Un lasciapassare

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Lizzie non trovò Xander da nessuna parte. Decise quindi di tornare a casa, ancora stordita dalla conversazione con Ottavius. Quando fu sicura che lui non la potesse vedere più si fermò, sotto l'ombra di un ficus dalle grandi foglie lucide, per osservare meglio il braccialetto.

Una cosa così piccola la stava sconvolgendo tanto, eppure un desiderio che le venne dal profondo, che non capiva, le stava chiedendo di non toglierlo.

Non lo voleva togliere, anche se non avrebbe saputo dire perché. Mentre lo teneva addosso una parte di lei sapeva perfettamente che Xander stava soffrendo, ma non riusciva a farne a meno. Solo cinque minuti, solo altri cinque minuti e poi lo tolgo.

I pensieri le fluivano dentro liberi, come se la sua vita non avesse più un obiettivo, uno scopo, come se tutto quello che poteva fare o pensare da quel momento in poi potesse portare a conseguenze inaspettate. Si sentiva libera, senza vincoli, si sentiva eccitata dalle infinite possibilità che si stagliavano davanti a lei.

Quando era stata l'ultima volta che si era sentita così? Prima di Xander c'era stato OIiver e prima ancora il desiderio di partire, di andare lontano, di scegliere un college che la facesse uscire da quella città che in adolescenza aveva odiato tanto.

Non era solo una questione di magia, di legami, quel braccialetto le sembrò un lasciapassare per i suoi desideri finora trattenuti.

Qualcosa si mosse dietro di lei, facendola girare. Fu lenta, perché un dolore fortissimo all base del collo la fece sobbalzare e poi fu buio prima che potesse guardare di nuovo avanti.

Il legame tra di noiOù les histoires vivent. Découvrez maintenant