Timide questioni

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Annabeth si sdraiò sul telo mal ridotto.
Era fisicamente stanca, ma voleva parlare con Percy per ore.  Voleva sentirlo lì, vicino a lei.
Assaporare la sua vitalità e avere la conferma che i sentimenti nei suoi confronti non fossero cambiati dopo tutto quel tempo via.

<<Percy, vieni>>

Lui non ci pensò due volte e si stese al suo fianco.

La tensione circostante non si poteva tagliare nemmeno con un coltello.
Avevano i fianchi che si toccavano leggermente, ma era abbastanza per far sentire Annabeth al sicuro, e far andare invece in subbuglio il cervello di Percy.

<<Posso chiamarti "Beth", quando mi va?>>
Chiese lui con un tremolio nella voce.

Aveva seriamente paura di rovinare tutto con lei.
Le voleva così tanto bene, da non riuscire ad esprimerlo.
Di solito era facile far trasboccare le emozioni per lui, ma con quella ragazza era tutto diverso.
Pensava di avere una certa paura nel ferirla.
Sapeva tutta la sua storia e l'ammirava tantissimo.
Aveva paura di non darle mai abbastanza.

<<Saresti il primo in tutta la mia vita, ma sì, mi piace.

Sai inizialmente le persone andavano con "Annie" ma è assolutamente orribile. Non posso proprio concepirlo>>

<<Come mai? Voglio dire, secondo me non ti calza molto, ma perché tu lo detesti?>>

Fece un respiro profondo piegando le ginocchia all'insù, quasi constatando con un gesto se fosse valido spiegarlo o meno.

<<Per prima cosa, mi sa da bambina innocente.
Ha un suono troppo dolce che perfino quando ero piccola lo ripudiavo. In più mi ricorda il passato.
Persone, cose, e anche la me di tanti anni prima.
Non voglio che mi chiamino così perché mi fa riaffiorare momenti che ho superato e accettato con grandi sforzi>>

Chiuse il discorso calcando sulle ultime parole.
Con una rabbia che le si poteva veder ribollire in ogni dove, dentro corpo e mente.

Ma nonostante questo, teneva il mento alto e lo sguardo fisso di fronte a sé. Con fare sicuro ed altezzoso.

Anche se Percy sapeva di aver toccato un punto dolente.
Il passato di Annabeth, era tutto, tranne che una passagggiata o un bicchier d'acqua.

Lui pensò di aver rovinato la serata, e che tra poco la ragazza si sarebbe alzata per schiarisi le idee in solitudine.
Ma non successe.

Anzi, lei si avvicino ancora di più a lui e fece automaticamente combaciare le loro mani, non sforzandosi di bloccarle quando si cercarono e si strinsero all'unisono.

<<Però non smettere di chiamarmi "Sapientona">>

<<Oh, mai! Ci puoi scommettere>>


Annabeth si girò con la pancia rivolta verso il basso, contro il duro e gelido pavimento.
In realtà, quella sensazione era sempre stata una delle sue preferite.
Le faceva sentire qualcosa.
Riusciva a pensare meglio quando era a contatto con esso.

Percy iniziò a percorrerle tutta la spina dorsale con i polpastrelli che a malapena intercettavano con la pelle di lei.
La schiena di Annabeth sussultò leggermente a quel gesto e in risposta decise di chiudere gli occhi immediatamente, lasciandosi cullare dalle carezze del ragazzo.

Successivamente Percy decise di copiarla, mettendosi a sua volta in quella posizione, senza staccare il contatto tra loro.

Avevano i visi uno di fronte all'altra.

I respiri irregolari si intrecciavano e creavano un unico filo.
Magari, sopratutto in quel momento, il filo rosso.
Il famoso filo delle anime gemelle.

Era vero che Annabeth avrebbe preferito parlare con Percy per tutta la notte, ma mentre lui continuava a toccarla delicatamente lungo la schiena, si sentì gli occhi pesanti e la testa meno lucida.

Trovò giusto il tempo di confidare una cosa:

<<Sai che forse, ti amo?>>

<<Sai che forse, ti amo anche io?>>

Percy si rese conto in quel momento che non era più bene quello che provava nei confronti della ragazza.
Si era trasformato in amore. Ed era amore sano e reciproco.
E Annabeth pensò che avrebbe avuto tempo di parlare con lui, prima o poi, presto o tardi.
Preferibilmente non durante un'impresa mortale.
Avrebbe preferito sotto qualche monumento in giro per il mondo.


Spazio Autrice:
Non mi piace molto, ma sto lavorando a qualcosa di molto più forte per le prossime oneshot...perciò restate in attesa solo un altro poco;)
-As

I nostri respiri-Percabeth OneShotWhere stories live. Discover now