33.

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zulema's pov.

La bionda si é addormentata.
Cosa diavolo si faceva in questi casi?
Il suo viso era nascosto nell'incavo del mio collo e le strinsi piano la vita, mugugnò piano ed era distrutta.
Lavorava tantissimo in pronto soccorso.
Doveva andarci piano, il suo corpo esile era così caldo e le lasciai un piccolo bacio sulla fronte inspirando il suo profumo, cazzo come la volevo sul mio letto per tutta la notte.
Ma io ero pronta a lasciarmi andare?
Le feci delle piccole carezze e pensai a tante di quelle cose che l'unica cosa che volevo era quella di scappare via.
A gambe levate.
Ma il volto angelico della bionda era una cosa sublime da vedere, mi stringeva come se fossi la sua ancora di salvezza.
Aveva dei genitori? Fratelli? Sorelle?
Non sapevo niente e volevo farle tante domande, per sapere cosa provava.
Ma che cazzo stavo dicendo?
Mi interessava davvero una ragazzina?
A quanto pare.
"La mia bambina, dorme." sussurrai piano togliendole una ciocca ribelle dal viso e le lasciai un dolce bacio sulla guancia, leggermente rossa dal freddo.
Ero fuori di testa.
Non avevo mai fatto commenti del genere con nessuna ma lei era così piccola rispetto a me, così esile che volevo baciarmela tutta quanta.
Dovevo forse darle una possibilità?
Lei aveva un cuore.
Io no.
Era questo il problema.
Sbuffai un'altra volta e scivolai via dal suo corpo, senza svegliarla.
Ne approfittai e guardai camera sua, era semplice con tante foto appese sul muro e le guardai scoprendo alcuni particolari.
Lei a Malaga.
Era con alcune sue amiche e quasi sorrisi nel vederla divertirsi e scherzare, sfiorai la foto con l'indice serrando la mascella e decisi che l'avrei cambiata in modo tale che potesse dormire meglio.
Aprii il suo armadio senza essere troppo invadente e afferrai una felpa larga, me la portai al viso e inspirai il suo profumo.
Mi calmava i nervi.
Letteralmente.
Con cautela sbottonai i suoi jeans stretti e glieli sfilai senza svegliarla, cazzo, era veramente stanca morta.
Osservai le sue gambe snelle e mi morsicai il labbro estasiata, era perfetta.
Sfilai poi la sua felpa mettendola sopra alla sedia e mi inchinai, lasciandole un piccolo bacio sulla spalla nuda.
Fece una smorfia adorabile e gliene lasciai un'altro all'altezza del cuore.
Chissà se era mai stato spezzato.
Come il mio.
Le infilai la sua felpa enorme che le arrivava sopra al ginocchio e la coprì con il piumone, il suo respiro era profondo e le lasciai un ultimo bacio prima di uscire.
Cosa cazzo avevo appena fatto?

Parcheggiai davanti alla mia villa e alzai gli occhi al cielo notando Lauren.
Scese come una furia e mi puntò un dito contro, alzando di poco la voce.
"Ciao anche a te, brutta stronza." disse alzando la voce e risi appena, portandomi una sigaretta alle labbra.
Fumai aprendo il cancello e la biondina mi seguì, come se fosse un'isterica.
Non la stavo più considerando.
Proprio per niente.
Mi irritava.
"Che ci fai qui?" dissi sedendomi nella mia poltrona a bordo piscina e mi rilassai osservando le stelle, nel cielo.
"Non mi cerchi, eviti le mie chiamate." incominciò sedendosi a cavalcioni sopra al mio corpo e nemmeno la toccai.
Mi faceva ribrezzo.
"Ho del lavoro da fare, Lauren." dissi facendo uscire il fumo dalle mie labbra e prese a baciarmi il collo, infilando una mano dentro ai miei pantaloni.
"Ti scopi un'altra, Zulema?" disse guardandomi dritta negli occhi e prese a toccare il mio punto sensibile.
Perché le stavo dando così potere?
E perché diamine con la biondina provavo qualcosa mentre con lei no?
"Tu per me non vali un cazzo." dissi togliendo la sua mano e mi riagganciai i jeans, senza provare nemmeno eccitazione infatti lei se ne accorse.
"La specializzanda, vero?" disse Lauren ridendo e buttai la cicca, entrando dentro facendo rumore con i miei anfibi.
"Non sono cazzi tuoi, vattene ora!" esclamai alzando di poco la voce e mi urtava solamente vederla, il suo unico scopo era solamente di andare a letto con me.
Macarena era diversa, voleva parlare anche della cosa più stupida del mondo pur di stare con me, sorridermi.
Ecco la differenza.
Era più piccola di Lauren ma la sua maturità non era di certo condivisibile.
"Eppure me ne sono accorta, sai? Il modo in cui la guardi, lei è estasiata non appena ti vede. Quindi ovviamente te la sei scopata Zulema, sbaglio?" disse ancora la
bionda e l'afferrai per la gola, spingendola con forza nella porta.
Tentò di baciarmi ma la scansai, aumentando la presa tantissimo, ero un chirurgo e sapevo dove stringere.
"Non me la sono scopata, ma anche se fosse non sono cazzi tuoi. Ti ho solamente usata hai capito? Non vali un emerito cazzo per me, levati." dissi lasciandola andare ed era rossa in viso, tossendo tantissimo.
Mi guardò male e aprì la porta andandosene via con passo veloce, notai Saray con alcune buste e vide tutta la scena, spalancando la bocca incredula.
Lauren sfrecciò ad alta velocità con la sua macchina e la mia migliore amica entrò in casa, accesi le luci e appoggiò il cibo d'asporto nel mio bancone enorme.
"Che è successo?" disse sottovoce e aveva paura quando ero così arrabbiata.
Mi sganciai di poco la camicia per respirare e un fuoco enorme illuminava l'intera sala.
"Sai già cosa voleva fare, deve accettare il fatto che io non la voglio." sbottai con la mascella contratta.
"Seria? Potevi fartela comunque Zule, da quanto non scopi? Valencia?" disse la gitana incominciando a mangiare e la raggiunsi, legandomi i capelli.
"Non ho fatto niente, io.." dissi mordendomi il labbro e Saray spalancò la bocca, capendo tutto quanto.
"Cazzo Zule, ti interessa Macarena." disse guardandomi dritta negli occhi e abbassai la testa sospirando.
"Non lo so." dissi mangiando lentamente ma la gitana afferrò la mia mano, accarezzandomi piano le nocche.
"Dalle una possibilità Zule, lasciati amare un pochino da lei coraggio." disse spronandomi e mi morsicai il labbro, non volevo spezzarla in due.
"Non me la sono portata ancora a letto però insomma, è già successo un paio di volte che lei allungasse le mani e l'ho bloccata, ma non volevo farlo da una parte." dissi ricordando il suo tocco delicato e già la fame stava passando.
"Zule, ascoltami hey." incominciò Saray e sapevo già cosa voleva dirmi, era sempre la stessa fottuta storia.
"So che sei bloccata per il fatto di Hanbal ma vedi, non stai facendo nulla di male. Devi andare avanti in qualche modo e fino a quando non provi ad andare oltre, rimarrai sempre con questi dubbi appresso. Non dico che devi farlo ora, però provaci per una volta d'accordo?" disse accarezzandomi piano la mano e annuii, sospirando pesantemente.
Arricciai le labbra e senza pensarci troppo afferrai il telefono e scrissi un messaggio alla biondina.
Ero terrorizzata.

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