Capitolo 93

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Scendo dal treno non senza difficoltà, sgusciando tra le persona fino a trovare uno spazio libero.
Tokyo, trafficata come sempre.
Mi guardo intorno, cercando una certa testa castana che, dopo qualche momento, riesco ad individuare.
《Ei Mor! Sono qui!》lo chiamo, agitando una mano.
Mi viene subito incontro, abbracciandomi.

《Come mai così in tiro?》lo prendo in giro appena si allontana.
Mi guarda confuso, abbassa qualche istante gli occhi sul suo abbigliamento perfettamente normale e poi li alza al cielo.
《Campagnolo》risponde col mio stesso tono.
Sorrido.
《Ragazzo di città》sorrido.
Quello sospira ormai rassegnato, per poi iniziare a farmi strada.
《Andiamo a casa, su》

Il tragitto dura, come sempre, solo qualche minuto.
Beato lui, abita davvero vicino alla stazione.
Io mi sono dovuto far accompagnare in macchina.
《Okay, aspetta un attimo》esclama appena chiude la porta alle nostre spalle, andando in camera sua penso a posare le sue cose.

Mi guardo intorno, sedendomi al tavolo della cucina-salotto.
《Tua madre non c'è?》gli domando, alzando la voce in modo che mi senta dall'altra stanza.
Di solito viene subito ad accoglierci quando arriviamo.
《No, è al lavoro》mi risponde infatti.
Abbasso la voce.
《Forte》

Dopo qualche istante il ragazzo mi raggiunge.
Oltre ad aver sistemato le sue cose si è anche cambiato.
Decisamente, ora è più comodo.
《Vuoi qualcosa?》mi chiede, rovistando dentro il frigo.
Anzi, sarebbe strano non esserlo in una maglietta così grande.
Mi scappa un sorrisino.

《Ma quella è di Lev?》lo vedo arrossire nel giro di un nanosecondo, chiudendo l'anta dell'elettrodomestico.
《Non vuoi niente, capito》decreta.
《No, volevo l'acqua!》nego però.
《Prenditela》esclama.
E si siede.
...
《Ma- che stronzo che sei Mor!》

Dopo aver bevuto, però, mi avvicino a lui, vedendolo in realtà un po' giù.
《È un po' che non vi vedete?》gli domando piano, porgendogli un altro bicchiere.
Beve qualche sorso prima di rispondere.
《È in Russia dai suoi parenti da più di tre settimane. E per colpa del fuso orario e della sua famiglia è anche difficile stare al telefono》mormora, per poi sorridere lievemente.

《Ma tra qualche giorno finalmente torna. Non vedo l'ora》
Alza a quel punto gli occhi su di me, arrossendo di nuovo e trattenendosi visibilmente dal tirarmi un calcio.
《Ma guai a te se gli dici che ero così triste solo perché non c'era!》emetto una piccola risata mentre poso i due bicchieri.
《Tranquillo, terrò la bocca chiusa, promesso》

《Tra te e Asahi invece come va?》mi domanda appena mi rimetto seduto.
Mi torna in mente l'altra sera, quella dove...
Beh.
Arrossisco.
《Potremmo... aver inziato a muoverci verso... sai, quello》mormoro.
Lo vedo sorridere.
《Questo parafrasato vorrebbe dire che avete inziato coi preliminari?》divento ancora più rosso, per poi abbassare la testa e annuire.

Si lancia su di me, per poi stropicciarmi i capelli
《Oh, il mio verginello cresce!》esclama.
Lo allontano falsamente irritato.
《Ma la smettete di prendermi tutti per il culo?》emetto esasperato.
Lo sento ridere.
《Na, quello è compito del tuo ragazzo》lo spingo quasi giù dalla sedia, palesemente imbarazzato.
《Morisuke!》

Scoppia a ridere, contagiandomi presto.
Appena riusciamo a calmarci lo vedo abbandonarsi sullo schienale della sedia.
《Fammi indovinare, non hai la minima idea di come si faccia a fare sesso tra due maschi》sorride sornione lui.

...
Giuro, se Ryu gli ha detto qualcosa prima di me lo ammazzo.
《N-no!》arrossisco ancora, abbassando poi gli occhi.
《Cioè... in linea di massima...》mormoro.
Vi odio tutti quanti, ma ti prego Mor capiscimi.

Quello si prende qualche secondo, ma alla fine ci riesce.
Grazie.
《Devo seriamente...?》chiede confuso.
Annuisco.
Sospira.
《Noya, hai due buchi. Uno è la bocca e si chiama pompino e uno è il culo e si chiama penetrazione》inzia a non essere del tutto calmo neanche lui.
Mi viene lievemente da ridere, anche se non so se sia solo per il sempre crescente imbarazzo.
Altro che, siamo due incapaci.

Behind your smile 2 ~AsanoyaTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang