Capitolo 17

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Mi sveglio di soprassalto, apro gli occhi e sbatto le palpebre più volte, accorgendomi che è ancora notte.

Ricordo tutto quello che è successo e anche in caso avessi dimenticato, ho il braccio di Alexander adagiato all'altezza della vita. Volto la testa di lato, è sdraiato su di un fianco, le labbra leggermente aperte e un'espressione indecifrabile sul volto. Io lo trovo bellissimo, mentre dorme vedo nella posizione del suo corpo, in quel modo di adagiare il braccio sul mio ventre, in quella ricerca di calore umano inconscia, la dolcezza e la tenerezza che non riesco a ritrovare in lui quando è sveglio, eccetto in casi particolari.

Se potessi, resterei qua tutta la vita, ma mi rendo conto solo adesso che questa notte ho commesso un errore.

Scivolo via dal dolce abbraccio di Alex che, immerso nel sonno di chi si è coricato un po' alticcio, non si accorge della manovra e emettendo un piccolo lamento mi lascia libera voltandosi dalla parte opposto alla mia.

Entro nella mia camera con una tristezza inusuale che pesa sul mio cuore, in fin dei conti mi sono allontanata solo pochi metri, eppure mi sembra di essere anni luce distante da lui. Infilo il pigiama cercando di non pensare troppo alla serata e finalmente mi corico tra le fresche lenzuola.

Mi sveglio ancora stanca, fortunatamente questa mattina il personale è completamente al riposo, il signor Ken ha fatto chiamare una ditta esterna in modo da dare a Carla, Meggie e tutti i ragazzi che ieri sera si sono occupati del servizio e della cucina un poco di meritato riposo.

Io effettivamente godo in modo ingiusto di questa sua decisione, anche se sono grata di non dovermi alzare dal letto questa mattina.

Trascorro le prime ore della mattinata a rassettare un po' l'orribile disordine della mia stanza, che devo dire rispecchia anche la devastazione che sento dentro di me. Dopodiché decido di concedermi un bel bagno in vasca.

Ne esco rigenerata e decido che oggi la mia giornata si dividerà tra gli affetti di sempre : mamma e Marco.

-Ehi ballerino da strapazzo ! Spero tu abbia dormito bene, oggi passo a trovare mamma dopo ti va un caffè ?

La risposta non tarda ad arrivare.

-Allora hai finito di amoreggiare con il riccone ?! Non te la prendere sto scherzando, comunque bellezza oggi non posso devo sbrigare alcune faccende per l'arrivo del bimbo, ci siamo quasi finalmente !!!!!

-Ok no problem, non vedo l'ora di vederlo !!

In un minuto e mezzo i miei piani sono stati smontati, poco male, mi vesto e corro da mamma.

Arrivo in istituto e la trovo seduta sulla solita panchina, ad un tratto la paura che tutto sia tornato come prima mi assale e mi annienta, ma come sempre è lei a dissipare tutti i miei dubbi.
Si volta nella mia direzione, come se avesse percepito la mia presenza, e mi accoglie con un sorriso che mi fa pizzicare gli occhi.
Uno dei suoi sorrisi, uno dei suoi sorrisi di prima, uno di quelli che non vedevo da molto, moltissimo tempo. Gli occhi le si illuminano e brillano come quando tornava a casa con un nuovo dipinto da mostrarci e subito si metteva a spiegare a me e papá come e perchè aveva deciso di dipingere questo o quel particolare, noi dal canto nostro non ne capivamo molto e spesso ci lanciavamo occhiatine complici, ma facevamo finta di nulla per amore suo e ci sforzavamo di vedere, in quello che per noi era un semplice dipinto, tutta la poesia che mamma adorava raccontarci.

"Cosa c'è che non va tesoro mio ?"

La domanda mi colpisce all'improvviso, stiamo parlando da nemmeno quindici minuti e lei ha gia intuito che qualcosa mi turba.

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⏰ Last updated: Feb 12, 2016 ⏰

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