<23 aprile 2013

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Tornata in camera ho passato circa mezz'ora a fissare quella foto. È davvero bellissimo.
Poi abbiamo anche insegnato a fare il verso del maiale a Giada ma con scarsi risultati, ci siamo addormentata verso l'una. (Lo so, sarebbe presto, ma noi siamo tre vecchiette, ecco.)

//6.45
Sento la sveglia di Giada perché sono sveglia da un quarto d'ora, così osservo le mie amiche dormire.
Mi metto a sedere sul letto, sento i capelli ricci spettinati, gli occhi incollati dal sonno.
"Sveglia sveglia svegliaaaaa!"
Vedo le reazioni diverse che hanno.
Bea apre un occhio per volta molto piano, Greta invece tutti e due di colpo.
Oh be', Giada non da segni.
"Amo, spegni la sveglia" Dico a Giada cercando di farla svegliare ma non da segni di vita.
Finalmente apre gli occhi.
"Io e Greta avevamo pensato di lanciarti un cuscino in testa" Le sorrido mentre la vedo stiracchiarsi.
Che bello alzarsi così, alzarsi e vedere le proprie amiche e avere davanti una giornata magnifica, oh, e Luca al piano di sotto.
Ecco, sento la felicità che mi pervade, e profuma l'aria.
Quel giorno siamo andati in giro per chiese, a San Francesco d'Assisi, e altre. Abbiamo visto diverse città, monumenti importanti e storie di ogni tipo. Naturalmente anche molte molte foto.
In gita non c'è la rivalità della classe migliore della scuola, oppure le antipatie. Siamo tutti amici, lasciamo le discordie per un altra volta.
Siamo a Spoleto su una grande terrazza naturale.
Noto Luca a pochi metri da me che non sta attento alla sua guida che spiega cose noiosissime (sì, la nostra guida era molto più brava!), e vedo che si volta, mi vede e mi sorridere. Respiro profondamente, e ricambio il sorriso.
Il tempo può fermarsi anche qui.

Ma purtroppo non posso fermarlo. Sono già le 20 e indovinate chi ho vicino a cena?
Esattamente, il rompi coglioni e il suo bellissimo sorriso che racconta della sua guida noiosa, e che fa il broncio quando gli parliamo delle cose fantastiche che abbiamo fatto noi.

La sala di ieri è occupata quindi il nostro festone si farà nell altra più piccola.
Iniziamo molto lentamente 'easy', poi prendiamo il ritmo e iniziamo a scatenarci.
Chiaramente il fenomeno da baraccone deve farsi vedere se no non è contenta, vero? Certo.
Mi inserisco nel cerchio che si è formato e mi esibisco in una serie di ruote e spaccate, uno, due, tre, quattro, grand jetè e pirouette, uno dietro l'altro.
Finché non arriva Alessia.

Il richiamo dell'angelo.Where stories live. Discover now