Capitolo 5- Un nuovo anno ad Hogwarts

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In quella fresca mattinata di fine estate, i raggi del sole color giallino illuminarono la grande stazione ferroviaria di 𝘒𝘪𝘯𝘨'𝘴 𝘤𝘳𝘰𝘴𝘴 a nord di Londra: e, proprio nei pressi di questa stazione si poteva avere accesso al muro magico che, portava al 𝘧𝘢𝘮𝘰𝘴𝘰 𝘣𝘪𝘯𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘯𝘰𝘷𝘦 𝘵𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘳𝘵𝘪. 
E, non appena arrivarono li, felice come non mai Andromeda Dora prese la mano di suo fratello gemello Sirius John ed insieme oltrepassarono il magico muro, fino ad arrivare al 𝘤𝘦𝘭𝘦𝘣𝘳𝘦 𝘣𝘪𝘯𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘯𝘰𝘷𝘦 𝘵𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘳𝘵𝘪.  Davanti a quella scena Kate e Severus sorrisero e, guardandola l'ultimo capì che cosa avesse in mente di fare sua moglie, perciò disse: “𝗜𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗞𝗮𝘁𝗲. 𝗗𝗮𝗺𝗺𝗶 𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗼. ”
𝗞: 𝗖𝗿𝗲𝗱𝗲𝘃𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘁𝗶 𝗽𝗶𝗮𝗰𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝘂𝗿𝗼.
𝗦: 𝗡𝗼𝗻 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼 𝗻𝗲𝗴𝗮𝗿𝗹𝗼.. 𝗺𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗮𝗿𝗰𝗶 𝗻𝗼? E sorridendogli 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘴𝘤𝘪𝘰𝘤𝘤𝘢 𝘨𝘳𝘪𝘧𝘰𝘯𝘥𝘰𝘳𝘰 gli prese la mano, per poi saltare al di là del muro.
Proprio come le altre volte Kate assunse uno sguardo felice ma allo stesso tempo malinconico: poiché si ricordò della prima volta che mise piede in quella magica stazione insieme ai 𝘴𝘶𝘰𝘪 𝘨𝘦𝘯𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪 e, quando 𝘴𝘶𝘰 𝘱𝘢𝘥𝘳𝘦 Sirius la incoraggiò proprio prima di salire sull' 𝘏𝘰𝘨𝘸𝘢𝘳𝘵𝘴 𝘌𝘹𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴. Ma, i suoi pensieri furono interrotti da suo marito Severus che, prendendola delicatamente per mano si fece largo tra la folla per raggiungere i suoi figli. Creature magiche che volavano da una parte all'altra, maghi che partivano per chissà quale meta ed infine lo intravidero.., il 𝘮𝘢𝘨𝘪𝘤𝘰 𝘏𝘰𝘨𝘸𝘢𝘳𝘵𝘴 𝘌𝘹𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴: con la parte iniziale di un color grigio scuro mentre, i vagoni restanti erano di un color rosso ben definito simile a quello delle rose. Fu li che videro loro figlia Andromeda Dora precipitarsi tra le braccia della sua migliore amica Rose Weasley che, proprio come la prima, avrebbe iniziato a frequentare le lezioni del quinto anno: 𝘯𝘰𝘯𝘰𝘴𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘱𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘯𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘥𝘶𝘦 𝘤𝘢𝘴𝘦 𝘳𝘪𝘷𝘢𝘭𝘪, 𝘭𝘢 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘢𝘮𝘪𝘤𝘪𝘻𝘪𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘮𝘶𝘵ò 𝘢𝘧𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰. 𝘈𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘪𝘰, 𝘴𝘪 𝘧𝘰𝘳𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤ò 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘪𝘶, 𝘥'𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘤𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘴𝘦 𝘧𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘰 𝘴𝘰𝘳𝘦𝘭𝘭𝘦. 

