche se gli avevo detto di non farlo, perché volevo farlo io, tornammo in macchina e lui mi prese la mano.

"A cosa pensi?" Mi domandò baciandomi la spalla.
"A un po' di cose". Giocai con le ciocche dei suoi capelli.
"Ti va di condividerli con me?" Feci no con la testa, per poi baciarlo.

Fece fermare la macchina, fece scendere l'autista, lasciandoci la nostra intimità.

Buongiorno💞
Volevo scrivere un capitolo dove Tom era geloso, mi auguro di esserci riuscita, spero vi sia piaciuto🥰

Vi amo 3000❤

𝗜𝗹 𝗕𝗮𝗿𝗼𝗻𝗲Where stories live. Discover now