Sequel 𝐋'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞:𝐋𝐚"𝐌𝐚𝐠𝐢𝐚"𝐩𝐢𝐮 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐚

Capitolo 24- Approcci iniziali

Quella stessa mattina il cielo cominciò pian piano a schiarirsi, assumendo un color azzurro simile a quello del mare e, dalle grandi finestre color argento o noce del castello di Hogwarts, si cominciarono ad intravedere altri piccoli fiocchi di neve dalle forme bizzarre: aprendo per l'ennesima volta la tenda color bordeaux del suo ufficio, Severus li guardò con aria malinconica, ripensando a quando lui e 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘴𝘤𝘪𝘰𝘤𝘤𝘢 𝘨𝘳𝘪𝘧𝘰𝘯𝘥𝘰𝘳𝘰, giocavano sotto la neve come se fossero ancora bambini, o costruivano dei buffi pupazzi di neve con i loro figli: 𝘮𝘢 𝘰𝘳𝘮𝘢𝘪 𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘭𝘰𝘯𝘵𝘢𝘯𝘪 𝘦𝘱𝘪𝘴𝘰𝘥𝘪.. 𝘤𝘩𝘦, 𝘒𝘢𝘵𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘥𝘢𝘷𝘢; 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘪 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦.., 𝘤𝘰𝘯 𝘪 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘪 𝘮𝘢𝘨𝘩𝘦𝘵𝘵𝘪.. . 𝘌𝘳𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘴𝘦 𝘶𝘯 𝘴𝘰𝘧𝘧𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘢𝘷𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘻𝘢𝘵𝘰 𝘷𝘪𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰..: 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘶𝘯 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘰.
𝘚𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘴𝘪 𝘧𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘳𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘥𝘪 𝘋𝘦𝘭𝘱𝘩𝘪𝘯𝘪.., 𝘰 𝘴𝘦 𝘢𝘷𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘢𝘨𝘪𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦.., 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵'𝘰𝘳𝘢 𝘒𝘢𝘵𝘦 𝘴𝘵𝘢𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘭𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘢 𝘭𝘶𝘪..𝘴𝘵𝘳𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘵𝘳𝘢 𝘭𝘦 𝘴𝘶𝘦 𝘣𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢; 𝘱𝘦𝘯𝘴ò. 𝘔𝘢 𝘳𝘪𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘰𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘦𝘭𝘧𝘰 𝘋𝘰𝘣𝘣𝘺, 𝘭𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘪𝘴𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢: 𝘴𝘶𝘢 𝘮𝘰𝘨𝘭𝘪𝘦 𝘢𝘷𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘳𝘦𝘤𝘶𝘱𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘦𝘮𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘥𝘶𝘵𝘢.
𝘈𝘥 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘰, 𝘴𝘪 𝘳𝘪𝘱𝘦𝘵é.

A distrarlo dai suoi malinconici pensieri fu il calpestio dei tacchi a spillo che proveniva dai lunghi corridoi, quelli che avrebbe riconosciuto fra mille: quelli della 𝘴𝘶𝘢 𝘴𝘤𝘪𝘰𝘤𝘤𝘢 𝘨𝘳𝘪𝘧𝘰𝘯𝘥𝘰𝘳𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘮𝘦𝘳𝘢𝘷𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘴𝘰 𝘴𝘰𝘳𝘳𝘪𝘴𝘰. E per non destare sospetti si accomodò sull'elegante sedia in legno pregiato color nero come il buio e, non appena sentì il continuo bussare di Kate, disse: "𝗔𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶." Quando Severus la vide, involontariamente sorrise: con la sua morbida chioma riccia ben curata, con il suo trucco leggero e con il suo elegante vestito che le stava alla perfezione.., e i suoi profondi occhi color nocciola. 𝘘𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘳ò 𝘢𝘣𝘣𝘳𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢𝘳𝘭𝘢 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰.. . Ma, doveva agire con cautela, per cui disse: "𝗦𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗺𝗼𝗱𝗶 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗣𝗶𝘁..; 𝗺𝗶 𝘀𝗰𝘂𝘀𝗶, 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗞𝗮𝘁𝗲." Quest'ultima chiuse la porta a chiave e, mentre si sedette sulla comoda poltrona color verde petrolio, ripensò alle parole del 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳 𝘚𝘦𝘷𝘦𝘳𝘶𝘴.. : "𝗦𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗣𝗶𝘁.. ." 𝘗𝘪𝘵𝘰𝘯 𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦? 𝘔𝘢 𝘦𝘳𝘢 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘤𝘰𝘨𝘯𝘰𝘮𝘦, 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘧𝘰𝘴𝘴𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘶𝘴𝘰? 𝘔𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩é 𝘤𝘪 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢𝘷𝘢 𝘵𝘳𝘰𝘱𝘱𝘰? 𝘚𝘪 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘦. E quando si sistemò, Kate disse: "𝗦𝗼𝗻𝗼 𝗾𝘂𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗿𝗹𝗲 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿 𝗦𝗲𝘃𝗲𝗿𝘂𝘀."