E, mentre le due si ricongiunsero, Sirius John rimase intrappolato nella folla creatasi dalla maggior parte degli studenti che, si accalcarono proprio vicino al treno; dopo un paio di minuti riuscì a scorgere le figure dei suoi genitori e, pian piano cominciò a camminare più rapidamente. Ma, all'improvviso sbatté la testa contro la schiena di un ragazzo poco più alto di lui, dai capelli lisci color castano scuro che portava all'altezza della nuca, con indosso dei pantaloni neri e i mocassini del medesimo colore, con sopra una camicia color bianco accompagnata da una giacca di raso nera.
E tenendo saldamente la sua cartella, cercò di chiedere il permesso di passare al ragazzo ma, invano, poiché a causa del troppo caos quest'ultimo non riuscì a sentirlo; perciò passò velocemente, urtando il ragazzo. E quando si incamminò verso la sua famiglia, Sirius John si voltò sentendo la voce del ragazzo dai 𝘮𝘦𝘳𝘢𝘷𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘴𝘪 occhi color azzurro come il mare , richiamarlo più volte e sorridendogli gli disse: “𝗘𝗵𝗶 𝗲𝗵𝗶! 𝗟𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗼𝗸? ”
𝗦𝗝: 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗼 𝘁𝗶 𝗵𝗼 𝗮𝘃𝘃𝗶𝘀𝗮𝘁𝗼. E il ragazzo, disse: “𝗢𝗵 𝘀𝗶 𝗰𝗲𝗿𝘁𝗼. ” E con aria non troppo seria Sirius John, disse: “𝗘 𝗶𝗻𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗺𝗶 𝘀𝘁𝗮𝘃𝗶 𝘀𝗽𝗶𝗻𝗴𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗼𝗹𝗹𝗮. ”
Il ragazzo gli rispose: “𝗜𝗼? ” Sirius John annuì e, provocandolo l'altro ragazzo, disse: “𝗙𝗼𝗿𝘀𝗲 𝗲𝗿𝗶 𝘁𝘂 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗼𝗹𝗲𝘃𝗶 𝘃𝗲𝗻𝗶𝗿𝗺𝗶 𝗮𝗱𝗱𝗼𝘀𝘀𝗼. ”  E guardandolo con aria di sfida Sirius John, disse: “𝗠𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶𝗰𝗶.. . 𝗙𝗶𝗴𝘂𝗿𝗮𝘁𝗶 𝘀𝗲 𝗵𝗼 𝘃𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝘃𝗲𝗻𝗶𝗿𝘁𝗶 𝗮𝗱𝗱𝗼𝘀𝘀𝗼. ” E avvicinandosi a lui, il ragazzo, disse: “𝗦𝗶𝗰𝘂𝗿𝗼? 𝗔 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗶 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶 𝗽𝗶𝗮𝗰𝗲𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲. ”
Sirius John assunse un aria confusa e, disse: “𝗥𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶? ” L'altro annuì e, disse: “𝗦𝗶, 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶. ” 𝘗𝘦𝘯𝘴𝘢𝘷𝘢 𝘥𝘪 𝘢𝘷𝘦𝘳 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰 𝘮𝘢𝘭𝘦 𝘮𝘢, 𝘪𝘯 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘵à 𝘦𝘳𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘴ì.. . E continuando il discorso precedente, il primo disse: “𝗔𝗵 𝘀𝗶? 𝗘 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵é? ” E facendogli l'occhiolino il secondo disse: “𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗺𝗶.. . ”
Sbuffando Sirius John si voltò e cominciò a raggiungere la sua famiglia ma, l'altro ragazzo urlò: “𝗗𝗶𝗺𝗺𝗶 𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗻𝗼𝗺𝗲! ”
𝗦𝗝: 𝗡𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗳𝗳𝗮𝗿𝗶 𝘁𝘂𝗼𝗶! Disse facendogli la linguaccia, mentre l'altro sorrise: 𝘲𝘶𝘦𝘭 𝘣𝘢𝘭𝘭𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘴𝘰𝘳𝘳𝘪𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘪𝘯𝘤𝘪ò 𝘢 𝘱𝘪𝘢𝘤𝘦𝘳𝘨𝘭𝘪.. . 𝘔𝘢 𝘤𝘰𝘮'𝘦𝘳𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦? 𝘈𝘵𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘢 𝘶𝘯 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘰? 𝘐𝘮𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦, 𝘱𝘦𝘯𝘴ò. 

Sequel 𝐋'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞:𝐋𝐚"𝐌𝐚𝐠𝐢𝐚"𝐩𝐢𝐮 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐚 Onde histórias criam vida. Descubra agora