2. Non ci credo c'è l'ho fatta

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Impiego qualche secondo per realizzare chi sia stato a bussare, così mi giro verso la finestra e ad incontrare i miei occhi è la sagoma di spider man appesa ad una ragnatela che mi fa segno con la mano. Muovo diversi passi verso la finestra mentre lui mi fa un leggero cenno con la mano. La apro abbastanza da far entrare il ragazzo in calza maglia.

"Hey bimbo ragno" dico sorridendo mentre mi incammino verso il letto.

"Hey come va Miss Stark" io alzo gli occhi al cielo sorridendo mentre lui mi si avvicina.

"Siamo pari adesso?" Dico girandomi verso di lui.

"Sempre stati Miss stark" dice lui con quello che penso sia un sorriso compiaciuto sul volto. Sulla maschera rossa si sono formate delle pieghe sotto gli occhi mentre le lenti bianche si sono ingrandite lievemente. Ci terrei molto a sapere quale sia la sua vera espressione in questo momento. Ma purtroppo non mi è dato saperlo, papà ha vietato al bimbo ragno di dirmi la sua identità, pensa che sia pericoloso o cose così. E per quanto io ci abbia provato spidey è uno che non si fa dissuadere facilmente.

Io e lui siamo conosciuti grazie a mio padre, il nostro primo incontro è stato insieme a tutti gli altri avengers. Lui doveva presentarsi agli avengers come nuova recluta, e io sono sempre in mezzo agli avengers in un modo o nel altro. E una volta finiti i convenevoli sono tornata in camera così che potessero parlare "di cosa da avengers". Dopo un oretta spidey ha bussato alla mia finestra per la prima volta.

Nel giro di poche ore ci eravamo detti molto di noi così ci siamo tenuti in contatto e abbiamo continuato a se sentirci via Instagram.

Mentre spiego a Spidey l'idea per convincere papà a mandarmi a scuola mi siedo al letto appoggiando la schiena sulla testata di questo. Lui invece si siede sul morbido materasso.

Mi ha detto la sua opinione al riguardo dicendomi di non essere troppo impulsiva o aggressiva. Abbiamo parlato un po' finché non ha detto che doveva andare perché a casa lo aspettavano. Quando era sul cornicione della finestra aggiunse.

"A dopo Miss Stark "

"In che senso a dopo" chiesi

"Bhe vengo a vedere come è andato il piano mi sembra ovvio" dice uscendo dalla finestra per poi dondolarsi da un palazzo al altro.

Tempo neanche 10 minuti da uscita di scena di spider man che la porta della mia camera si apre facendo comparire la figura della mia sorellina Morgan.

È così bella con i suoi capelli marroni e quegli occhioni color cioccolato. Ha delle labbra sottili e dei lineamenti morbidi, poiché ancora bambina. Fa una leggera corretta verso di me e subito mi salta in braccio.

"Il pranzo è pronto"

"Scendo subito" dico scompigliandole i capelli.

"No scendi adesso con me" dice facendo il broncio.

È troppo carina non riesco a dirgli di no, così scendiamo insieme e facciamo la nostra entrata di scena e in sala da pranzo urlando "I'm Back Bitches" (Thora nel cuore hahahaha)

"Dai ragazze moderate il linguaggio capitan ghiacciolo è sensibile" ridacchia papà mentre sposta la candida sedia bianca per sedersi. Io mi avvicino a lui e gli do il cinque ridendo.

"È pronto" urlano Pepper e Wanda dalla cucina  dopo poco. E nel giro di un minuto si presentano in sala con tre teglie di pollo e patate.

"Ma siamo undici persone non un esercito" dice Visione scrutando le teglie come per cercare di contare ogni singolo pezzo di cibo.

"Si ma Thor mangia per due e steve per quattro-rispondo io guardandolo ridacchiando- comunque penso di aver deciso, mi inscrivo alla scuola pubblica"

Una volta pronunciata la fatidica frase, alla quale avrei sicuramente potuto dare un input migliore, tutti iniziano a farmi domande e a discutendo su come Tony abbia cambiato idea così velocemente e su come io sia riuscita a convincerlo.

"Potete fare silenzio- alza il tono della voce papà, senza urlare riesce a sovrastare tutte le altre voci- non ho ben afferrato il concetto Sara" dice fissando le sue iridi scure alle mie. Sentendo gli sguardi di tutti su di me inizio a riordinare i pensieri ed a cercare di formulare una frase a senso compiuto.

"Ne ho parlato con mamma, Nat, Steve ed UN sacco di altre persone più grandi e mature di me. Non sono l'unica a pensare che non sia costruttivo farmi studiare a casa. Cioè, per un adolescente è fondamentale avere rapporti con altri ragazzi, confrontarsi con questi e persino fare sbagli stupidi. E sono sicura che chiudendomi in casa non mi dai l'opportunità di fare niente di tutto ciò. Si ho una buona base di studio ma mi manca il confrontarmi con altri ragazzi oppure il parlare fare esperienze di vita. Non mi fai neanche andare in missione con Steve" prendo un respiro dopo aver finalmente fermato la mia lingua dal blaterare, papà mi guarda quei sbalordito, e solo qualche secondo proferisce parola.

"Si Sara, sono cosciente di tutto questo, ma non puoi tralasciare il fatto che fuori da qui ci sono pericoli che non possiamo prevedere. E soprattutto il mondo esterno non è come qui. Le persone sono stronze e soprattutto sono tutti pezzi di merda"

"Papà non puoi negarmi di vivere perché ci sono dei rischi! Te ne rendi conto? Se non rischio neanche un po' mi spieghi come posso riuscire a uscire da qui un giorno, anche solo per trovare lavoro o per aiutarvi in battaglia?!"

"Tony, tua figlia ha ragione" dice pepper con il suo solito tono dolce.

"Lo so- sussurra papà- lunedì andrò a parlare con il preside del Midtown"

"O mio dio grazie papà grazie non ci credo" mi alzo dalla sedia e gli corro in contro per riempirlo di baci e abbracci continuando a ripetendo grazie.

"Va bene va bene troppo affetto ora mangiamo che ho fame" dice facendo mezzo sorriso.

Torno al mio posto con il sorriso stampato sul volto e iniziamo a mangiare. Non ci credo ancora che sono riuscita a convincere mio padre. È da quando sono piccola che voglio andare a scuola solo che mio padre mi diceva che era pericoloso ed acetavo la sua scelta perché ero piccola e non avrei saputo difendermi davanti ad un eventuale pericolo ma ormai sono quasi 2 anni che mi alleno con Nat e Steve so difendermi e so badare a me stessa.

Avevo parlato anche con il bimbo ragno della scuola pubblica e lui mi ha detto che nonostante vada preferirebbe lo stesso fare spider man a tempo pieno. Da quel che so lui non è molto popolare nella sua scuola, diciamo che non me l'abbia voluto confessare sono giunta alla conclusione che sia più uno di quei ragazzetti che tutti snobbano perché non sono giocatori di football o altro, ma che passano le giornate a studiare fare i nerd e cercare di concludere effettivamente qualcosa nella vita. Quel ragazzo che quando ci uscite insieme-

Aspetta perché sto farneticando sulla vita privata di spider man.

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Dopo cena io e Morgan ci siamo messe a guardare un film in camera mia. Peccato neanche arrivare a metà che lei gia è caduta in un sonno profondo, così la prendo in braccio e la porto a letto. Le sistemo le coperte sopra le spalle e le do un bacio sulla fronte per poi uscire cercando di fare il minimo rumore.

Alla mia entrata in camera trovo un esemplare molto raro di ragno accampato sul mio letto mentre guarda il suo telefono.

"Emh buona sera" esclamo sorpresa di vederlo li come se fosse a casa sua.

"Allora come è andata, cosa ha detto" chiede quasi più eccitato di me.

"Beh mi dispiace dirti che-dico un po' delusa per poi lasciare un po' di tempo per fargli salire un po' d'ansia- ha detto di sì" dico saltandogli addosso.

"Cosa sei seria o mi stai prendendo in giro" dice stringendomi a se.

"Serissima" dico staccandomi da lui.

Continuiamo a parlare tipo per mezz'ora un'ora  quando poi va via dicendo che sua zia si sarebbe preoccupata così esce di scena con il suo solito buona notte miss stark.

Spazio autrice

Spero che questo capitolo vi piaccia e cosa ne pensate secondo voi Sara ha una cotta per spider man?

Miss Stark  // Peter Parker Where stories live. Discover now