Capt. 9

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" Ancora grazie a tutti e divertitevi " Taehyung e il suo capo scesero dal palco, subito raggiunti dal compagno di Alessandro che lo baciò delicatamente, per poi fare i complimenti a tutti e due per i loro discorsi.
Taehyung si allontanò leggermente cercando la sua guardia del corpo con lo sguardo.
Incrociò da lontano gli occhi di Louis e, in una muta richiesta cercò di comunicargli la sua preoccupazione, quando si sentì strattonare verso il buio in mezzo agli alberi a pochi passi dal palco e un sibilo arrivargli all'orecchio
" stai zitto o ti ammazzo come il tuo ragazzo " a quelle parole Tae sentì cedere le gambe e un morsa di dolore stringersi intorno al suo cuore.
Il manager non sapendo se credere o meno a quello che Jared gli stava dicendo, decise di assecondarlo e alla prima occasione provare a fuggire.
In fondo si trovava ad una festa con centinaia di persone, sarebbe bastato allontanarsi di poco per riuscire a trovare qualcuno che potesse aiutarlo o almeno sufficiente per urlare, intanto continuò a pregare che qualcuno si accorgesse della sua scomparsa o di cosa fosse accaduto a Jungkook.
Deglutì con gli occhi lucidi al pensiero di quello che poteva essere successo al più piccolo per colpa sua e, anche se era il suo lavoro, era consapevole che la situazione nata tra di loro poteva aver indebolito l'attenzione della sua guardia del corpo verso il pericolo.
Qualche attimo dopo si presentò l'occasione che aspettava, complice il buio in quella parte di giardino, perse l'equilibrio inciampando su qualcosa e, sentendo la presa sul suo braccio allentarsi, scattò facendo qualche passo alla cieca pensando di tornare indietro, fino a che un pugno in pieno viso lo tramortì e subito dopo un altro gli fece perdere i sensi.
Jungkook si leccò le labbra sentendo uno sgradevole gusto di terra e erba su di esse prima che il suo corpo dolorante lo riportasse brutalmente alla realtà.
Aprì gli occhi a fatica cercando con lo sguardo qualcosa intorno a lui che gli facesse capire dove fosse, poi lentamente tutto riemerse nella sua mente ... erano alla festa di Gucci è Taehyung era sul palco a fare un discorso ... OH DIO TAEHYUNG ... dov'era ? come stava ? ... quel pazzo gli aveva fatto del male ?.
Incurante del dolore al fianco e del sangue che usciva dalla ferita impregnando il suo costosissimo abito cercò di alzarsi mentre un giramento di testa lo costrinse ad appoggiarsi ad un albero lì accanto.
Sentiva in lontananza la musica e il chiacchiericcio degli ospiti che, ignari di quello che stava succedendo si stavano godendo la serata tranquillamente.
Un'idea gli si affacciò nel cervello e, afferrato il telefono fece partire la chiamata verso il manager sperando che avesse la suoneria accesa e che non fosse troppo lontano.
Un suono attirò la sua attenzione verso il folto degli alberi e stringendo i denti si avviò verso quella direzione prima che con un'imprecazione sentisse zittirsi il telefono, lasciandolo un po' disorientato sul percorso da seguire.
Intanto Taehyung stava lentamente riemergendo dal buio che lo avvolgeva sentendosi strattonare, fino a che realizzò che delle mani che mai più avrebbe voluto sentire su di sé stavano cercando di sbottonargli i pantaloni con poca grazia e un corpo ansimante era steso sopra di lui.
Cercò di muoversi, ma sentì le sue mani bloccate sotto di sé da qualcosa, forse una corda o una cintura, non riusciva bene a capire e forse neanche gli interessava, troppo impietrito dalla paura per sprecare energie inutilmente.
L'aria fresca della sera provocò dei brividi sulla sua pelle nuda facendogli capire che Jared era riuscito ad aprire ed abbassare un poco i suoi indumenti.
In quel momento aprì gli occhi fissandoli in quelli che sapeva essere di un bellissimo blu, ma ora sopra di sé neri e senza espressione.
" Perché ? " quella semplice parola lo fece trasalire, forse non si era accorto che Taehyung fosse sveglio o forse per un attimo tornò lucido prima che un ghigno diabolico allargasse le sue labbra.
" Perché piccolo Tae ? perché odio quando le persone non fanno ciò che gli chiedo e io ti avevo chiesto di non portarlo stasera ... in effetti è colpa tua se il tuo ragazzo è morto ... " uno strattone più forte gli fece mozzare il respiro e un attimo dopo si rese conto di essere nudo dalla vita in giù, completamente esposto alla vista di quel pazzo.
" Così pensi che ora io starò con te ?
sei più fuori di testa di quello che pensavo " non sapeva se farlo parlare fosse la tattica giusta, ma non aveva altre idee e sperò che quello almeno gli facesse recuperare del tempo ... certo ... se qualcuno fosse andato a cercarlo ovvio.
Quel ghigno mentre si leccava le labbra lo fecero rabbrividire " vuoi farmi ridere ? non puoi essere innamorato di un ragazzino simile tu hai bisogno ... "
lascive carezze sulle cosce gli fecero accapponare la pelle " hai bisogno di un uomo ... che ti possegga come ho fatto quella notte ".
" Una notte di cui non ricordo nulla, non deve essere stata una scopata così memorabile " gli rise in faccia e ciò lo rese furioso, gli afferrò il membro rudemente iniziando a toccarlo senza provocare in lui alcuna reazione.
" Come vedi non riusciresti mai a prendere il suo posto, non riesci neanche a farmelo venire duro, mi domando come ho fatto a venire a letto con te quella sera " il suo tono di scherno gli provocò uno scatto di rabbia e uno schiaffo gli centrò la guancia già dolorante facendolo ansimare " zitto ... ti ho drogato il drink quella sera, sei così stupido e non te ne sei neanche accorto ".
La debole suoneria del proprio cellulare fece schizzare i battiti del manager a mille, qualcuno lo stava chiamando, ma prima ancora di riuscire a gioire Jared trovò il telefono nella tasca della giacca e lo spense velocemente per poi gettarlo lontano.
Il rumore della cintura che si slacciava lo fece rinsavire e cercò di ribellarsi fino a quando una mano sulla sua gola gli mozzò il respiro.
" Lo sai amore mio che non devi agitarti, potresti farti male " il bagliore di una lama catturò la sua attenzione e un secondo dopo la sentì premere sulla sua gola.
Taehyung, guardando il meraviglioso spicchio di luna che si affacciava tra i rami degli alberi sopra di sé, cercò con la mente di estraniarsi dal proprio corpo in modo che quello che stava per accadere fosse meno doloroso possibile.
Sentì la lingua viscida lasciare una scia lungo il suo collo prima di ricevere un morso nella carne della spalla ancora coperta dalla camicia.
Quando le gambe gli vennero allargate con forza e il membro del suo violentatore sfiorò la sua apertura chiuse gli occhi pregando ... di morire ... di vivere ... di avere la forza di superare quella prova. ... di avere il perdono per aver trascinato il ragazzo più fantastico che avesse mai incontrato in quell'inferno.
Calde lacrime iniziarono a scendere dai suoi occhi finendo nell'erba sotto di sé.
Di colpo il peso sopra di sé fu strappato via, un urlo strozzato si perse in mezzo a rumori attutiti che lo costrinsero ad aprire gli occhi e con fatica a mettersi seduto.
Delle ombre stavano lottando a pochi passi da lui e nella debole luce della luna riuscì ad intravedere il suo assalitore steso a terra con qualcuno seduto sulla sua schiena che gli impediva di alzarsi e scappare.
Le urla di frustrazione di Jared attirarono altre persone che in pochi attimi riempirono la radura.
Ancora sotto shock non si accorse che qualcuno gli stava adagiando delicatamente una giacca sul ventre a nascondere la sua nudità.
Quando incontrò gli occhi di Jungkook a pochi centimetri dai suoi tutte le emozioni provate negli ultimi minuti ruppero gli argini e incurante delle persone intorno a loro lasciò che le lacrime bagnassero il suo viso.
Allungò le mani ad accarezzare il
viso del più piccolo come a sincerarsi che fosse reale " ma tu ... lui ha
d-detto che ... " .
" Shhh ... è tutto finito tesoro, ci sono
io con te adesso ".
I singhiozzi si persero nel collo della sua guardia del corpo prima che si rendesse conto che le sue dita appoggiate ai fianchi del più piccolo erano sporche di qualcosa di vischioso.
Si staccò e solo in quel momento vide la quantità di sangue che macchiava i suoi vestiti e che continuava ad uscire.
" S-sei ferito hai bisogno di a-aiuto " un debole sorriso fu tutto quello che Jungkook riuscì a restituirgli prima di svenire tra le sue braccia.

- Bodyguard - vkook  kookv Where stories live. Discover now