Cap. 20: Il punto debole

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Leon rimase talmente stupefatta e inorridita da quell'affermazione che per qualche momento non disse niente, ma seppe all'istante di essere impallidita. I muffin di quella mattina le sembravano anche troppo pesanti, adesso.

- Vuole... vuole quell'esercito?- chiese, sperando di aver capito male.

River annuì.

- Ma... professore, questo è...-

- Leonella, ti prego, chiamami pure Dylan.-

- O... okay... insomma... Dylan, questo è folle!- sbottò - Come può pensare di poter controllare quel...-

- Lo so.- disse lui - Ma questo è il suo obbiettivo. Dopo la purga avvenuta nel corso degli anni, le faide interne, il basso tasso di natalità, la popolazione degli Alterati è diminuita drasticamente, e al giorno d'oggi ne rimangono pochi. Alcuni di essi si riunirono e fondarono la setta dei Cultori del Crepuscolo, il cui obbiettivo era quello di spazzare via il più grande ostacolo alla popolazione degli Alterati, ovverosia i Figli del Sole. Crepuscolo è forse l'ultimo rimasto, ma è estremamente potente e pericoloso. Sa che uccidere i Figli del Sole in cui s'imbatte di tanto in tanto non gli permetterà mai di raggiungere il suo obbiettivo. Gli omicidi che commette sono gocce nel mare.- si sfilò gli occhiali e si passò una mano sul viso - Vuole una soluzione drastica, e nessuno riesce a fermarlo. Chi l'ha cercato è morto, chi l'ha incrociato per caso è morto, chi ha tentato di ostacolarlo è morto. Probabilmente, il suo potere è degno di rivaleggiare con quello di Aulos in persona... o forse è anche maggiore.-

Leon sentì girare la testa, e adesso comprese di avere cambiato di nuovo colore: dal bianco al verde. Si prese il volto tra le mani, cercando di non vomitare, e sentì la mano di Dylan posarsi gentilmente sulla sua spalla. Già da prima aveva paura. Adesso stava andando veramente nel panico.

Un Alterato la voleva morta, e questo era qualcosa. Un Alterato la voleva morta ed era famoso per avere ucciso altri due Figli del Sole, e questa era un'altra. Un Alterato la voleva morta, aveva già ucciso un numero imprecisato di Figli del Sole, era potente quanto il più grande e anziano Figlio del Sole tutt'ora in vita, se non di più, e voleva richiamare a sé il più terribile esercito conosciuto pur di sterminarli tutti quanti. Si accorse di tremare.

- L'ho incontrato anch'io, una volta.- confessò a sorpresa il professore.

Leon alzò lo sguardo su di lui, e vide i suoi occhi illuminarsi di sincera comprensione per come si sentiva.

- Davvero?- chiese, cercando di non suonare troppo lamentosa.

- Assolutamente.- annuì Dylan - Fu lui a ferirmi e a costringermi al ritiro.-

- E come ti sei salvato?-

- Si tratta di una lunga storia...- disse lui con una smorfia. Si appoggiò allo schienale, sospirando, e fissò il suo sguardo oltre la finestra, direttamente nel cielo.

- Avevo la tua età o poco più, quando divenni Figlio del Sole.- raccontò - Andai dal Mastro Armaiolo, che mi fornì ciò che mi serviva, e alcuni anni di servizio dopo incontrai un paio di... colleghi, per così dire.-

Leon annuì, capendo la sua scelta di parole. I Figli del Sole Attivi, come lo era lei, ricevevano quella nomina solo uno alla volta. Tutti gli altri, dopo aver terminato il periodo di studi obbligatorio, potevano o continuare a studiare, cominciare a insegnare o essere assegnati a compiti vari. Tra questi vi erano le ambascerie, gli impieghi nelle banche (i Figli del Sole gestivano la maggior parte degli istituti di credito migliori, grazie alla fiducia che la gente nutriva nei loro confronti) o la documentazione e lo studio di flora, fauna e popolazione di svariati pianeti. Non era così raro incrociare altri membri della confraternita in giro per il Sistema Helios, se si viaggiava a sufficienza.

La Galassia del SoleWhere stories live. Discover now