>>28 Luglio 2013.

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"Ci ho creduto e l'ho perfezionato così tanto che ad un tratta la sua immagine si è animata e dice che mi ama"

A Deborah.

Sono quattro anni che in estate trascorro le mie vacanze allo Scalo dei Saraceni, in Puglia.
Non è un posto pieno di svaghi, discoteche, pub e cose varie, ci sono solo case e un lido dove (raramente) fanno eventi, ma mettono tutte le sere la musica.
Possiamo sederci ai tavolini a giocare a carte, mangiare patatine e gelati oppure andare in spiaggia e sdraiarci sulle sdraio senza farci beccare dai proprietari.
Il mio residence è il più animato di tutti, quindi il pomeriggio ci troviamo sempre al campetto, dove i maschi si sfidano in incessanti partite a calcio e invece noi ragazze stiamo sulle panchine o ci piazziamo su in terrazzo a ridere come matte.
È sera siamo appena tornate dal lido perché non c'è nulla di interessante, Cristian sta accendendo le luci del campetto per non stare al buio.
Sono seduta vicino a Deborah, Verdiana, Martina e altre amiche, stiamo spettegolando, ridendo, chiaramente esaminiamo i maschi, i loro fisici scolpiti (di quasi tutti, insomma), e ci mettiamo d'accordo per vederci l'indomani al lido.
"Io sono a casa e mi annoio, domani sono da mio padre", Mi sto scrivendo con Luca.
"Io sono qui, e mi diverto davvero tanto! Amo stare qui è bellissimo"
"Sono felice per te"

Mi alzo un attimo per dire una cosa in privato a Sara e lascio il mio telefono incustodito vicino a Deborah.
Al mio ritorno lei sta ridendo, e siccome la conosco capisco che ha fatto qualcosa.
"Debba?"
"Oh Sha, che c'è?"
Prendo il mio telefono e inizio a leggere.
"DEBORAAAH COS'HAI COMBINATO?"
Aveva scritto a Luca.
"Tu mi piaci.."
Fisso quel messaggio, poi il mio sguardo si posa su Deborah che mi guarda preoccupata ma divertita.
"Ti rendi conto di cos'hai fatto?" Le chiedo con un peso sullo stomaco.
Mi vibra il cellulare, la sua risposta. Voglio piangere.
"Io in realtà non so cosa provo per te. Tu sei tu, e non riesco a stare senza di te insomma.. mi piaci, Sharon"
Faccio leggere il messaggio a Deborah. Aspetto che finisca di leggere. Solleva la testa.
La mia faccia cupa si trasforma in un sorriso, lei mi sta guardando, e scoppiamo a ridere insieme.
Ridiamo e ridiamo ancora, risate di felicità che vengono dal cuore.
"Grazie De!" Le dico con le lacrime e la abbraccio forte.
Digito veloce.
"Se è ancora uno scherzo giuro che non ti parlo più."
"Non lo è, non sta volta."
"Dici sul serio?"
"Si"
"Lu, devo dirti una cosa.."
"Dimmi pure"
"Il messaggio non l ho scritto io, ma una mia amica. Perdonami"
"Ah oh.. quindi non è vero?." Sembra triste.
"Be, in realtà sì.. Mi piaci, cioè, mi fai stare davvero bene.
Scusami.."
"Ti piaccio, quindi?"
"Sì"
"Sai una cosa?"
"Cosa?"
"Mi hai reso il ragazzo più felice del mondo."

Il richiamo dell'angelo.Where stories live. Discover now