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Pov Olcan.

Sentii Bjorn avvicinarsi, quando fu a pocchi passi dalla porta della nostra casa il suo odore divenne più forte.

Bussò piano ma potei sentirlo chiaramente, era il momento, così mi staccai dal corpo mia moglie estremamente infastidito, volevo restare con lei, continuare a baciarla, a stringerla.

Avevo rischiato di perderla talmente tante volte che ero restio a lasciarla sola anche solo per un momento, le piaceva mettersi nei guai e attirava sventure come il miele con le api.

Guardai Liv stesa tra le coperte e con ancora le labbra rosse e dischiuse per i baci scambiati, era perfetta, talmente perfetta che ebbi l'istinto di baciarla nuovamente per sentire il suo sapore.

"Olcan..."

Sentii il sussurro di Bjorn che mi richiamò e fui costretto a desistere.

"Tornerò tra poco, te lo prometto."

La lasciai con riluttanza ma avevo qualcosa di importante da risolvere.

Fuori trovai Bjorn con la spalla appoggiata al muro che attendeva con impazienza e con uno strano sorrisetto in volto.

"Cos'è che ti fa tanto divertire?"

"Amico mio, Freya si sta prendendo gioco di te."

Aveva ragione, alla fine dovevo ammettere che la donna che avevo sposato era diventata molto più di un semplice accordo, molto più di una moglie, era entrata nella mia mente e senza rendermene conto era diventata importante.

"Non so di cosa tu stia parlando."

Bjorn si accostò a me, mettendo il suo braccio attorno al mio collo.

"Stai diventando più umano."

Gli sorrisi di rimando, non potendo più negare ciò che diceva, ad un altro uomo non avrei permesso di parlarmi così, né di prendersi una simile confidenza, ma Bjorn era tutta un'altra storia, nessuno mi conosceva bene come lui, neanche mio padre, con lui potevo essere me stesso.

"Riderò di te quando sarà il tuo momento, puoi giurarci."

"Non credo che accadrà mai, non sono sentimentale come te."

"Mai dire mai, fratello."

Cominciammo a camminare uno di fianco all'altro, stare insieme mi rendeva tranquillo, quasi dimenticai il motivo per il quale gli avevo chiesto di venire.

Stavo per chiedergli l'impensabile e non ero sicuro di come avrebbe reagito, anche se era rimasto sempre al mio fianco appoggiando ogni mia decisione, sentivo che stavolta era giusto chiedere invece di ordinare.

"Bjorn, hai mai pensato di tradirmi?"

Cominciò a ridere di gusto, ma io non lo trovavo affatto divertente, ero tremendamente serio.

"Sono serio Bjorn."

Smise di ridere ma comunque l'ilarità non lasciava il suo viso.

"L'ultima volta che mi hai fatto questa domanda mi hai chiesto di aiutarti ad uccidere Vikar, quindi, suppongo che tu stia per chiedermi qualcosa di grosso."

"E lo trovi così divertente?"

"Abbastanza, il tuo modo di chiedermi le cose è esilarante a volte."

"Sappi che se non vorrai non ti costringerò."

Non rispose e continuammo a camminare in silenzio per un bel po', fino ad essere abbastanza lontani da orecchie indiscrete.

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⏰ Last updated: Apr 08 ⏰

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