Capitolo 13

72 8 2
                                    

Sono seduta nel guardaroba  e la  mia mente  inizia  a collegare  le  parole  di Meggie  con la realtà.

Adesso penso agli avvenimenti della giornata e  mi rendo conto che, presa com'ero dal pensiero di Alexander  non ho notato le cose  insolite  che  stavano accadendo intorno a me, o almeno non vi ho dato peso.

Ricordo di aver notato una certa tensione  stamani  mentre servivo la colazione  ai signori, ed  è una cosa  molto insolita, ma  invece  di farmi delle domande  ho lasciato correre. La tensione era  probabilmente  causata dalla discussione di cui mi ha parlato Meggie, e anche  il fatto che la signora abbia mandato Alex  a  provvedere a delle commissioni per tutta la giornata sollevandomi dall'incarico di occuparmi di lui, mi risulta solo adesso molto strano.

Che stupida  avrei dovuto mettere  insieme  i pezzi molto prima, possibile che  nemmeno il nipote si sia accorto di nulla ? 

Esco dal guardaroba con una faccia  tra  il sorpreso e  lo sconcertato, i miei occhi si riflettono nello specchio dell'ingresso e  mi costringo a fare  una sosta  in bagno prima  di riprendere  il lavoro.

'' Carla  tra  cinque minuti arrivo, devo scappare  un secondo in bagno'' dico affacciandomi alla cucina 

'' Santa  pazienza tra te e la tua amichetta qua mi farete  venire  un esaurimento, forza  sbrigati Noemi ''

Corro nel bagno al piano terra, vorrei salire  in camera  ma  sarebbe  una perdita di tempo, entro ed  inizio subito a sistemarmi, anche  se  è un arduo lavoro.

Circa  due  minuti dopo sto di nuovo uscendo a  passo svelto quando il mio naso va  a  sbattere  contro una spalla  piuttusto solida.

La  botta  è tremenda, la stanza  inizia a girare e pochi secondi dopo mi ritrovo a  precipitare verso il pavimento, fortunatamente  vengo presa al volo da  una mano che  prontamente  acchiappa una parte del mio grembiule  riuscendo infine  a  tenermi lontana dalle  costose  piastrelle  dell'ingresso.

Riapro gli occhi e  d'istinto storco il naso che  mi duole  moltissimo e quasi mi vengono le  lacrime  agli occhi ad eseguire  quel semplice  movimento, mi volto verso il mio salvatore  che mi guarda  quasi divertito.

'' Ehi ehi sù, è tutto ok, il naso non si è rotto e  non ti esce nemmeno una gocciolina di sangue''

'' Noemi hai bisogno che chiami un medico ?'' 

La prima voce  giunge  gradita al mio orecchio, ma la seconda  è una voce familiare che però mi capita  di rado di sentire. Quasi come se  mi svegliassi di soprassalto da  un sogno sbatto più volte  le  palpebre  e se  prima  ammetto di aver  indugiato un po' tra  le  braccia  del mio eroe  adesso, cerco in qualsiasi modo di staccarmi da  lui e  di rimettermi in piedi con le  mie  forze.

'' No no signora  '' dico ancora  lievemente  intontita '' chiederò solo un po' di ghiaccio a  Carla, sto gia meglio''

'' A me  non sembra proprio '' ribatte  Alexander, è serio e  compito ma so che  dentro di sè sta ridendo del mio comportamento, ormai ho imparato  a capire quando mente, anche se  devo dire  che  non è affatto facile  smascherarlo perchè è un ottimo bugiardo.

Ma  ha  un piccolo difetto, i suoi occhi lo tradiscono ogni volta.

'' No no signor Alexander non c'è bisogno di preoccuparsi davvero, sto bene ''  Mi rendo conto che sotto lo sguardo inquisitore  della  zia  e  lo sguardo divertito del nipote  sto arrossendo, e  le  mie  parole  risultano sconnesse e  incerte.

'' Mh, d'accordo, fatti medicare  e  preparati per il servizio serale''  Bene  per  colpa di quell'idiota  la  signora  Ken ha  notato il siparietto e se  prima  mi ignorava adesso mi guarda con glaciale sufficienza.

Nell'arco di una vitaTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon