#33 Don't Stop Believin

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"Quando torniamo a New York ci rintaniamo in una colonia di lesbiche."

Yvette rise ed io, dopo aver detto quella frase, sbattei la testa sulla scrivania.

"Non ce la faccio più a vedere persone."

"Sai come sono i provini, abbi un po' di pazienza."

"Potrei vomitare."

"Pensa al lato positivo."

"Ovvero?"

"Che sei qui con me."

Le sorrisi e le baciai la fronte. Yvette mi accarezzò una guancia e si avvicinò più a me; ma la porta si aprì e noi ci staccammo di colpo:

"L'abbiamo trovata."

Taissa, con le sue stampelle, arrancò mentre saltava per raggiungerci. Era passato un mese da quando era stata dimessa dopo 1 altro mese di ricovero. Eravamo sempre state lì per lei io ed Yvette ed è ovvio che fossimo diventate grandi amiche.

Spostai la sedia permettendole di sedersi ed Yvette le prese le stampelle per aiutarla a sistemarsi.

"L'avete trovata?"

"Si, ed è una forza. È anche più brava di me."

Scossi la testa ed Yvette mi sorrise:

"Impossibile, Taissa."

"Vedrete."

Raccolsi i fogli e li misi nella borsa: avevamo passato tutto il giorno a vedere le ragazze che avrebbero potuto sostituire Taissa nella serie ed ora, stavamo aspettando la decisione di Dana e Julia.

"Conoscete Skins?"

"Si, io e Rita abbiamo visto tutte le stagioni insieme."

"Ottimo." Si schiarì la voce: "Si tratta di Emily."

Mi alzai in piedi ed Yvette, entusiasta, fece lo stesso.

"Kathryn Prescott?"

"Si, proprio lei."

Battei il cinque ad Yvette e baciai la fronte di Taissa che, divertita, arricciò il naso. Io e la mia "amica" avevamo amato ogni singola puntata di quella serie televisiva e lavorare con una delle protagoniste era di sicuro un'idea eccezionale: mi sistemai i capelli ed Yvette si stirò i pantaloni con le mani. Sospirammo e ci afferrammo la mano a vicenda dirigendoci verso la porta che divideva noi da Kathryn.

"Scusatemi tanto, sono davvero molto entusiasta della vostra improvvisa felicità. Ma che ne dite se tipo mi aiutate a rialzarmi? Non per niente, però barcollo ancora un po'."

Sorrisi e tornai indietro per aiutare la ragazza. Yvette ci passò le stampelle ed io la issai così da permetterle di stare bene in equilibrio. Riuscitaci, tornai saltellando da Yvette e ridemmo eccitate:

"Attente a non bagnarvi troppo eh."

Diedi una botta a Taissa ed aprii la porta. Senza guardare davanti a noi, io ed Yvette cominciammo ad avanzare andando a sbattere contro qualcuno:

"Dio, scusatemi tanto ragazze."

Alzammo lo sguardo e, come due bambine, spalancammo gli occhi entusiaste. Porsi la mano ad Yvette e la aiutai a risalire. Poi lei, ancora confusa dalle nostre facce, ci porse la mano:

"Piacere, sono Kathryn. Voi dovete essere Yvette e Rita."

"Si, io sono Yvette."

"E io sono Rita."

Stringemmo forte la mano della ragazza e le sorridemmo felici. Kathryn guardò Taissa confusa e la giovane ragazza poggiò un piede sulla sedia:

"Ti amano. Si sono sparate tutte le stagioni di Skins e a quanto pare ti conoscono meglio di tua madre."

Woah.I know.Where stories live. Discover now