𝘁𝗵𝗮𝘁 𝘀𝗼𝗴𝗻

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Alex's pov
«topo dovremo andare a prendere i tuoi vestiti, altrimenti mi ruberai tutte le felpe» dissi io dato che si era fatta una certa ora  «Io continuerei a prendere le tue felpe volentieri e poi cosa credi che non lo farò lo stesso?» rispose lui «rimarrò senza felpe» «esatto, ruberò le tue felpe all'infinito» «all'infinito»

Ci stiamo incamminando verso casa di giorgio per prendere i suoi vestiti e in teoria anche per presentarmi ai suoi genitori «Alex» «si?» «sono stanco di camminare» «sali» «ma no» «Ti ho detto SALI» ridissi io «Scordatelo» «Va bene allora ti prendo io» mi girai verso di lui e lo caricai sulla mia spalla dato che non voleva salire di sua spontanea volontà sulla schiena «Aleeex lasciami» esclamò lui «Altrimenti?» «Daii non vale non siamo più amici» disse con tono ironico «sai benissimo che non dureresti un attimo senza di me» dissi io «odio darti ragione ma è vero» disse lui «d'altronde non c'è gatto senza topo» continuò «e non c'è giorgio senza alex»dissi infine io. Ci ritrovammo prima del previsto davanti a casa sua «Giorgio finalmente ti stavo aspettando, come mai sei arrivato così tardi» disse
la madre che non mi aveva ancora notato
«Ha ragione io lo avevo avvisato ma come sempre non mi ascolta, piacere Alex» dissi io presentandomi «Oh Alex che piacere, finalmente ti vedo sei proprio come ti ha descritto mio figlio, alex di la alex di qua, mi parla di te tutto il tempo» solo sapere che lui parla di me mi fa sentire importante «si si ok mamma ha capito, adesso però noi andiamo in camera vero Alex?» disse giorgio impanicato  «No guarda a me fa piacere parlare con tua madre» dissi io apposta per vedere la sua reazione «Ecco infatti ciao mamma noi saliamo» rispose giorgio prendendomi il polso «Ok la valigia è in camera, controlla se manca qualcosa» spiegò la madre mentre giorgio mi trascinava su per le scale.

Giorgio's pov
«Alex ma sei scemo?» «No, perchè dovrei?» «Non fare il finto tonto»
«Che c'è cucciolo? Ti vergogni? Non dovresti» mi spinse sul letto e mi salì sopra «Infondo ormai ti conosco molto bene» si sdraio su di me avvicinandosi al mio orecchio «tu sai più di tutti» dissi io «ma non so tutto» sussurrò «vorrei solo sapere di più, scoprire quei tuoi lati che tu tieni nascosti per insicurezza ma che a me farebbero dar di matto» sentivo il suo fiato sul collo amavo e odiavo allo stesso tempo quella sensazione era il mio punto debole e lui lo usava a suo favore sapendo di farmi tiltare «e se poi queste insicurezze non ti piacessero, e se ti allontanassero? Morirei» dissi io con le lacrime a gli occhi al solo pensiero «e se invece queste insicurezze fossero le stesse che mi renderanno fottutamente innamorato? Ci hai pensato? "Quel che tu non mostri ad una persona, potrebbe essere quel che la persona amerebbe di te" e questo fidati che vale per tutto amicizia e amore non nascondere quel che sei veramente, io voglio conoscere il vero giorgio» quanto gli avrei voluto dire ti amo, perchè si mi faceva stare bene con lui forse è vero riuscivo a essere me stesso, ma solo quando sto con lui mi sento così, e come essere in un'altra dimensione dove tutto è perfetto dove tutto va come deve andare... Mi sta abbracciando e io mi sento bene grazie a questo piccolo gesto solo perchè fatto da lui «Grazie di tutto sul serio non smetterò mai di dirti quanto mi fai stare bene» «sei tu che riesci a rendermi così sdolcinato ricordalo»

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Passarono un paio d'ore
Erano le 20:15
Sento un telefono squillare era quello di Alex «Alex, ti suona il telefono» «oh ok è lyon rispondo»

*Chiamata tra Alex e Lyon*
-Aleex! Che stavate facendo tu e giorgio?
-Nulla eravamo a letto
-a fare cosa ت︎
-a riposarci -_-
-ah-ah va bene, preparatevi si va a mangiare sushi
-come mai sushi e non pizza
-colpa di cico ha prenotato e si è fatto influenzare come dice lui dai "meravigliosi occhi di stre" che lo pregavano per mangiare sushi
-sempre il solito
- bene ci vediamo alle nove al ***** , non provate a ritardare
-Ok ok, a dopo
- a dopo
*Fine chiamata*

«Topo preparati, si va a mangiare sushi» Mi disse alex «A che ora dobbiamo andare?» chiesi io «Alle nove» «COOSA tu mi stai dicendo che ho solo mezz'ora per prepararmi?»
«eh si, sarebbe un problema?» disse alex perplesso «senti vado a preparami  altrimenti qui non finirò mai» «Ok(?) AHAHAHAH»

Alex's pov
Giorgio era in bagno da venti minuti decisi di bussare «posso entrare?»
«Mh s-si no? Non lo so aaahhh» sembrava in panico «Gio, tutto apposto?» «entra» entrando lo vidi, indossava una felpa  nera con sotto una camicia blu di cui era visibile solo il colletto e dei pantaloni anch'essi blu scuro e infine aveva delle jordan bianche e nere, «credi che vado bene così?» mi disse lui preoccupato «e me lo chiedi seriamente?» risposi «ecco lo sapevo faccio schifo» «ma cosa dici sei bellissimo, a parer mio tu vai bene anche in pigiama appena sveglio la mattina con la faccia addormentata» ai miei occhi lui era stupendo in qualsiasi momento amavo il suo stile, svegliandomi dai miei pensieri sulla sua bellezza notai che era diventato un pomodoro come sempre ma amavo questo suo lato così sensibile «daii non posso neanche farti un complimento che arrossisci topo» misi le mani attorno ai suoi fianchi e lo abbracciai l ui appoggiò la sua testa sulla mia spalla  «ogni cosa detta da te e diversa» disse giorgio
e stavolta ad arrossire ero io...
«va bene dai andiamo che faremo tardi»
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Giorgio's pov
*in macchina*
c'era un po' di strada per arrivare al ristorante, alex stava guidando ma con una mano mi accarezzava l'interno coscia il suo tocco era unico riuscirei a riconoscerlo ad occhi chiusi misi la mano sopra la sua mi guardò con la coda dell'occhio e fece un sorriso mi persi un attimo nei suoi occhi blu come il mare ricambiai il sorriso a differenza sua molto più imbarazzato non so come riusciva a mantenere la calma io non riuscivo a controllare minimamente le mie emozioni  c'era una canzone in sottofondo, era la mia preferita quella canzone contiene nel testo tutte le mie insicurezze in una relazione se solo qualcuno me la dedicasse  «Bella canzone vero?» chiesi «Molto bella é la mia preferita» disse alex lasciandomi stupito «wow è anche la mia» dissi io «vedi alla fine io e te siamo molto simili» aveva ragione ma infondo a quella frase c'era qualcosa di più non solo per i gusti io ed alex ci capiamo con un solo sguardo e strano ma allo stesso tempo fantastico, «giá» dissi io alex mi strinse la mano era così carino...

Fᴏʀ Tʜᴇ Iɴғɪɴɪᴛʏ ||ᵗʰᵉᵇᵃᵈⁿᵃᵘᵗˢ Where stories live. Discover now