3. Primo giorno

608 25 6
                                    

A svegliarmi è la sveglia che suona e interrompe il mio tanto amato sonno.
Così controvoglia alzo ed inizio a prepararmi per il mio primo giorno di scuola

Ieri con Nat e Wanda sono andata a comprare la roba per la scuola ovvero matite, quaderni, un temperino e ho ritirato tutti i libri. E ovviamente ho approfittato del occasione per comprare alcune cose per disegnare. Poi mar e Wanda mi hanno obbligato a comprare dei vestiti nuovi, non che la cosa mi dispiaccia ovviamente. mi sono comprata 2 vestitini per tutti i giorni, 4 jeans , 4 magliettine una nera una beige una rossa e una bianca, 2 top , 3 magliette e altra roba. Diciamo che mi sono un po' rifatta l'armadio.

Apro l'armadio e decido di indossare i jeans nuovi neri con sopra un body nero semplice. È da ieri che sto ragionando al cosa mettermi e devo dire che ci ho messo un po' a decidere.

Ad accompagnarmi a scuola è Nat con la sua moto, ma ho chiesto di farmi lasciare un po' più distante dalla scuola, così da avere un po' di tempo per assimilare il mio effettivo arrivo a scuola. Fino adesso si è sempre trattato di pensiero, un futuro lontano. Ma ora sono effettivamente davanti la midtown hight school e sto per seguire le lezioni insieme a dei ragazzi della mia età e non avrò nessun avengers a controllarmi.

Sto salendo le scale della scuola, la mia testa continua a guardarsi in torno non so se per la curiosità o per l'ansia. Sento il vociferare di ragazzi che sussurrano tra di loro, sento gli occhi di tutti addosso e non sopporto questa sensazione, cerco di arrivare alla segreteria il prima possibile e di non soffermarmi su le loro parole.

Varcata la porta del ingresso il numero di persone presenti diminuisce e pochi notano effettivamente la mia presenza. Forse era così anche fuori, solo che non me ne rendevo conto.

Una volta in segreteria mi danno il mio orario e mi informano che se voglio c'è un ragazzo a cui è stato chiesto di farmi fare il giro della scuola, un certo Peter Parker. L'unica informazione che mi fanno di lui è che il suo armadietto vicino al mio. La mia voglia di mandare a fanculo la segretaria è già alta e la sua voce piatta e le risposte poco meno che sufficienti alle mie domande sul come orientarmi mi fanno arrabbiare ancora di più.

Così mezza incazzata inizio a cercare il mio armadietto inizio a leggere tutti i numeri presenti sopra ai rettangoli blu e solo dopo un bel po' riesco a trovare un 110 sbiadito.

Mi avvicino al armadietto e trovandomi davanti al lucchetto chiuso mi rendi conto che la signora non mi abbia dato nessun codice per aprirlo. Allora prendo i fogli che mi aveva dato e iniziò a cercare una combinazione scritta da qualche parte. Giro e rigiro i fogli ma non c'è neanche una comminazione, neanche mezza. Allora cerco di sbloccarlo da sola, ovviamente c'era una combinazione e già inserita, ma non ha funzionato. Allora ho provato con 00000 ma niente, ho provato 99999 e ancora niente, ho iniziato a provare diverse combinazioni un po' a caso ma nessuna di questa sbloccava l'armadietto.

"Fanculo" dico sbattendo la mano sul armadietto, sono costretta a tornare in segreteria e chiedere per la combinazione. Così sbuffando mi giro e faccio per incamminarmi verso la segreteria.

"Serve una mano?" Sento una voce chieder alle mie spalle.

"Si ti prego- dico girandomi- non riesco ad aprire l'armadietto" nel rivolgere queste parole noto che il ragazzo non è uno solo, ma sono due. Un alto e magro, uno basso e più paffutello.

"Sai la combinazione" chiede il secondo.

"No, in segreteria non mi hanno detto niente" dico guardandolo.

"Sei del primo?" Chiede l'altro.

"No, sono del terzo, però è il mio primo anno qui." Li informo passando lo sguardo prima su uno poi su l'altro.

Miss Stark  // Peter Parker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora