Corre verso di me provando a schizzarmi per vendetta ma io le blocco le braccia e la prendo mettendomela sulla spalla. Corro più lontano dalla riva e mi immergo completamente portandomi anche lei. Riemerge insieme a me stavolta ridendo insieme a me.
"Non vale così"
"Ho giocato pulito"
"Ma se mi hai caricato a mia insaputa"
"Non dire che non ti è piaciuto lo scherzo che non ci credo"Continua a schizzarmi facendomi ancora più ridere.
"Oi grazie per avermi lavato"
"Vieni qui tu, ti devo affogare"
"Allora devi raggiungermi prima"Inizio a nuotare velocemente , guardandomi dietro ogni tanto e vedo lei che cerca di stare almeno dietro di me senza successo. Si ferma all'improvviso col fiatone, mettendosi una mano sul petto. La raggiungo a nuoto, preoccupandomi un po'.
"Ei, tutto ok? "
"Si, solo un leggero affanno, ma tutto bene"
"Dai vieni un po' qui" le dico allargando le braccia. Cammina verso di me e incrocia le braccia dietro la schiena poggiando la testa sul mio petto, chiudendo gli occhi. La stringo, rendendomi conto ancora di più quanto diventa piccola tra le mie braccia, quanto sembra ancora più fragile."Sei caldissimo"
"Certo, sotto al sole si diventa freddi? "
"Meglio che ti metti un altro po' di protezione altrimenti diventi rosso come un gamberetto"
"Ci pensiamo dopo, voglio stare ancora un po' abbracciato a te"
"Mhh il mio Sanjuan"Restiamo ancora un po' così nell'acqua, finché io non la prendo in braccio passando un braccio sotto le cosce, per fargliele ancorare al mio bacino, ed uno dietro la schiena. Lentamente raggiungo un punto non molto lontano dalla riva, dove l'acqua mi arriva alle spalle. Sento lei muoversi leggermente per mettersi meglio, incrociando le braccia dietro al mio collo e poggiando la testa sulla spalla. Il braccio che avevo dietro la sua schiena lo sposto più sopra, per passare dolcemente la mia mano tra i suoi capelli bagnati. La sento molto rilassata, vedo la sua espressione serena e felice, un leggero sorriso spuntare sul volto e gli occhi socchiusi che mi guardano.
"Che c'è? "
"Niente"
"Davvero? "
"Ok, è che è una sensazione che avevo dimenticato: stare bene, senza pensieri. Eri tu che mi facevi stare bene, sei tu che hai rotto in mille pezzi la mia anima e ora sei sempre tu che mi hai presa e mi fai star bene. Non so come fai, Giò ma ti prego: fidati di me e non lasciarmi più. Ti prego. "Le lascio un bacio sulla spalla, poi le alzo il volto per guardarla negli occhi.
"Lasciarti è stata la più grande cazzata che potessi fare, non sei stata male solo tu: più il tempo passava, più mi rendevo conto di aver lasciato andare l'anima più pura e più bella che potessi mai incontrare su questo pianeta. Non ti lascio più, Lola e prometto di darti completa fiducia"
"Mignolino? " mi chiede alzando il mignolino come fanno i bambini per mantenere una promessa.
"Aspetta però tu devi promettere un cosa a me"Si allontana un po' da me e piega leggermente la testa in attesa che io parli.
"Che tu inizi a prenderti cura di te, sai cosa intendo. Me lo prometti? Io ti faccio questa promessa ma tu devi iniziare a prenderti cura di te e non puoi continuare solo con i liquidi, lo sai no? Allora? " dico alzando il mignolino davanti al suo volto. La vedo un attimo titubare, poi alza il mignolino anche lei e lo incrocia col mio, per suggellare le promesse.
"Adesso però voglio tanti baci, non me li hai dati stamattina"
"Ma non è vero, te li do sempre"
"Eh non mi ricordo, potresti aiutarmi a ricordare? "Lei ride per poi iniziare a darmi dei piccoli baci a stampo di seguito. Quando si allontana le lecco il naso, ridendo. Metto una mano dietro la sua nuca per attirarla a me e la trascino in un bacio più voglioso ma lento. Aspetto che lei schiuda le labbra per poter giocare con la sua lingua; la schiude ed io ne approfitto per far entrare la mia lingua. Le mie mani si sono ancorate al suo sedere sempre sodo e tondo mentre le sue mani sono entrambe ai lati del mio volto. Ci stacchiamo un secondo: la sua pelle al sole è diventata più scura, gli occhi sono più chiari, pozze di miele le definirei. Goccioline d'acqua si sono fermate sul suo collo e sul suo petto.

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Si ferma il tempo quando sei con me.
FanfictionDue anni. Due anni sono passati da quel giorno, due anni da quando mi ha mentito. Perché non ha voluto dirmi niente? Perché me lo voleva tenere nascosto?