capitolo 3

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Stavo camminando con accanto Nicola verso casa sua, nel tragitto parlavamo del più e del meno, a quella festa dovrei conoscere qualche ragazza e poi i ragazzi, Nicola invece ci aveva parlato qualche volta ma non li reputava amici, recitava amici solo quelli più stretti, ed io ero il suo migliore amico, esser il migliore amico di Nicola voleva dire ascoltarsi un centinaio di storie al giorno, certe volte anche su persone che non conoscevo e che lui aveva visto una volta, ci chiamavamo te volte al giorno, minimo, e ci vedevamo tutti i pomeriggi e le mattinate a scuola, praticamente eravamo inseparabili, seppur litighiamo e ci prendiamo in giro tutti i giorni.

"Quindi hai parlato con la miss? Ma quando se non ci vai quasi mai a scuola"chiesi quando arrivammo davanti al portone di casa Rossi.

"Guarda che ci vado, entro solo in seconda o terza ora, e poi ci ho parlato due volte soltanto perché mi ha volutoparlare lei" mi guardò Nicola mentre apriva la porta per farci entrare

"Ma se in terza ora non si può entrare" dissi entrando nella casa prima di lui, ormai casa sua era anche la mia, ci veniva tutti i giorni, e anche se i genitori di Nicola non parlavano molto con lui con me era diverso, gli piacevo come ragazzo, o almeno gli piaceva come i miei si comportavano con me, dovevo chiedere sempre il permesso per tutto, anche se spesso non chiedevo, erano molto più appiccicosi e severi, praticamente dei rompi coglioni di livello elevato.

"A me fanno entrare, e poi meglio la terza ora che niente, non trovi? E poi cosa dici che certe volte entri con me"disse ridacchiando

"Certe volte, e poi tuoi dove sono?"

" Boh, dovrebbero essere fuori per tre giorni, ed essendo partiti oggi posso bere quanto voglio, se vuoi puoi dormire da me"

"Non so se i miei vogliono"

"Alex, lo sai anche te che se devi dormire a casa tua non puoi bere perché i tuoi rimangono svegli finché non torni"

"Anche questo è vero, proverò a chiederglielo. Ah e comunque io mi devo fare la doccia, uso il tuo accappatoio"

"Non ti ci provare, prendi quello di mio padre. Fai veloce che poi devo farla pur io"

"Va bene, ma perché Miche non è venuto?" Urlai per farmi sentire, mentre accendendo l'acqua e mi spogliavo

"Mi ha detto che non aveva i vestiti e che voleva farsi la doccia, cosa un po' surreale visto che certe volte la doccia se la fa da me, ma pensa volesse pensare, di solito lo fa dopo essere andato in skate, ma non chiedermi il perché, tanto non lo so" lo sentii dire dalla stanza accanto

"A proposito di vestiti, mi presti una camicia?" Misi un po' di shampoo sui capelli e cominciai a massaggiare l'acute

"Il solito Alex, come se la dovessi chiedere, tanto so che la prenderesti lo stesso, scroccone "

"Ei, guarda che anche io ti presto i miei vestiti, ma ha differenza tua non commento"

"Che falso, anche ieri hai commentato sul fatto che ti avessi preso un paio di calzini. E muoviti che arriviamo in ritardo"

"Ho finito, scassa minchia" sussurrai le ultime parole mentre uscivo dalla doccia mettendomi l'accappatoio

Uscii dal bagno per andare nella stanza accanto, quella di Nicola, aveva posizionato sul letto gli outfit, il mio aveva una camicia azzurra, come piace a me, ed un paio di jeans strappati sui ginocchi, lui invece aveva una semplice camicia bianca abbinata ad un jeans nero, anche questo strappato sui ginocchi. Sopra al comodino, invece, si trovava il profumo accompagnato dai vari accessori di Nicola.

Finito di vestirci ci guardammo allo specchio

"Siamo proprio dei fregni da paura" disse ridacchiando

"Su questo non ti posso dare torto" dissi ridendo anche io.

insieme nelle peggio cazzate-PiadinaTobbiحيث تعيش القصص. اكتشف الآن