𝗦: 𝗜𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗰𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗲𝗿𝗶. Kate annuì e, continuò: "𝗖𝗼𝗺'è 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼? 𝗝𝗲𝗮𝗻 𝗺𝗶 𝗵𝗮 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼.. : 𝗮𝗹𝗹'𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗲𝘃𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗮𝗱𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼 𝗳𝗼𝘀𝘀𝗲 𝗹𝘂𝗶 𝗺𝗮, 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗺𝗶 𝗵𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗶 𝗰𝗶 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝘁𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗳𝗮.
𝗠𝗮 𝗶𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗻𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘁𝘁𝗲 𝗲, 𝗽𝗼𝗶 𝗻𝗼𝗻 è 𝗱𝗮 𝗺𝗲: 𝗺𝗮 𝗮𝘃𝗲𝗻𝗱𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗶𝗼 𝗽𝗮𝗱𝗿𝗲, 𝘀𝘂𝗽𝗽𝗼𝗻𝗴𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗼."
𝗦: 𝗖𝗶ò 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼 è 𝘃𝗲𝗿𝗼 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗞𝗮𝘁𝗲: è 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗶𝗹 𝗯𝗮𝗹𝗹𝗼 𝗻𝗮𝘁𝗮𝗹𝗶𝘇𝗶𝗼. 𝗗𝗶𝗰𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗰𝗰𝗵𝗲𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗲 𝗹'𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮, 𝗰𝗶 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗿𝗶𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝗰𝗮𝗺𝗲𝗿𝗮. Disse provocandola un pò e, guardandolo con disprezzo Kate, disse: "𝗖𝗼𝗻 𝗹𝗲𝗶? 𝗦𝗶𝗰𝘂𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝗿𝗼 𝗹𝘂𝗰𝗶𝗱𝗮.
𝗜𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗳𝗮𝗿𝗲𝗶 𝗺𝗮𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲."
𝗦: 𝗘𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗹'𝗵𝗮 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼.
𝗞: 𝗡𝗼𝗻 𝗹𝗼 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼.
𝗦: 𝗠𝗮 𝗹'𝗵𝗮 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼. Disse provocandola ancor di più e, capendo il suo gioco Kate disse: "𝗚𝗶à 𝗲𝗱 è 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗺𝗶𝗼 𝘀𝗯𝗮𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗽𝗶ù 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲! 𝗖𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝘂𝗼𝗺𝗼 𝗺𝗮𝗹𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗲𝗱 𝗶𝗿𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗹𝗲𝗶! 𝗘𝗱 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲 𝗺𝗶 𝗿𝗲𝗽𝘂𝘁𝗮 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 "𝗶𝗺𝗺𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮", 𝗶𝗼 𝘁𝗲𝗿𝗿ò 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲 𝗶𝗹 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼. 𝗦𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮?!" A quelle parole Severus spalancò gli occhi e, con aria confusa disse: "𝗜𝗺𝗺𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮?"
𝗞: 𝗦𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝘀𝘂𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗲 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿 𝗦𝗲𝘃𝗲𝗿𝘂𝘀: 𝗽𝗼𝘁𝗲𝘃𝗮 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮𝗿𝗰𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮, 𝗹𝗲𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗲? 𝘔𝘢𝘭𝘦𝘥𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘴𝘦𝘳𝘱𝘦: 𝘱𝘦𝘯𝘴ò 𝘚𝘦𝘷𝘦𝘳𝘶𝘴, 𝘳𝘪𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘥𝘰𝘴𝘪 𝘢 𝘑𝘦𝘢𝘯. E avvicinandosi a Kate, disse: "𝗣𝗲𝗿 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗹𝗼 è: 𝗮𝗺𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗻𝘂𝗹𝗹𝗮. 𝗛𝗮 𝗽𝗮𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗿𝗼𝘃𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗮𝘀𝗼?" A quelle parole Kate non ci vide più e, alzandosi in piedi disse: "𝗡𝗼𝗻 𝗵𝗼 𝗽𝗮𝘂𝗿𝗮 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿 𝗦𝗲𝘃𝗲𝗿𝘂𝘀! 𝗔𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗶𝘀𝗰𝗼 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗮 𝗶𝗹 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼, 𝗽𝗶𝘂𝘁𝘁𝗼𝘀𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝘂𝗼𝗺𝗼 𝗮𝗿𝗿𝗼𝗴𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗹𝗲𝗶.
𝗠𝗶 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗶 𝘀𝘂𝗼𝗶 𝗱𝘂𝗲 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶 𝗮 𝘀𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗿𝗹𝗮.. . "
𝗦: 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗶𝗿𝗶𝘂𝘀 𝗝𝗼𝗵𝗻 𝗲 𝗔𝗻𝗱𝗿𝗼𝗺𝗲𝗱𝗮 𝗗𝗼𝗿𝗮?
𝗞: 𝗧𝗿𝗮 𝗽𝗼𝗰𝗼 𝗵𝗼 𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗴𝗹𝗶 𝘀𝘁𝘂𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗾𝘂𝗶𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗮𝘀𝗲 𝘀𝗲𝗿𝗽𝗲𝘃𝗲𝗿𝗱𝗲 𝗲 𝘁𝗮𝘀𝘀𝗼𝗿𝗼𝘀𝘀𝗼 𝗲, 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹'𝗲𝗹𝗲𝗻𝗰𝗼 𝗵𝗼 𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗰𝗼𝗴𝗻𝗼𝗺𝗲.
𝗔𝗱 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗺𝗼𝗱𝗼, 𝗶𝗼 𝘁𝗲𝗿𝗿ò 𝗶𝗹 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼 𝗲 𝘀𝗲 𝗹𝗲𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝘂𝗼𝗹𝗲 𝗮𝘀𝘀𝘂𝗺𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗹𝗲 𝘀𝘂𝗲 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à, 𝗺𝗲 𝗻𝗲 𝗳𝗮𝗿ò 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲!
𝗦: 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗲 è 𝗹𝗲𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗶 𝘀𝘁𝗮 𝗮𝗰𝗰𝘂𝘀𝗮𝗻𝗱𝗼! 𝗡𝗼𝗻 𝗵𝗼 𝗺𝗮𝗶 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗼𝗹𝗲𝗿 𝗯𝗮𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼.
𝗞: 𝗠𝗮 𝗶 𝘀𝘂𝗼𝗶 𝗺𝗼𝗱𝗶 𝗮𝗿𝗿𝗼𝗴𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝗺𝗮𝗹𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘁𝗶 𝗹𝗼 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮𝗻𝗼: 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗲𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼!
𝗦: 𝗔𝗱𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮 𝗮 𝘀𝘁𝗮𝗻𝗰𝗮𝗿𝗺𝗶 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗞𝗮𝘁𝗲! Disse avvicinandosi sempre di più a lei; e quest'ultima alzandosi sulle punte, senza mai distogliere lo sguardo da quei 𝘴𝘶𝘰𝘪 𝘮𝘢𝘭𝘦𝘥𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘰𝘳 𝘯𝘦𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘤𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘭'𝘢𝘵𝘵𝘳𝘢𝘦𝘷𝘢𝘯𝘰.., 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘪? 𝘕𝘰. 𝘚𝘦𝘷𝘦𝘳𝘶𝘴 𝘭'𝘢𝘵𝘵𝘳𝘢𝘦𝘷𝘢 , 𝘮𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩é? 𝘜𝘯 𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘴ì 𝘢𝘳𝘳𝘰𝘨𝘢𝘯𝘵𝘦? 𝘗𝘦𝘯𝘴ò.
E con decisione disse: "𝗟𝗲𝗶 è 𝘂𝗻 𝗿𝗼𝗯𝗼𝘁 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶! 𝗘 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗺𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗶 𝘀𝘂𝗼𝗶 𝗲𝗿𝗿𝗼𝗿𝗶!"
𝗦: 𝗨𝗻 𝗿𝗼𝗯𝗼𝘁?!
𝗞: 𝗘𝘀𝗮𝘁𝘁𝗼! Disse mentre si recò verso la porta ma, d'un tratto Severus le prese delicatamente per il braccio, dicendo: "𝗞𝗮𝘁𝗲 𝗮𝘀𝗽.. ."
𝗞: 𝗠𝗶 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶! 𝗡𝗼𝗻 𝗺𝗶 𝘁𝗼𝗰𝗰𝗵𝗶! Disse massaggiandosi le tempie, poiché proprio in quel momento si ricordò di 𝘶𝘯 𝘶𝘰𝘮𝘰 che accarezzandole dolcemente la guancia, le disse: "𝗧𝗿𝗮𝗻𝗻𝗲 𝗺𝗲, 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗼 𝗵𝗮 𝗶𝗹 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝗼𝗰𝗰𝗮𝗿𝘁𝗶." Inconsapevolmente ripeté questa frase a voce alta e, non appena Severus la sentì, disse: "𝗖𝗼𝘀'𝗵𝗮 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼?"
𝗞: 𝗡𝘂𝗹𝗹𝗮, 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗼 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗻𝘂𝗹𝗹𝗮. Disse con un pò di imbarazzo.
𝗦: 𝗦𝗶𝗴𝗻𝗼𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗞𝗮𝘁𝗲, 𝗰𝗼𝘀'𝗵𝗮 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼? Disse avvicinandosi a lei.
𝗞: 𝗡𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼, 𝗺𝗶 𝘀𝗰𝘂𝘀𝗶. 𝗠𝗶 𝘀𝗰𝘂𝘀𝗶, 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗮𝗿𝗲𝗶 𝗱𝗼𝘃𝘂𝘁𝗮 𝘃𝗲𝗻𝗶𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗶.
𝗦: 𝗡𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗶. 𝗡𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗲𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗽𝗶ù 𝗰𝗮𝗹𝗺𝗮.
𝗞: 𝗡𝗼𝗻 𝗱𝗼𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗻𝘂𝗹𝗹𝗮. Disse uscendo dal suo ufficio.