Capitolo 40

2.3K 97 35
                                    

Sul divano in salone io, mio padre, Abe e il padre di Virgi parlammo di cosa avessi fatto in questo tempo lontano da Vicenza, come stessi ma soprattutto come stesse lei. Ci furono anche le solite prese per il culo da parte del mio fratellone.

"Abe"
"Mhh? "
"Cresci" gli dico dopo l'ennesima battuta
"Anche tu dovresti farlo"
"Non posso aumentare l'età con uno schiocco di dita, fra"
"Non in quel senso"
"Alberto intende dire quando ti deciderai a fare il passo in avanti" interviene mio padre. Lo guardo confuso non capendo dove vogliono andare a parare.
"Allora ti spiego meglio: Andrea è sposata e ha una bimba, io a breve"
"Cosa? "
"Mi sposerò a breve"
"E me lo dici così? "
"E come te lo devo dire? Devo fare la proposta anche a te? Non credo sia il caso essendo tu la testa quadra del mio fratellino"
"Quando? "
"Questa settimana, di domenica"
"Ma è tra tre giorni. Avete già preparato tutto? Dove vi spose rete? Qua o altrove? "
"Qua, nel nostro piccolo paesino in cui abbiamo vissuto per tutta la vita"
"E poi? "
"E poi andremo in viaggio di nozze in Australia, a Melbourne"
"E avete già una casa, giusto? "
"Esatto, l'abbiamo presa in Sardegna"
"Tutta un'altra storia, vicino al mare che lì è stupendo, bel posto. Finalmente hai messo la testa a posto però non mi avete detto niente, all'ultimo devo sapere le cose, come sempre d'altronde"
"Gio non te la prendere, avevi altri problemi per la testa, la testa occupata, eri andato in depressione. Non immagino cosa poteva accadere se la polizia non avesse ritrovato Giulia, cosa avresti fatto? Come staresti? "
"Pa, per favore, evitiamo di parlarne. Ora sta meglio, io sto meglio con lei. "

Mi volto verso la cucina che ha la porta aperta, vedo Giulia impegnata con Virgi ad addentare una fetta di pane con un po' di sugo, Andrea e mamma intente ad occuparsi della pasta mentre Francesca si occupa del secondo. Mi alzo per andare ad osservare meglio da vicino la scena.

"Vedo che ti stai impegnando, signorina" dico usando un tono tra il sarcastico ed il divertito, avendola colta in flagrante con la fetta di pane tra le labbra.
"Sto dando il mio contributo insieme alla piccola, non lo vedi? "
"Certo, mangiando"
"Zio, stiamo aiutando" interviene subito Virginia finendo la sua fetta di pane
"Ahhh, adesso stai dalla sua parte? Non da parte di zio? " dico prendendo la in braccio e mettendomela sulle spalle come un sacco di patate.
"Lo sarò sempre, ora mettimi giù" dice tra le risate
"Mai! Dici che vuoi più bene a me e forse ti metto a terra"
"No, non tradirò zia Giulia" dice continuando a ridere.
"Allora ti ha corrotta, cosa ti ha dato? "
"Niente"
"Mhh, GIÙ! " dico urlando leggermente per chiamarla.
"Mhh dimmi" dice uscendo con un'altra fetta di pane ma stavolta asciutta.
Non ha mai mangiato tanto, anzi quasi niente mangiava, ma questa è la seconda fetta di pane.
"Ti conviene non esagerare col pane, non mangerai niente poi"
"Bhe non è una novità"
"Dico solo che fa male ingerire tanto pane, almeno questa evitala"
"L'ho già morsa"
"Ok, allora questa e basta altrimenti rischi di non assaggiare neppure un piatto. Comunque hai corrotto Virginia per caso? " dico sempre tenendo saldamente la presa su Virgi
"Perché? " dice continuando ad addentare la fetta di pane
"Dice che vuole bene più a te che a me"
"Te l'ho detto stamattina il motivo: a volte sei testardo ed insopportabile, peggio dei bambini"
"Grazie per questa considerazione di me, Stabile" dico mettendo su un finto broncio
"Il finto broncio non funziona, dovresti saperlo. Mhh dici agli altri comunque che è quasi pronto ed iniziate a preparare la tavola. Ah metti giù la Virgi, il suo contributo è importante in cucina"
"Hai sentito zia? Mettimi giù! " dice dandomi un leggero pugno sulla spalla.
"D'accordo, vai ma prima un bacino sulla guancia"
"Eh va bene" mi da il bacino "contento? "
"Moltissimo, vado ad avvisare gli altri dillo anche a nonna, d'accordo? "
"D'accordo, vado ci vediamo a breve"

La vedo sparire oltre la porta. Io con ancora il pensiero delle stranezze avvenute oggi: il caffè, due fette di pane prima di pranzo, cornetto, biscotti. Ha mangiato tutto, saltellava con un sorrisone stampato sulla faccia. Boh, strana proprio oggi.
Vorrà dire che a tavola di sicuro lascerà qualcosa che ovviamente dovrò mangiare io o mio fratello. Vedremo. Intanto io ho chiamato gli altri per preparare la tavola, una bottiglia di vino, acqua e Coca-Cola, un cestino con le fette di pane e due calici: uno grande ed uno più piccolo.

