Capt. 13 epilogo

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Mi guardai intorno e con un sospiro pensai a come tutto sembrasse uguale.
Era passato poco più di un anno da quel pomeriggio e un po' agitato mi mossi nella poltroncina, forse proprio la stessa, della lounge all'interno dell'aeroporto di Seoul.
Riguardai l'ora e poi la porta in attesa, mancavano due ore alla mia partenza per l'Italia e per Firenze.
Sembrava dannatamente tutto uguale ... ma sapevo benissimo che non lo sarebbe stato mai più .
Quel viaggio era stato la cosa più bella e pazzesca che mi fosse capitata nella vita e la persona che ne era stata la protagonista assoluta l'aveva cambiata profondamente.
In quei giorni nonostante la paura ed il dolore avevo scoperto che anche per me esisteva l'amore ... quello vero ... quello da film .... quello che ti toglie il respiro e ti rende gelatina nelle sue mani ... quello che ti fa sentire vivo solo tra le braccia di una persona, la tua persona.
Con un piccolo sorriso mi ritrovai a toccare l'anulare sinistro dove una piccola striscia più chiara rimarcava il fatto che abitualmente ci fosse un anello al suo posto, un semplicissimo anello in oro bianco che ancora il solo pensarci mi faceva emozionare.
Il suono dell'arrivo di una notifica sul cellulare mi distrasse dai miei pensieri, la mail che attendevo come una spada di damocle da giorni finalmente era sotto i miei occhi.
Lèssi attentamente le parole dell'avvocato e un peso si sollevò dal mio petto ... era finita, finalmente era finita e potevo mettere una pietra sopra a tutta quella storia, ora ero libero e lui non avrebbe più potuto fare del male a me o alle persone che amavo in nessun modo.
Gettai un'occhiata all'enorme orologio sulla parete e sussultai, per quale cavolo di motivo la mia guardia del corpo non era ancora arrivata ?.
Questa volta ero certo non ci fossero stati cambiamenti o sostituzioni, avevo insistito personalmente su chi dovesse accompagnarmi e anche se ormai non mi serviva più non avevo voluto rinunciare a quella figura anche quest'anno.
Inevitabilmente la mia mente fu invasa da quel paio di occhi scuri che l'avevano stregata senza parlare del mio cuore che era stato completamente in balìa di quel ragazzo da allora.
La nostra storia era iniziata e continuata alla velocità della luce, ne eravamo consapevoli, ma nessuno dei due riusciva a stare lontano dall'altro.
Al rientro in Corea Jungkook aveva ricevuto un'offerta dalla Gucci, di cui io ero completamente all'oscuro, per dirigere il reparto sicurezza e a quel punto avevamo avuto la nostra prima grossa litigata.
Credendo l'idea fosse partita da me aveva rifiutato all'istante, non voleva nessun tipo di raccomandazione o favoritismo per il fatto di essere il mio ragazzo, poi con una telefonata da parte di Alessandro in persona la situazione era stata chiarita.
Lo stilista era rimasto molto colpito dall'atto eroico del più piccolo che, incurante di essere ferito aveva pensato prima di tutto a salvare me, e aveva voluto a tutti i costi metterlo al mio fianco nella divisione asiatica.
Dopo quel primo litigio le cose erano andate alla grande per un po', in poco tempo eravamo andati a vivere insieme e a Natale eravamo già sdraiati sotto un enorme albero addobbato nel mio salone a fare l'amore tra le carte dei regali appena aperti.
Aveva legato fin da subito con Jin e suo marito Namjoon e a sua volta mi aveva presentato il suo migliore amico Yoongi, che viveva con altri due ragazzi Jimin e Hoseok, con i quali spesso uscivamo tutti insieme.
Poi a marzo c'era stato il fattaccio della festa di beneficenza ... un grosso cliente, più grande di me di qualche anno, bell'uomo, anche se non c'erano paragoni con Jungkook, ci aveva spudoratamente provato con me per tutta la sera facendo imbestialire proprio quest'ultimo, alla fine con una scusa era riuscito ad attirarmi sulla terrazza e, appena visto avvicinarsi il corvino, mi aveva baciato con l'inganno.
Jungkook era fuggito immediatamente senza vedere né che lo avessi respinto e neanche lo schiaffo che si era beccato su quella faccia da cazzo.
Quello aveva portato alla nostra separazione per ben ... sette ore e venticinque minuti ... poi nessuno dei due era riuscito a stare lontano dalla propria metà e, appena ci eravamo scontrati in sala relax, era bastata un'occhiata prima di fiondarsi uno tra le braccia dell'altro a sussurrare le proprie scuse labbra contro labbra mentre le lingue si cercavano fameliche.
Era stato quell'episodio a farmi prendere la miglior decisione della mia vita ... o era quello che credevo fino a poco fa ... qualche sera dopo gli avevo fatto trovare la scatolina di velluto al centro del piatto mentre fiori freschi e candele profumate facevano da cornice alla nostra cena.
Sentii un groppo in gola al ricordo delle mie parole, dei suoi occhi lucidi, della sua bocca sulla mia ... non avevamo neanche cenato, ma fatto l'amore tutta la notte come piaceva a noi, i nostri corpi che davano e ricevevano senza regole o ruoli solo l'amore ed il piacere ne erano stati i protagonisti.
Ci eravamo sposati a Los Angeles due mesi dopo, felici come due bambini avevamo trascinato parenti ed amici oltreoceano per una cerimonia intima e romantica sulla spiaggia, per poi passare una vacanza indimenticabile tutti insieme a visitare ogni angolo della California.
Le nostre famiglie avevano legato subito e anche se vivevano in due città diverse le nostre mamme si sentivano spesso, spettegolando e sognando sul nostro futuro.
Insomma stava andando tutto a meraviglia ...
Il suono famigliare delle porte che si aprivano attirò la mia attenzione che si fermò sul bellissimo ragazzo che stava entrando con un piccolo borsone a mano.
Si guardò attorno un po' spaesato poi, facendomi un cenno di saluto, si mise a sedere poco lontano da me ed io riportai lo sguardo sul cellulare.
Lo avevo riconosciuto, era un idol molto famoso ed infatti qualche minuto dopo venne raggiunto dal suo manager.
Da quando lavoravo per Gucci avevamo vestito praticamente ogni artista di un certo rilievo e frequentando l'ambiente sapevo che nessuno di quei ragazzi era mai solo nei loro spostamenti.
A proposito di spostamenti ...
La porta si riaprì mentre qualcuno si precipitava dentro come se fosse in ritardo ... in effetti era in ritardo e quando aprii la bocca per rimproverarlo questi mi zittì con le sue labbra morbide, il suo profumo mi calmò all'istante come succedeva ogni volta, facendomi dimenticare qualsiasi cosa.
" Scusa amore, ma c'era traffico " me lo sussurrò sulla bocca incurante dei due ragazzi che sicuramente ci stavano guardando.
" Non importa tesoro stavo solo pensando di chiedere il divorzio, comunque, l'hai trovata ? " il mio tono ansioso contrastava con il bellissimo sorriso sul suo viso e annuendo mi prese la mano per infilarmi la fede che avevo dimenticato a casa e rimetterla al suo posto dandomi un altro bacio a fior di labbra.
" Sai cosa stavo pensando mentre guidavo fino a qua ? " lo sguardo malizioso che mi fece inondò la mia schiena di brividi " non di preciso amore, ma una qualche idea ce l'avrei " la mano sulla mia coscia confermò i miei pensieri e il suo respiro contro il mio orecchio mi fece indurire all'istante " credo sia giunto il momento per inaugurare quel letto sul jet e scoprire se quello che dicono sul sesso in quota sia vero ".
Mi alzai di colpo " andiamo a fare il check in " la sua risata riempì la saletta, ma mentre uscivamo una voce attirò la nostra attenzione.
" Ehm ... mi scusi Mr. Kim " ci voltammo per trovare quel ragazzo davanti a noi impegnato in un piccolo inchino e che al mio cenno riprese a parlare " ecco ... vede ... vorrei farle le mie congratulazioni per il matrimonio e dirle che è un grande esempio per tutti noi ... " lasciai la mano di Jungkook per afferrare la sua che tremava leggermente " ti ringrazio Felix, le tue parole mi rendono felice, lo so che non è facile per voi ragazzi, ma ti assicuro che piano piano abbatteremo questi pregiudizi assurdi perché trovo mostruoso impedire a qualcuno di amare chi vuole " mi girai verso il mio compagno, che aveva sentito ogni parola con gli occhi lucidi, intrecciando nuovamente le nostre dita  " io per esempio non potrei vivere senza di lui, Felix ti presento l'amore della mia vita, mio marito Jeon Jungkook ".

The end




Probabilmente non è la storia più bella che troverete su Wattpad, ma io l'ho amata come amo ognuna delle mie opere per cui ... a chi è piaciuta dico grazie per ogni stellina o commento e a chi non è piaciuta chiedo scusa per il tempo perso a leggerla ... buona continuazione e 💜.

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