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La casa è quasi addobbata del tutto, l'albero è arrivato ieri, è enormemente enorme.
Sto con la scala a mettere fili colorati e sgargianti, palline di ogni colore, fiori e addobbi di ogni genere. Sicuramente Natale è la festa che preferisco insieme ad Halloween e "Dia de los Muertos".
<<Sei ancora in modalità addobbo?>> Chiede il mio fidanzato.
<<Ovviamente! Tu hai finito di lavorare invece?>> Chiedo di rimando.
<<Per oggi si, hai visto quanta neve? La bufera ho sentito durerà per altri 10 giorni minimo>> io amo la neve.
<<Beh abbiamo più tempo da passare insieme non trovi?>> Sorrido al suo sguardo dolce.
<<Certo che si amore>>
<<Sai stavo immaginando una cosa...magari un giorno saremo in 3ad addobbare l'albero...i nostri pelosetti più un piccoletto>> dichiaro fantasticando.
Le sue mani mi prendono da sopra la scala e mi attirano a lui.
<<Non vedo l'ora che arrivi quel giorno>> disse prima di baciarmi.
Rido spensierata mentre ritorno alla mia postazione per mettere altri addobbi e finire.
<<Mi piace parlare di futuro con te>>
<<Anche a me Jack!>> Sorrido mentre continuo il mio operato.

Jackson pov.
Continuai a guarda amorevolmente, saliva e scendeva dalla scala per mettere le palle all'albero.
"Magari in tre" quelle parole, tre fottute parole, che mi mandano via di testa. Lei vuole un figlio con me, lei vuole una famiglia con me e vede il nostro futuro. Questa donna mi ama, la mia donna mi ama, accettando tutto ciò che sono e amando me, Jackson Bikov, non "il ricchissimo Jackson Bikov".
Lei vuole solo tranquillità, amore e serenità. Che ho fatto per meritarmi tutto questo?
<<Amore, stavo pensando, cosa possiamo mangiare sta sera?>> Chiede mentre la vedo attaccare le ultime palline, cercando di non farle prendere ai pelosetti, piegandosi sulle gambe.
<<Mm...cosa propone il mio chef personale?>> Guardo l'ora: 18.30 cavolo! Ci ha impoegato due giorni a fare tutta la casa versione natalizia.
<<Non saprei...magari le pizze che ho fatto oggi mentre il mio uomo era in ufficio a lavorare?>> La guardo con occhi che brillano. Questa donna mi ha fatto la pizza.
<<Sarò onorato di assaggiare tale prelibatezza!>> Rispondo alzandomi per poi baciarla.
<<Vado a farmi una doccia io intanto, puzzo un po'>> tu la doccia da sola? Non credo proprio signorina.
<<Vengo con te amore>> dico con tono malizioso con un ghigno.
La vidi ridere e salire le scale, aveva proprio un culo da panico.
Arrivati in camera la vidi ammirare il panorama, Central Park innevato è bellissimo ma non si scorge molto data la bufera.
La prendo per i fianchi attirandola a me, la sua morbida schiena combacia perfettamente col mio corpo, inizio a fare dei cerchi immaginari sui suoi fianchi e questo mi fa incendiare.
Le bacio il collo sensualmente mentre la sento sospirare, okay ho resistito abbastanza.
Con modo rude le metto una mano sul collo premendo dolcemente mentre, con l'altra, la spingo dolcemente all'indietro divaricandole le gambe.
Con la mano libera le accarezzo i glutei, così tondi e belli, per poi lasciarci una sonora pacca.
Con molta calma le calo i pantaloni che coprivano, sfortunatamente per me, un paio di culotte rosse che rendevano più bello, se fosse possibile quella meravigliosa.
Come un affamato le morsi la chiappa mentre lei urlettava un "mi hai fatto male deficiente" che sento appena.
In un colpo secco le abbasso anche le mutande ammirando la meraviglia che tanto bramo.
Mi alzo facendo scivolare a terra i pantaloni e i boxer, mentre passo la mano libera nella sua parte sensibile trovandola bagnata per me.
