Una morte lenta

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Quando Xander trovò finalmente la scia di odore di Lizzie, il sollievo durò poco.

Sotto forma di lupo aveva scandagliato tutta la zona industriale, evitando i cantieri aperti per non essere scorto dagli operai, e si era infilato in ogni anfratto, viottolo o stradina secondaria. Stava per rinunciare quando sentì l'odore inconfondibile del sangue. Tanto sangue. Non apparteneva a Lizzie e probabilmente il suo branco non si era dato la pena di seguirlo proprio per quello, ma Xander non voleva lasciare niente al caso. Un odore così forte era presente solo vicino ad ospedali, centri di donazione o strutture simili. Non era un odore che si aspettava di sentire tra i gazebo dei vagoni dismessi. Lo segui a lungo, allontanandosi dalla stazione e raggiungendo una zona con bassi edifici grigi. Una zona di immagazzinamento merci, probabilmente.

Fu allora che sentì l'odore di Lizzie, sottile, quasi solo una speranza, coperto da tutto quell'odore di sangue che Xander non sapeva da dove provenisse.

Non biasimò i suoi ragazzi per non averla trovata perché l'odore era così leggero che solo lui poteva sperare di trovarlo. Vaniglia e ciliegia in mezzo al ferro.

Il sollievo durò il tempo dell'annusata successiva: un sgradevole odore, come di decomposizione, dolce e nauseante avvolgeva ora quello del sangue, rendendo quello di Lizzie ancora più difficile da seguire.

Nella sua vita non aveva mai sentito un odore tanto brutto. Proprio per questo capì di cosa si trattava.

Non c'era tempo di tornare indietro, nella sua mente finalmente si delineava l'immagine finale di quei due giorni d'inferno: la sua Lizzie, invischiata con la famiglia Astoria e adesso in mano ai vampiri. La faccia di Ottavius che lo fissava mentre gli diceva che no, neanche lui sapeva che fine aveva fatto la sua compagna.

Trattenne a stento un ululato di rabbia e partì alla carica, seguendo l'odore.

Abbatté i primi due vampiri prima che si rendessero conto della sua presenza.

Se erano qui per saldare il conto con gli Astoria probabilmente non era pronti al confronto con un licantropo, per di più un alpha.

Staccò loro la testa di netto e quasi scardinò la porta a cui facevano la guardia.

Quando si infilò nel corridoio un nuovo odore si unì a quelli di prima, Ottavius.

In poco tempo raggiunse un bivio dove seguì l'odore di Lizzie, adesso più forte e arrivò al piano di sotto. Tre vampiri erano in piedi davanti ad una semplice porta. Quando si voltarono verso di lui, Xander capì che questa volta sarebbe stato più difficile. Lo spazio chiuso, inoltre, limitava i movimenti di un lupo delle sue dimensioni.

Gli furono addosso tutti e tre in contemporanea. Staccò con un unico morso la testa al primo, ma gli altri due lo bloccarono a terra. Per riuscire a liberarsi allora strappò un braccio, senza neanche chiedersi di quale dei due fosse, e la pressione su di lui diminuì abbastanza per farlo scivolare fuori dalla loro portata.

Superò la porta e si voltò di nuovo per affrontarli.

Vide con piacere che neanche loro avevano mai visto un licantropo perché il vampiro senza un braccio stava ora a terra, fissandosi paralizzato il moncherino.

L'altro scattò nella sua direzione, ma ebbe un secondo di esitazione di troppo e Xander saltò, si fece superare e con un movimento velocissimo si girò e afferrò il vampiro per le gambe. Lo sbatté contro il muro così forte da far piovere pezzi d'intonaco tutto intorno. Lasciò le gambe e si avventò sulla testa.

Il terzo vampiro era ancora a terra, immobile. Xander non poteva permettersi di lasciarlo vivere. Più tardi si fossero accorti di lui, più tempo aveva per portare via Lizzie. Uccise anche il terzo, che provò solo a scappare, ma Xander lo raggiunse sulle scale e lo squarciò all'altezza del busto.

Il legame tra di noiWhere stories live. Discover now