Behind your smile 2 ~Asanoya

Capitolo 92

Apro lievemente gli occhi, per poi richiuderli subito per la troppa luce.
《Mh》mugolo contrariato, stringendomi tipo peluche al ragazzo che so essere al mio fianco.
《Yuu, sei sveglio?》sussurra lui, accarezzandomi i capelli.
《No》non ho la minima intenzione di muovermi da qui.

Lo sento sorridere, per poi posarmi un bacio sulla fronte.
《Non buongiorno allora》un sorriso spontaneo nasce anche sulle mie labbra.
Mi giro su un fianco, decidendo finalmente di aprire gli occhi.
《'Giorno Asahi》ora che lo guardo meglio noto una macchia lievemente violacea che spunta dal collo della sua maglietta.
Arrossisco un po', ripensando a ieri sera.

Mi riporta alla realtà una sua mano posata sulla mia guancia.
《Dormito bene?》domanda piano, facendomi una carezza.
Annuisco.
Amo anche questo lato di lui.
Tanto tanto.
《Grazie》sussurro.
Il suo sorriso si allarga.
《E di che?》

Restiamo qualche momento così, semplicemente a guardarci negli occhi, semplicemente a stare insieme.
Ad un tratto noto un dettaglio che fino ad ora mi era sfuggito.
Mi scappa una risatina.
《Hai la barba》decreto.
Mi guarda con un'espressione da "si, lo so?"
《Perspicace》risponde infatti.
《No, intendo...》mi correggo, portando un dito a percorrere la sua mandibola.

《Qui. Pensavo ti crescesse solo sul mento》chiarisco.
Quello capisce finalmente cosa intendevo.
《Ah... No, è che la sistemo》mi spiega, per poi controllare con una mano lo stato del suo viso.
《In effetti dovrei farlo... vuoi farmi compagnia?》propone.

Mi brillano gli occhi.
《Volentieri, ma prima devo andare in bagno》decreto.
Ad Asahi scappa una risata.
《Come preferisce》mi prende in giro.
Sorrido a mia volta, per poi lasciargli un bacio a stampo e scappare fuori dalla stanza.
《Inizio ad andare!》

Poco più di dieci minuti dopo mi ritrovo seduto sul mobiletto del lavandino, osservando quasi ipnotizzato i movimenti precisi compiuti dal mio ragazzo.
《Però, sei bravo》commento ad un certo punto.
Penso di riuscire a scorgere un piccolo sorriso nascosto dalla schiuma da barba.
《Anni di esercizio》risponde.

Metto su un falso tono di sfida.
《Prima o poi toccherà anche a me, giuro》si sciacqua una mano, per poi passarla su una mia guancia.
《Vedi che stai bene anche così》dice piano.
Beh.
A quasi diciassette anni neanche un pelo, diciamo che ci ho dovuto fare l'abitudine.
Metto su un sorriso strafottente mentre mi asciugo il viso.
《Lo so》

Ad interromperci arriva il rumore di qualcuno che bussa alla porta.
《Ragazzi, posso entrare?》è Wakumi, se non erro.
《Si, certo》risponde subito Asahi.
《Menomale》emette la, confermo, sorella.
Si avvicina velocemente, afferrando una spazzola abbandonata vicino alle mie gambe.
Non l'avevo neanche notata.

《Ti serve?》domanda rivolta ad Asahi.
Quello la guarda mezzo confuso.
Il che, unito alla faccia ancora impastata di schiuma da barba, riesce a strapparmi un'ennesima risata.
《Non penso?》riesce a decidere dopo qualche secondo.
La maggiore sorride.
《Perfetto》e fa per andarsene, per poi però fermarsi appena posa gli occhi su di me.

Le scappa un sospiro divertito.
《Vi siete impegnati ieri, eh?》emette ammiccante lei, guardando prima me e poi il fratello.
Porto gli occhi sullo specchio, rendendomi effettivamente conto di in che condizioni mi trovo.
Ho addosso solo l'enorme maglietta datami in prestito dal mio ragazzo e i boxer, e questo permette fin troppo bene la visione di parecchi segni rosso-violacei nella zona del mio collo.
Non ho il coraggio di guardarli per più di qualche istante.
Arrossisco di botto, abbassando gli occhi.

《Non...》provo a dire, non trovando però come continuare.
《Non?》mi prende in giro infatti lei.
La mia temperatura corporea sale ulteriormente.
《N-niente》la sento nuovamente ridere, per poi avvicinarsi al fratello.
《Fate vedere》comanda.
Asahi si indica il collo mentre io allento lievemente la maglietta.
Sono seriamente a rischio autocombustione.