Non aspetto altro e con calma, visto che è da un po'che non scopiamo, entro in quel posto stretto e caldo che amo.
Un suo gemito mi fa sospirare mentre prendo a muovermi più veloce e forte dentro di lei.
Con un gesto veloce le faccio mettere le mani sul vetro e piegare di più mentre le prendo i capelli.
Lei continua ad ansimare mentre, per mio sommo orgoglio, le scende dalle gambe tutta la nostra passione.
Le tiro uno schiaffo sulla natica e poi un altro, mentre l'orgasmo coglie entrambi come un fulmine o un acquazzone.
Esco piano mentre l'afferro facendola girare, ha le gambe molli e così la trasporto in bagno.
La poso sul wc e mentre fa le sue cose io riempio la vasca, questa è enorme e ci starebbero 5 persone.
<<Ti amo Jack>> mi volto verso di lei e la guardo: gli occhi lucidi colmi di passione, le labbra rosse e gonfie per i suoi morsi e i capelli sbarazzini. È semplicemente una visione.
<<Anche io Nika.. tantissimo>> rispondo mentre le do un dolce bacio sulle labbra.
Aggiungo il bagnoschiuma e aziono l'idromassaggio, la prendo come Una sposa e la poso dentro la vasca con me.
La sensazione del suo corpo attaccato al mio è qualcosa di paradisiaco, la sua pelle profuma di vaniglia e lampone.
Ha quello strano profumo che chiamo casa, strano perché non ho mai chiamato nessun luogo "casa" e, di certo, le abitazioni non mi mancano anzi...abbondano sempre.
<<Mi stai ascoltando cotoletta?>> Chiede lei mentre ni accarezza la guancia svegliandomi dalla mia trans.
<<no amore scusami ma er- in che senso cotoletta?>> Domando basito.
<<È un nomignolo affettivo- ride- comunque dicevo che sarebbe ora di preparare gli inviti per il fidanzamento ufficiale. Ora che sto bene potrei farli non credi?>> Sta pensando al nostro matrimonio, il mio cuore batte come non mai.
<<Credo che sia proprio un idea meravigliosa>>
Quella sera ci saranno moltissime persone pericolose, dovrò aumentare le guardie e la sicurezza.
<<Posso chiederti di poterlo fare in un attico? Mi piace un sacco vedere New York dall'alto>> chiede facendomi il labbruccio.
<<Hai già visto qualcosa?>>
<<Oh si...il Mandarin Oriental Hotel...mi sono innamorata di quell'albergo!>> Ti piace il nostro hotel?
<<Beh direi che non ci sono problemi, così potremmo dormire tutti insieme li e magari noi ci rilassiamo un po' no?>>
<<Beh... è molto costoso come Hotel...non vorrei farti spendere molto>> ammette guardandomi con occhi colpevoli. Come detto prima ama me e non i miei soldi.
<<Infatti, è stato un grande affare comprarlo un po'di anni fa'. Non pagheremo assolutamente nulla sappilo>> si gira a guardarmi tipo "cosa cazzo stai dicendo!?"...sembra un criceto.
<<L'hotel è nostro amore>> la mandibola tocca a terra.
<<Quante cazzo di cose possiedi tu!?>> Urla basita.
<<Per uno come me non è facile coprire molti soldi quindi devo avere un entrata pulita>> ha gli occhi aperti come non mai. Un criceto è.
<<Okay ma quante cose hai tu?>>
<<Molte, quasi tutti gli hotel di lusso di New York, Washington, Las Vegas e Los Angeles. Poi altri ristoranti sparsi qua e la per il mondo e altre cose>>
Night, riciclo di soldi e droga li ometto. Non deve sapere nulla, assolutamente...non voglio sappia certe tematiche.
<<Non dici nulla?>> Dico.
<<Credo non ci sia nulla da dire...sono già stupita abbastanza>> rido ghignando mentre la abbraccio.
Restiamo così per un tempo indefinito e io mi sento in paradiso.

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