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Olcan era troppo vicino perché io riuscissi a ragionare lucidamente, riuscii a vedere le pupille dei suoi occhi dilatarsi e cambiare colore, sembrava un predatore pronto ad attaccare, mi ero cacciata in quella situazione volutamente e credevo di essere pronta ad accettare le conseguenze delle mie azioni perché in fondo volevo quell'uomo e glielo avevo fatto capire perfettamente.

Mi sbagliavo, infatti, quando mi resi conto che Olcan non si sarebbe fermato e che stavolta non c'era via di fuga, maledii mentalmente la mia lingua lunga e la mia incapacità di stare zitta e reagì nella frazione di un secondo.

Presa dal panico spinsi mio marito e mi voltai per scappare, non si aspettava una reazione simile ed ebbi qualche secondo di vantaggio in cui rimase disorientato ma non feci in tempo neanche ad arrivare alla porta perché Olcan mi afferrò per un braccio e mi sollevò come se nulla fosse, andando a passo deciso verso il letto.

Iniziai a gridare e a tirare pugni sulla schiena ma la mia forza messa in confronto alla sua era praticamente nulla.

Mi adagiò sulla coltre di pellicce imprigionandomi contro il suo corpo per evitare di farmi scappare di nuovo.

"Credo proprio che tu abbia frainteso le mie parole!"

Cercai in un ultimo tentativo disperato di dissuaderlo, si sollevò su un gomito per guardarmi e poi lentamente iniziò ad accarezzarmi il viso mentre le sue labbra si piegavano in un sorriso sbilenco.

"Sono ansioso di avere un chiarimento allora"

In quel momento impallidii, non avevo la minima idea di cosa dire, non potevo mentire perché se ne sarebbe accorto e non volevo nemmeno dire tutta la verità, ero troppo orgogliosa per ammettere nuovamente che in realtà ci ero rimasta davvero male quando non aveva tentato di farmi sua e che non volevo che andasse con altre donne.

Questo avrebbe implicato di dover accettare i miei doveri di moglie, non potevo chiedergli di non beneficiare del calore di altre donne se non ero disposta a concedermi a lui.

In ogni caso mi sarei scavata la fossa da sola, lottare contro un uomo come Olcan e pensare di vincere era impossibile, ero in trappola.

"Sto aspettando"

Deglutii incapace di dire altro, arresa al fatto che non vi era una valida giustificazione per frenare la bramosia del vichingo di fronte a me, così cercai inutilmente di liberarmi, presa dalla paura di quello che sarebbe accaduto e dalle sensazioni che la vicinanza di quell'uomo mi provocava ma Olcan mi prese il viso con fermezza e me lo sollevò guardandomi con un'intensità tale che mi procurò una sensazione di vertigine.

"Non puoi scappare, ora sei mia Liv"

La sua voce roca mi trasmise una fitta di piacere al basso ventre e se non si fosse allontanato, probabilmente mi sarei lasciata andare, non ero mai stata così volubile come in quel momento.

Come poteva avere un effetto così disarmante su di me?

"Per favore allontanati"

Le mie parole risuonarono nella stanza come un sussurro ovattato, a malapena udibili, non c'era fermezza né risoluzione.

" Ah mia shieldmaiden, questo non posso proprio farlo. Credo di non aver mai voluto una donna più di quanto voglia te"

Il palmo della sua mano andò a posarsi sul mio petto e temetti che potesse sentire il mio cuore battere all'impazzata, inizialmente le sue labbra si posarono sulle mie in modo gentile e indugiarono senza fretta come se volesse darmi il tempo di adattarmi a tutto quello che stava accadendo tra di noi poi, si fece più prepotente mischiando il suo sapore al mio e a quel punto, non potei far altro che arrendermi a tutte quelle travolgenti emozioni e abbandonarmi completamente al suo volere.

Ricambiai quel bacio unendo i nostri respiri, la mia mente era offuscata, le mani di Olcan iniziarono a viaggiare brucianti sul mio corpo, mi accarezzava la vita, i fianchi, le gambe, senza mai smettere di baciarmi, sembrava implacabile.

Mi agitai ed iniziai a tremare pensando al momento in cui mi avrebbe fatta sua ma allo stesso tempo ero pervasa da un miscuglio di trepidazione e curiosità.

Vi era qualcosa di primitivo in Olcan, qualcosa che in quel momento aveva trasformato i suoi meravigliosi occhi blu in fuoco ardente, una parte di me voleva respingerlo, quella che voleva abbandonare quel posto e fuggire da tutto e tutti, quella che ancora cercava la libertà che mi era stata strappata via.

L'altra invece si sentiva attratta, persa nelle sensazioni che quell'uomo aveva risvegliato.

Avevo più volte viaggiato con la fantasia, cercando di immaginare come poteva essere avere un rapporto così intimo con uomo ma nulla era paragonabile a questo, non credevo che potesse essere così intenso.

Improvvisamente Olcan smise di baciarmi, si alzò per un istante strappandosi con foga gli abiti di dosso e rimasi incantata davanti alla bellezza di quel corpo così forte e vigoroso, ogni singola cellula del mio essere lo bramava, allungai la mano verso il suo petto ed iniziai ad accarezzarlo lentamente, sfiorando i tatuaggi e le cicatrici delle molte battaglie che aveva combattuto.

"Così mi farai impazzire donna!"

Si chinò nuovamente su di me e mentre mi baciava il collo portai esitante le mani tra i suoi lunghi capelli, ansimai leggermente e prima di rendermene conto i miei vestiti erano riversati a terra in un ammasso scomposto.

Ero completamente esposta al suo sguardo ardente e presa da un moto di vergogna incrociai le mani al petto nel tentativo di coprirmi ma Olcan mi afferrò i polsi, bloccandoli sopra la mia testa, emettendo un ringhio gutturale di dissenso.

Era così selvaggiamente eccitante, la sua bocca era ovunque, non avevo più padronanza di me stessa, strinse con forza i miei fianchi poi mi afferrò le ginocchia obbligandomi a divaricarle, mi inarcai andandogli incontro, sentivo i brividi attraversarmi la pelle e alla fine, fui incondizionatamente sua, legata a lui come non mai, totalmente consumata dalla passione.

Non potevo resistere a tutti questo, ero precipitata in un oblio senza riuscire a fare ritorno

"O-Olcan..."

Inizialmente provai un dolore lancinante tanto che mi aggrappai alle sue spalle graffiandole, ma più Olcan si muoveva più il dolore lasciava spazio a un piacere travolgente che cresceva sempre più dentro di me fino ad esplodere in qualcosa che mai avrei creduto di provare.

Mi addormentai tra le sue braccia, tra le sue carezze e credetti di poter rimanere in quel modo in eterno e prima di cadere in sonno etereo mi resi conto che Olcan aveva preso tutto di me, tutto ciò che la mia anima e il mio corpo potevano offrirgli.

Salve a tutti!
Finalmente i nostri personaggi sono andati al sodo 😂
Siate clementi, non sono abituata a scrivere scene di questo tipo e ho impiegato veramente molto tempo per questo capitolo.
Non sono andata esplicitamente nei particolari, non volevo renderlo volgare, spero comunque che via abbia trasmesso qualcosa💜

A presto!🌺🌺

WULFGAR - The land of snowOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz