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suona il campanello e mi precipito ad aprire, dopo essermi sistemata i capelli.
"ciao amore" dice arianna. mi sorride e mi abbraccia forte, non ci vediamo da quasi due settimane.
era tornata ad anzio dalla sua famiglia, per le feste. "mi sei mancata tantissimo" dice abbracciandomi.
"anche tu amore" dico io. mi bacia velocemente ed entra in casa.
"beh? che si dice?"
"dov'è gib?" chiedo sorridente.
"sei proprio una stronza, chiedi di lui e non di me". mi avvicino e le lascio tanti baci sul collo. "è più interessante di te".
mi prende dai fianchi e mi spinge sul divano, poi cade sopra di me e inizia a farmi il solletico.
"dai stronza!" urlo.
quando mamma entra in stanza, si stacca da me e si ricompone.
naturalmente mamma fa finta di nulla e sorride, per poi salutarla e tornare in camera.
"bastarda" sussurra. "mi fai fare brutte figure"
"ma se ti ama"
"ora non mi ama più"
"ti ama più di prima. se ti amo io...". le bacio il nasino e le tolgo la giacca. rimane un attimo spiazzata.
le circondo le spalle con il braccio e la faccio appoggiare alla mia spalla.
"che vuoi vedere, amore?"
"non so, vediamo" dice, accoccolandosi di più a me.
giro un po' nella home di netflix e cerco qualche film carino.
nel frattempo, sento il suo sguardo puntato su di me. ricambio lo sguardo e sorrido timidamente, per poi tornare a fare finta di nulla.
mi lascia dei baci sulla spalla, continuo a fare finta di nulla.
"amore mio..."
"arianna".
resta in silenzio per qualche secondo. "arianna?"
"sì?". si alza dal divano e va in bagno. "arrivo" dice solo.
cento pensieri mi frullano in testa. si è offesa perché l'ho chiamata per nome? forse voleva essere chiamata 'amore'.
sono una stronza. mi alzo anche io e la raggiungo in bagno. la porta è chiusa e la sento vomitare. mi si chiude lo stomaco.
"amore" quasi urlo bussando. "che succede?"
"sto bene". ha la voce spezzata, non capisco se sia così perché sta vomitando o se stia piangendo.
"amore, posso entrare?"
"no aspetta". la sento camminare, immagino che si sia fermata davanti allo specchio. la sento tossire un altro po', poi di nuovo silenzio.
passa un minuto, forse, quando la porta si apre. quando la vedo, mi si spezza il cuore. ha le lacrime agli occhi, alcune le stanno scivolando sul viso. ha gli occhi rossi, gonfi, e le guance arrossite. anche le sue labbra sono gonfie.
le afferro il viso con le mani. "amore" dico, prima di provare a baciarla.
arianna si scansa e fa un passo indietro. "hai uno spazzolino in più?" chiede fredda.
"sì, aspetta". apro velocemente un cassetto e lo cerco, fino a trovarlo. "tieni". inizia a lavarsi i denti, troppo forte però. infatti le esce un po' di sangue. mi appoggio al muro e la guardo, con una faccia triste.
"il collutorio ce l'hai?"
"sì, è in quel cassetto... ecco brava lì". si sciacqua la bocca con quello e lo rimette apposto. resta ferma a guardarsi allo specchio, con le braccia appoggiate al lavandino.
"sei un amore" sussurro. si gira a guardarmi e resta a fissarmi.
"che ti succede?"
"non so...".
mi avvicino e la abbraccio. inizialmente sembra non ricambiare, poi però mi stringe forte.
"ti amo" sussurra al mio orecchio.
"ti amo anche io arianna"

one shot // arieteWhere stories live. Discover now