capitolo 6

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Il mattino seguente mi svegliai e trovai al mio fianco Tom che mi guardava, in quel momento mi ricordai ciò che fosse successo la sera prima. Sorrisi mentre lui mi baciava. Qualcuno bussò alla porta, Tom indossò i pantaloni, per poi aprire la porta, io mi coprii imbarazzata. Prese ciò che avesse ordinato e poi pagò il ragazzo. Appoggiò il secchio pieno di ghiaccio con dentro lo champagne e affianco un vassoio con delle fragole, quando aveva ordinato tutto ciò?

"Champagne di prima mattina?" Domandai e lui riempì due bicchieri, per poi passarmene uno.
"Bisogna festeggiare".
"Cosa?"
"La sfilata di ieri è stata un successo". Mi diede il giornale e lessi: il Barone vince ancora, boom di vendite in meno di 24h e i social impazziscono per la sua moda.
Sorrisi nel leggere quelle parole, per poi guardarlo. In bocca aveva metà fragola, mi avvicinai e diedi un morso al frutto, per poi allungare il tutto in un leggero bacio.
"Più ti bacio e più mi sembra di averlo già fatto in passato". Commentai sentendo quella sensazione sulle mie labbra.
"Beh ieri non è stato il nostro primo bacio".
"Cosa?"
"La sera della cena, stavo tornando a casa quando ti ho vista per strada, mi sono avvicinato avevi una bottiglia di birra in mano, eri ubriaca. Abbiamo iniziato a parlare, anzi io ti davo corda al discorso stupido che ti eri incentata in quel momento. Dopo un po' ci siamo guardati e ci siamo baciati".

Io diventai rossa alle sue parole, davvero era successo questo e perché io non lo ricordavo?
Dopo colazione e una doccia insieme, ci recammo a lavoro con la sua limousine, tenendomi la mano per tutto il viaggio, facendomi sorridere. Lui andò in ufficio dove ad attenderlo c'era un uomo, io invece mi misi all'opera alla ricerca di nuovi abiti per la prossima collezione, per il Barone la moda non deve mai fermarsi e ha ragione. Cercando di evitare le domande di Gustavo sulla mia sparizione alla sfilata, la stoffa che si trovava lì non mi piaceva, così andai al piano superiore e trovai ciò che mi serviva sopra ad un armadio. Non arrivandoci, presi la scala poco distante da lì, non fu proprio una buona idea.
La scala era rotta ma io non potevo saperlo, così mi ritrovai a terra facendo un tonfo che sentirono tutti, compreso Tom. Mi aiutò ad alzarmi, per poi portarmi nel suo ufficio, facendomi sedere sulla scrivania e prendere il kit di pronto soccorso.

"Sto bene". Cercai di fermarlo, con scarsi risultati.
"La tua caviglia dice il contrario". Mi tolse la scarpa e in quel momento notai che fosse gonfia. Ci appoggiò del ghiaccio sopra, per poi tenerlo fermo con la garza.
"Che ci facevi lì?" Mi domandò sedendosi al mio fianco.
"Mi serviva della stoffa, quella che volevo era in alto e ho preso la scala per prenderla".
"Tu lì da sola non ci vai più, poteva caderti addosso l'armadio!" Prese del disinfettante e l'ovatta, una volta bagnata la mise sul sopracciglio destro, solo in quel momento mi resi conto di avere un taglietto rosso. Sorrisi, per poi spostare la sua mano e dargli un bacio sulla guancia.

Buon pomeriggio💞
Doveva uscire un altro capitolo, solo che non riuscivo a scriverlo, così ho cambiato idea. Spero che vi sia piaciuto🥰

Vi amo 3000❤

𝗜𝗹 𝗕𝗮𝗿𝗼𝗻𝗲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora