Cap. 12: Faccia a faccia col nemico

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Poco prima che il sole cominciasse a calare poterono dire di aver praticamente terminato il lavoro di riparazione sulla navetta. Il solo problema rimasto, come dichiarò Marie, era che mancavano le candele d'avviamento.

- Il motore è quasi intatto e c'è abbastanza carburante per alimentarlo. Ci permetterà un solo viaggio, ma non partirà mai senza le candele che generino una scintilla.- spiegò la ragazza, accendendo il quadro comandi - Per questo ho chiesto che poteri avevi, o mi sarei dovuta inventare qualcos'altro.-

Leon, ben legata al sedile accanto al suo, annuì.

- D'accordo. Cosa dovrei fare?- chiese.

- Un secondo...- si chinò sotto il pannello e trasse due cavi di rame avvolti nella protezione per tutta la loro lunghezza tranne i capi, scoperti e sfilacciati - Tieni, prendili.- disse, porgendoglieli - Se dai un briciolo di corrente quando te lo dico, dovrebbe partire.-

- Va bene.- rispose Leon - Ma non c'è il rischio di un'esplosione troppo potente?-

- Oh... è probabile.- ammise tranquillamente Marie, con noncuranza anche troppo evidente. Si affacciò alla porta della cabina e guardò Gareth e Drake, legati agli unici due sedili rimasti: avevano tolto tutti gli altri perché il loro viaggio doveva essere il più leggero possibile, essendo tanto rattoppata e malandata la navetta, o il passaggio sarebbe stato assai più pericoloso di quanto già non lo fosse - Com'è là dietro?- chiese.

- Scomodo.- rispose Gareth.

- Beh, questi cessi su rotaia sono sempre scomodi.- replicò lei - Tenetevi, stiamo per partire.- mise il dito sul bottone d'avviamento - Al tre.- disse, rivolgendosi a Leon - Uno... due...-

Nell'attimo in cui Marie finì di dire "due", la navetta venne scossa da un colpo che per poco non la rovesciò, facendola tremare tutta quanta.

- Ehi!- gridò Marie - Ma che cavolo...?-

Un altro colpo, e stavolta si rovesciò davvero sul fianco sinistro, piegandosi lentamente fino a ribaltarsi, come se qualcosa la stesse spingendo, e Gareth lanciò un grido. Quando fu capovolta completamente ci fu un attimo di calma, in cui si ritrovarono tutti e quattro appesi a testa in giù, legati ai sedili.

- Cosa accidenti sta succedendo?- sbottò Marie - Questo non è opera mia, no no!-

Slacciatasi la cintura e chiedendosi se sarebbe mai riuscita a fare un viaggio privo di incidenti, Leon scese a terra non senza qualche difficoltà, furiosa ed anche timorosa di sapere cosa stesse accadendo lì fuori.

- Resta lì.- disse alla ragazza.

- Eh, certo...- borbottò lei - Dove vuoi che vada, tanto? Ho la cintura bloccata, accidenti...-

Ignorandola, Leon prese il prisma e gettò uno sguardo al vano passeggeri, dove Drake aveva fatto scendere Gareth, il quale si era rannicchiato vicino alla porta della cabina di comando, e si stava avviando al portello in fondo, doppia ascia in mano.

- Dà una mano a Marie.- ordinò la Figlia del Sole al ragazzo, raggiungendo Drake.

Lo Stratega afferrò la maniglia e guardò Leon.

- Pronta?-

- Spada.- disse lei per tutta risposta.

Aperto il portello, l'uomo diede un'occhiata all'esterno.

- Sabbia smossa.- decretò - Deve essere lui. E credo che sia Geocinetico. È troppo bravo e veloce, non credo che si sposti scavando.-

Grandioso... Pensò amaramente Leon: la terra era un isolante, e se l'Alterato era Geocinetico la poteva usare per contrastarla. Se gli avesse dato la scossa non sarebbe servito a niente: un Geocineta abbastanza potente possedeva un isolamento naturale contro l'elettricità.

La Galassia del SoleWhere stories live. Discover now