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le accarezzo un fianco, provando a farle capire le mie intenzioni senza farlo capire anche ai miei amici.
mi blocca la mano e alzo gli occhi al cielo, che noia.
mi alzo dal divano e me ne vado in bagno. non è una bella giornata e questa festa non doveva nemmeno esserci.
qualcuno bussa, quindi sbuffo e urlo "è occupato".
"so io" dice una voce a me familiare. apro la porta e faccio entrare arianna.
"ciao, come procede?"
"una merda, arianna. mi sto annoiando, non c'è nemmeno l'alcol. non so che fare, ci provo con le tipe e mi guardano male".
sorride e si avvicina per abbracciarmi. "che hai?" chiedo confusa. "ma niente, avevo voglia ok?"
"tranquilla, avevo bisogno di un contatto con un corpo femminile".
apre la bocca intenta a dire qualcosa, ma la blocco subito.
"scusa, ma quindi la tua amica aurora quando me la presenti? vorrei provarci, che riesci ad organizzare un'uscita per noi due?" chiedo tranquillamente.
abbassa lo sguardo e tossisce. "ah, sì, domani la chiamo e organizzo, ok?".
la riabbraccio e le lascio un bacio sulla fronte.
"grazie, sei la mia". esco dal bagno e torno alla "festa", se così può essere definita.

apro gli occhi e mi ritrovo in un'altra camera, sicuramente non la mia.
"ao sei sveglia!" sento dire. è arianna.
"oh, ciao, grazie per avermi fatto dormire qui"
"ma di che? vieni, hai fame? ho cucinato un po' di riso".
mi alzo e la seguo in cucina. "è commestibile?"
"non lo so, nel dubbio provalo".
mi siedo a tavola e soffio un po' nel piatto per farlo raffreddare.
"è buonissimo" affermo, spalancando gli occhi. "da quando sai fare il riso?"
"da... oggi" ammette. si siede con me e mangia anche lei.
"ieri stavo sfatta?"
"totalmente, calcola che hai sboccato nel mio cesso e mi imploravi di uscire dal bagno". scoppio a ridere e quasi sputo il riso.
"senti eh, quando sbocco non voglio nessuno in bagno, mi fa schifo, non riesco".
mi scompiglia i capelli e si alza, per prendere una padella.
"ho fatto due hamburger, vuoi?".
le faccio segno di aspettare e continuo il mio riso.
"comunque..." dice "ho chiesto ad aurora di uscire, solo che si vergogna e vuole che ci sia anche io, almeno la prima volta".
sorriso felice e accetto comunque. ci sta che si senti in imbarazzo, anche se da cosa mi racconta arianna non avrei mai detto che fosse timida.
"quando?"
"sabato".

"arianna, arianna"
"oi amore dimmi"
"faccio schifo, non so se posso venire oggi".
mi siedo sul letto e crollo in un pianto.
"ma sei scema? non rompere, vieni comunque"
"ma arianna..."
"abbiamo organizzato, ora non rompi il cazzo"
"ma..."
"senti, sei bellissima, la smetti?".
resto in silenzio e inizio a mordermi le unghie.
"madonna, ti prenderei a capocciate. daje, vieni, sei fantastica"
"va bene"
"vai amore, ti aspettiamo. kiss"
sbuffo e mi rincomincio a vestire.
quando arrivo a casa di arianna, mi apre sorridente.
"ciao amore" mi guarda dalla testa ai piedi e sorride. mi abbraccia subito. "e tu dicevi che fossi brutta" mi sussurra all'orecchio.
mi lascia un bacio all'angolo della bocca e trattengo il respiro.
come mai ho sperato che me lo desse davvero?
mi fa entrare e mi presenta ad aurora. è carina anche dal vivo.
sembra anche simpatica, ma per il momento non riesco a provarci con lei.
"scusate, vado un secondo in bagno"
"ok, poi torna che mangiamo".
mi guardo allo specchio e scuoto la testa. non può iniziare a piacermi arianna.
è da un po' che ci penso, ma ho sempre provato a sviare il pensiero. non so, non vorrei litigare con arianna, magari a lei non piaccio e farei solo una figura di merda. proprio per questo, ho sempre fatto finta di niente, per mesi.
solo adesso, per colpa di un bacio nemmeno sulle labbra, l'ho ammesso a me stessa.
mi sbatto una mano sulla fronte e mi sistemo i capelli.
quando torno dalle ragazze, le trovo a tavola, in sala, ad aspettarmi. hanno ordinato il poke.
"ti ricordi addirittura cosa ci metto" dico ridendo. "ovvio, e chi se lo dimentica".
mi metto le mani in tasca e sospiro.
nessuno mi conosce più di lei, siamo la stessa persona.
"vado in bagno, arrivo" dice aurora, lasciandoci sole.
"ma come sei bella" mi sussurra arianna appena l'altra è abbastanza lontana dalla stanza.
"anche tu"
"c'è solo un problema: penso che a lei piaccia un altro"
"ah, allora siamo in due"
"uh, chi ti piace?" mi chiede. "che fai, non me lo dici? pensavo fossimo besties"
"no, intendevo che non mi piace..."
"guarda che puoi dirmelo, anche a me piace una persona, è una cosa normale"
"allora dimmelo"
"solo se me lo dici tu"
"certo che sei stronza" affermo. "allora non lo sapremo mai"
"ok"
"ok". restiamo a fissarci per qualche momento, entrambe abbiamo capito.
"ci sono". torniamo a mangiare, qualche volta ci lanciamo delle occhiate, ma facciamo finta di niente continuando a parlare.
dopo un quarto d'ora ci fa visita anche jenny.
mentre lei e aurora scherzano su non so chi, avverto di dover andare un secondo in cucina e faccio segno ad arianna di seguirmi.
appena entriamo, abbasso la testa e mi inizio a fissare le scarpe.
"tutto bene?"
"no" ammetto tranquillamente.
"che succede?" mi circonda i fianchi e mi lascia un paio di baci sulla guancia.
"quel bacio che mi hai dato prima mi ha scombussolato"
"davvero?" chiede sorridendo.
"sì, davvero, diamine"
"diamine!!!" afferma con tono ironico.
scuoto la testa e la bacio.
appoggio la schiena al frigo e continuiamo a baciarci, fino a quando qualcuno non fa ingresso in cucina.
"sì! finalmente, sì! jenny, ce l'abbiamo fatta".
sorride e si nasconde col mio collo.

one shot // arieteWhere stories live. Discover now