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no sense pre manifestazione;)

"fumi troppo!" urlo innervosita.
"ma che cazzo vuoi?"
"ti fa male, lo capisci?"
"continuerò a farlo ogni dieci minuti, lo sai?".
mi alzo dal divano e me ne vado in camera, sbattendo la porta dietro di me.
odio questa cosa, mi da fastidio. non per il puzzo, mi piace anche, ma per i suoi polmoni.
ci sta fumare qualche volta, come faccio io, ma non una dopo l'altra. 
sta esagerando, non è la prima volta che glielo dico, ma lei continua a farmelo apposta. è anche stata male, cosa che mi ha fatto andare più fuori di testa del solito. ho pensato anche di lasciarla per farla ragionare, ma non ha senso, peggiorerei le cose.
"amore" dice arianna, bussando alla porta. "ti amo, dai, posso entrare?"
"vattene" rispondo. ho veramente tanta paura, mi fa preoccupare. so che dovrei farmi i cazzi miei, alla fine è grande, responsabile... ma ho comunque paura. quando mi preoccupo, poi, risulto permalosa, rompi coglioni e anche infantile alle volte.
"dai, promesso non fumo per un'ora"
"fai il cazzo che vuoi"
"e daje, apri sta porta di merda"
"ma cosa vuoi? è aperta" rispondo. "non è vero testa di cazzo".
mi alzo e la apro annoiata. "non si apriva, giuro". mi prende per mano e mi porta in bagno.
"perché?" chiedo confusa. fruga nelle tasche della felpa e prende il pacchetto di sigarette.
"ora lo metto qui, nel mobile, e non lo prendo fino a quando non hai voglia di farlo tu".
annuisco, tristemente forse, non lo so nemmeno io.
"che c'è? non ti va bene così?". mi prende il viso tra le mani e resta a guardarmi preoccupata.
"no, va bene così amore"
"ma?"
"ma mi sento in colpa". sorride e scuote la testa. "smetti di fare la bambina"
"appunto... proprio per questo" rispondo sussurrando.
"no, non dico che mi dia noia, ma devi stare tranquilla. non essere triste, dammi un bacio".
la guardo e la bacio subito, per poi sorridere timidamente.
"non mi piace quando litighiamo"
"nemmeno a me"
"quindi mi ami?" chiedo. scoppia a ridere, prendendomi in giro. "ma che domande fai? matta, certo che ti amo". mi ribacia e la mano destra passa dalla mia guancia al mio fianco. "e tu?"
"sì che ti amo". mi fa l'occhiolino e mi fa smuovere dal mio stato di trance.
"comunque, tra poco devo andare a casa" dice, facendomi la linguaccia. "dov'è che vai? no, che palle che sei, ti uccido, ma perché, che devi fa? ti ammazzo"
"amo respira"
"scusa" dico ridendo, buttandomi sul divano. spalanca gli occhi e si butta su di me, abbracciandomi. "ma sei o non sei bellissima?"
"ma perché sei dolce oggi?" chiedo confusa.
"perché sembri una bambina, come dovrei trattarti?".
la bacio, mordendole il labbro inferiore.
"intendi?"
"fra quanto vai via?"
"dovrei andare via fra un'ora"
"allora ci muoviamo, ok?"
"vuoi seriamente scopare adesso?".
inizio a baciarle il collo, mentre lei mi slaccia i jeans.
"chi inizia per prima, oggi?" chiedo ironicamente.
"sei tu la bambina qui"
"sei tu in punizione senza sigarette"
"bastarda"

one shot // arieteWhere stories live. Discover now