Capitolo 151: La Guerra: Luglio 1978

6.6K 301 1.4K
                                    

All our times have come

Here but now they're gone

Seasons don't fear the reaper

Nor do the wind, the sun or the rain,

(We can be like they are)

Come on baby, (don't fear the reaper)

Baby take my hand, (don't fear the reaper)

We'll be able to fly, (don't fear the reaper)

Baby I'm your man.

Domenica 2 Luglio 1978

"Sbrigati, Potter!" Remus martellava sul vetro della porta della cabina telefonica. "Altre persone hanno bisogno di fare telefonate, sai!"

James, piuttosto rudemente, voltò le spalle, incurvando le spalle e parlando furtivamente nel ricevitore.

"Lascialo stare, Moony," mormorò Sirius, appoggiandosi pesantemente alla staccionata. Indossava occhiali da sole molto scuri e sembrava più pallido del normale. "E smettila di sbattere, okay?!"

"Prendi un altro antidolorifico," disse Remus, "Hai solo i postumi di una sbornia, è colpa tua se sei stato così distrutto."

"Ero la vita e l'anima, ti farò sapere." ribatté Sirius, incrociando le braccia mentre Remus veniva a sedersi accanto a lui.

I Potter avevano organizzato la festa di fine scuola la sera prima, per tutti quelli del settimo anno a Hogwarts e i loro amici. Yaz e Chris erano venuti, anche se avevano ancora un anno da fare. C'erano anche alcuni membri dell'Ordine della Fenice - non Silente, ma Ferox e Moody e Frank Paciock e la sua bella ragazza bionda (ora fidanzato, a quanto pare). Moody aveva chiamato Remus da loro alcune volte, solo per essere intercettato dalla signora Potter.

"È la sua festa per i diplomati, Alastor!" Sibilò, dopo la quarta volta. "Lascia che si diverta per cinque minuti prima di formare un consiglio di guerra!"

Disse questo così bruscamente che si stupirono - anche Remus era un po' scioccato. Era la cosa più vicina a cui avesse mai sentito la signora Potter arrivare a imprecare.

Il resto della festa si era sentito proprio come nella Sala Comune di Grifondoro - mentre allo stesso tempo non si sentiva per niente come nella Sala Comune di Grifondoro. Remus cercò di non essere così triste. Cercò di immaginare che un giorno avrebbe trovato un altro posto che fosse tanto simile a casa quanto Hogwarts.

Lily, Mary e Marlene dovevano andarsene tutte a mezzanotte - avevano promesso ai loro genitori che avrebbero passato la notte da Lily. A quanto pare le loro famiglie sentivano che dopo sette anni di collegio, bastava.

Il che riportò Remus al presente, guardando James attraverso la porta della cabina telefonica, parlando con la sua ragazza. A cui aveva letteralmente salutato otto ore prima.

"Così ingiusto, lui che ci fa correre quaggiù - come se potessi mai battere James 'senza sbornia dal '73' Potter." Remus brontolò. " Ed è stato antisportivo. Sa che ho un handicap".

"Pensavo che la tua anca fosse migliorata da quando ha quella roba da Marls?" Sirius si accigliò, facendo scivolare gli occhiali da sole lungo il naso.

"Sì." Remus rispose. "Intendevo il mio fumare."

Ci fu un basso rombo da qualche parte in lontananza. Sirius si mise a sedere, improvvisamente, strappandosi gli occhiali.

"È questo?!"

Remus sospirò.

"Suona come quello, sì..."

All the young dudesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora