Cap. 9: La rabbia di Leon

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Drake aveva avuto ragione dicendo che era impossibile viaggiare di notte, in quel deserto: la temperatura scese sotto i venti gradi nel giro di pochissimi minuti, costringendo i quattro a stringersi attorno al fuoco che lo Stratega aveva ravvivato rompendo altre tre sfere di vetro. Altre tre perché, oltre al gelo calato attorno a loro, c'era Gareth che era ancora incosciente ed era essenziale tenerlo al caldo. La ferita alla testa non era profonda, ma l'aveva mandato nel mondo dei sogni per parecchio tempo, e poteva anche andare in ipotermia. Se si aggiungeva la già presente botta presa per colpa di Marie, si capiva che era bene preoccuparsi per le sue condizioni. Fortunatamente si svegliò da solo, circa due ore dopo, indolenzito e spaesato.

- Ahia...- gemette, portandosi la mano alla testa.

- Stai giù.- disse qualcuno sopra di lui - A meno che tu non voglia aggravare l'emicrania.-

Gli ci volle qualche minuto per riuscire a rimettere a fuoco Marie, seduta lì accanto con le gambe tra le braccia.

- Ciao...- le disse - Cos'è successo?-

- Non saprei dirti, sinceramente.- rispose lei - La cosa è sparita dopo che Drake l'ha mandata a sbattere contro un macigno, ma non ho idea di cosa fosse. I nostri adulti ci stanno pensando proprio adesso.-

E si voltò verso la propria destra per guardarli. Gareth si mise cautamente a sedere, appoggiando la schiena allo zaino che aveva alle spalle, e vide Drake e Leon che discutevano animatamente ma a voce relativamente bassa, tanto che non li sentivano sotto il crepitio del fuoco.

- Non hanno capito cosa volesse o fosse quell'essere?- chiese.

- No. Forse hanno delle idee, ma non mi hanno ancora detto niente. Di certo, sembrava avercela con Leon.-

E quest'ultimo pensiero, alla Figlia del Sole, risultava come il più scomodo e allarmante. Seduta su un'alta roccia, parlava con lo Stratega dell'accaduto, in toni sempre più tesi mentre lui, d'altra parte, ancora non perdeva la sua storica calma.

- Doveva essere un Alterato.- sentenziò infine, sulla sabbia dove si trovava, incrociando le braccia e guardando tranquillamente il cielo stellato e nero - Non esistono animali selvaggi o creature in grado di provocare un simile macello, soltanto loro ne sono in grado. La cosa che ci va più vicina sono gli Striscianti, e quelli non attaccano mai l'uomo.-

- Inoltre, dubito che abbiano le mani.- disse Leon, che a differenza di Drake non era affatto calma: a malapena riusciva a nascondere un tremito che la scuoteva fin nelle ossa, ed era ancora pallida come un cencio. Lo scontro l'aveva profondamente scossa, anche se non voleva ammetterlo - La cosa che mi ha sollevata aveva le dita, e nessun verme può dire lo stesso.-

- Già, l'ho notato.- annuì Drake, senza guardarla.

- Davvero?- chiese lei - Credevo che il vortice fosse troppo fitto.-

- Ah, credimi, lo era.- annuì lui - Non ho visto niente, tranne quei lividi.- e le indicò il collo.

Istintivamente, la Figlia del Sole si portò una mano sulla gola, ancora un po' dolorante, e le sembrò quasi di sentire i segni sotto le dita.

- Tu ne sai più di me.- disse, cercando di non guardarlo, perché ora era sicura che lui stesse osservando le sue mosse - Quante possibilità ci sono di trovare due Alterati diversi nello stesso posto?- e portò lo sguardo su Marie, che stava aiutando Gareth a sistemarsi meglio.

Drake rimase in silenzio per qualche istante: forse stava ponderando la risposta, forse cercava di capire cosa pensasse lei, o magari entrambe le cose.

- La popolazione degli Alterati...- disse infine - ... ha subito un drastico calo, negli ultimi duecento anni. Conobbe la sua massima espansione con la presunta catastrofe di Letar e le successive conseguenze...-

La Galassia del SoleWhere stories live. Discover now