"Ma' la tavola è pronta" dico gridando leggermente.
"È pronto tutto, Gio, porta i piatti di qua e man mano li porti a tavola"
"Va bene, arrivo. Abe vieni a darmi una mano"
"Che rompiscatole, potevi farlo benissimo da solo"
"Ma in due faremo più veloce, comunque allora rimarremo qua io e Giù, per il grande evento magari compreremo qualcosa di elegante tra oggi e domani. "
"Ecco e fareste bene perché tu dovrai farmi da testimone"
"Io? "
"E chi sennò? "
"Bhe e che devo fare per testimoniare? "
"Un discorso visto che sei molto bravo con le parole"
"Si ma me lo dovevi dire prima non all'ultimo minuto"
"Lo so scusa, Giulietta? "
"Mh"
"Te starai accanto a lui"
"Io? Cosa c'entro con la tua famiglia o meglio con la vostra? "
"È da anni ormai che ne fai parte, considerando anche i due anni in cui il testone qua presente ha fatto una cazzata abnorme"
"Sempre a mettere il dito nella piaga, tu"
"Ma di cosa stiamo parlando però? Perché io accanto a lui, testimone, chi si sposa? "
"Io e Francesca"
"Urca, sono contentissima per voi, quando? "
"Questa domenica, ha detto il signorino che farete shopping tra oggi e domani poiché non vi siete portati niente appresso e mi raccomando: come testimoni dello sposo mi aspetto che voi due non mi rubiate la scena quanto a bellezza modestamente anche se a Giulietta questo lo posso concedere"

Mamma ha riempito i piatti che man mano io e Abe portavamo in tavola: la pasta al sugo fu apprezzata da tutti, soprattutto da Virgi che si sporcò tutta, per secondo carne al sangue per i più grandi e patatine mentre per Virgi cotoletta e patatine. Giulia non ha lasciato nulla. Mi avvicino al suo orecchio e le dico a bassa voce :"hai mangiato tutto, brava ma come mai?"
"In che senso come mai? "
"Di solito lasci sempre qualcosa da rifilare a me o ad Abe, che hai? "
"Fame? "
"Eh ok ma è strano"
"Avevo fame Gio"
"Ok, se lo dici tu"

Mi guarda e poi sposta l'attenzione sui due calici davanti a lei ancora vuoti. Prende la bottiglia d'acqua e non la Coca-cola e ne versa metà.

"La coca cola non ti va? "
"Mh no, ho come la sensazione di disgusto, non so se hai capito cosa intendo"
"Perfettamente" dico lanciando uno sguardo veloce verso mia madre che comprende. Risponde al mio sguardo velocemente per poi spostare lo sguardo verso Abe e Francesca.

"Bene, è arrivato il momento di annunciare a tutti i preparativi ossia il loro ruolo durante la cerimonia"
"Abe, puoi venire un attimo? " dico alzandomi e aspettando che Abe mi raggiunga nella mia stanza al piano superiore, in cui dormiremo io e Giù in questi giorni.

"Che c'è fratellino? Ci hai ripensato sul tuo ruolo? " dice entrando e guardandomi con uno sguardo preoccupato. Ci tiene particolarmente, lo conosco.
"No, no assolutamente anzi ne sono felice, solo che si sono affrettati i tempi, più di quanto mi aspettassi ma va bene così anzi ne sono felicissimo"
"Smettila con i giri di parole, sai che a volte non ti capisco. Dimmi ciò di cui vuoi parlarmi"
Vado nel mio armadio, apro un cassetto in cui tengo le mie felpe e le tolgo tutte fino a trovare ciò che cercavo: una scatolina di velluto blu. Abe mi guarda stupito.

"Quando? "
"L'ho presa? Prima di lasciarla, avevo intenzione di chiederglielo, poteva sembrare affrettato dopotutto erano appena due anni che stavano insieme ma io non mi ero mai sentito così sicuro come in quel momento e adesso mi sento sicurissimo come non mai" gli spiego aprendo la scatoletta e mostrandogli l'anello: argento bianco, tre piccole pietre bianche che brillano.
"Ed io cosa dovrei fare? "
"Ecco qui puoi aiutarmi solo tu o meglio Francesca"
"Dimmi e vedrò cosa posso fare"
"Fare in modo che il bouquet capiti a lei ed da dietro mi inginocchierò e le chiederò di sposarmi"
"Semplicemente una fantastica idea, e sono contento che anche tu hai preso questa decisione: ragazza migliore di lei non potevo trovarla. "
"Lo so Abe, fidati"

****

Sorpresina. Cosa ne pensate? Ovviamente ci sarà il continuo, non posso lasciare nulla di incompleto. Votate e commentate e bacioni. A prestissimo.

Si ferma il tempo quando sei con me. Donde viven las historias. Descúbrelo ahora