Capitolo 70

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Scendo dall'autobus ancora con gli occhi chiusi, il sonno causato dall'essere parito in piena notte ben evidente.
Sono tre giorni che non dormo decentemente.
Pietà.
E per sottolineare il concetto mi scappa uno sbadiglio.
Ryu accanto a me ride.
《Ehi Kenma! È quella la Tokyo Sky Tree?》la voce di Shoyo è decisamente supereccitata.
Ma dove la trova tutta questa energia di prima mattina?
Mi decido finalmente ad aprire le palpebre, seguendo il dito del rosso con lo sguardo e sorridendo.
No, decisamente non lo è.

《Ehm... quella?》chiede infatti leggermente confuso l'alzatore del Nekoma.
Lui e il suo capitano di cui prima o poi memorizzerò il nome sono venuti a prenderci dove il nostro autobus ha parcheggiato per accompagnarci alla sede del ritiro.
《Si! È lei?》continua il rosso.
《Quello... quello è solo un normale traliccio elettrico...》mormora piano il bicolore.
Sento il suo compagno ridere.
《Ho come un senso di deja-vu, mi sembra di averla già avuta questa conversazione》

Mi scappa un sorriso.
Questo nuovo ritiro è appena inziato, ci aspetta una settimana pesante, ma detto sinceramente non vedo l'ora.
Dopo tutto il tempo in cui sono stato fermo ho decisamente da compensare.
Mi era mancata così tanto l'aria di squadra...
Punto gli occhi sulla palestra che ci ospiterà per i prossimi giorni.
Non vedo l'ora di giocare e vincere!

E neanche a farlo apposta, la prima partita finisce veramente di schifo.
Ci siamo scontrati contro il Fukurodani, e sarà la presenza di quell'asso fortissimo, saranno le nostre ancora non esattamente perfette nuove tecniche, ma riusciamo a perdere nel modo più assoluto.

E dirai vabbè, potremo rifarci dopo.
Ma quando mai.
Il livello di Tokyo è troppo superiore al nostro, tanto che arrivata la sera non siamo riusciti a vincere niente se non qualche set.
Nessuna partita.
Abbiamo ancora parecchio da migliorare, insomma.

Mi lancio quasi a peso morto sul prato esterno alla palestra.
Ennesima corsa-penitenza di oggi.
Sono esausto.
Però finalmente dovremmo aver finito.
Meritato riposo sto arrivando!

《Cavolo, non correvo così tanto da quando c'era il vecchio coach Ukai》esclama Ryu poco distante.
Annuisco.
Attimo di silenzio.
《Torniamo ad allenarci sull'attacco sincronizzato?》propone Daichi.
Lui, il bro e Suga si alzano quasi in sincrono.
《Andiamo!》scoppio a ridere, mettendomi seduto.

Asahi mi si avvicina.
《Penso tornerò in palestra anche io. Tu che fai?》sospiro un attimo, per poi allungare una mano verso di lui, afferrare la sua e farmi aiutare a rimettermi in piedi.
Addio amico riposo, ci si vede più tardi.
《Ti imito, ho ancora parecchio da migliorare》lo vedo sorridere a sua volta, per poi dirigerci insieme verso una delle strutture qui presenti.

Le nostre dita non si sono separate, anzi ora giacciono ancora insieme, il suo pollice che disegna dei piccoli cerchi sulla mia mano.
Sono a tanto così dal baciarlo qui in mezzo alla piazza, giuro.
È brutto stare insime tutto questo tempo, ma non poter davvero stare insieme se non per pochi secondi lontani da tutti.
Asahi aveva ragione, avere un posto dove questo problema non sussiste...
Mi sa che presto la squadra vedrà un nuovo coming out.

《Io vado a farmi un bagno e filo a letto》sento scendendo la collina, vedendomi così bruscamente riportato alla realtà.
La voce è quella di Tsukki.
《Ah... capisco》il tono di Yamaguchi, come sempre nelle vicinanze del biondo, è chiaramente triste.
Il più alto non sembra però gradire, emettendo un verso stizzito.
《Già mi alleno fino alla nausea di giorno, non ho bisogno di farlo fino a svenire》chiarisce, voltandosi verso la porta.
《Beh, si, hai... ragione... però-》Tsukki non gli dà neanche il tempo di finire che esce dalla struttura.

Behind your smile 2 ~AsanoyaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora