#40 Yes, he pushed me.

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Eravamo tornate indietro, si, e non avevamo intenzione di fermarci.

"Hey Tay."

Il ragazzo si girò e noi lo raggiungemmo scendendo dalla moto:

"L'invito a pranzo è ancora valido?"

"Oh, certo! Vieni solo tu, Yvette?"

La ragazza scosse la testa e mi mostrò i suoi occhi dolci facendo una prima allusione al nostro rapporto davanti a Tayron. Sorrisi e lo prendemmo entrambe sottobraccio: ci dirigemmo alla caffetteria ed io lo precedetti mentre cercava di sedersi vicino ad Yvette.

"Io vorrei un cappuccino."

"Io ed Yvette ci dividiamo un ... come si chiama?"

Il cameriere si avvicinò al menù e mi rispose:

"Il dolce della passione?"

Chiusi il menù annuendo e strusciai il mio naso contro quello di Yvette:

"Si, proprio quello. Ce lo dividiamo, se può portarci due cucchiaini."

Il ragazzo ci annuì e se ne andò con l'ordinazione. Tayron, confuso dal nostro atteggiamento, si alzò scusandosi per andare a lavare le mani. Lo seguimmo con lo sguardo e, appena fu lontano, Yvette cominciò a ridere:

"Non fare troppo la stronza."

"Lui al college con me lo era fin troppo a volte."

Il cameriere ci lasciò il cappuccino del nostro amico e noi lo ringraziammo:

"Credi che ne uscirà vivo da questa giornata?"

Alzai gli occhi al cielo fingendo di pensare ed afferrai il bicchiere caldo per poi stapparlo:

"Dopo quello che sto per fare, davvero non lo so."

Mi guardai attorno e vi sputai dentro richiudendolo. Yvette rise permettendomi di baciarle il candido sorriso.

"Ti ho già detto che sei una stronza?"

"Un paio di volte."

Continuammo a ridere ed i nostri sogghigni furono interrotti dal ritorno di Tayron:

"Beh, allora buon appetito fanciulle."

Sorrisi fintamente e, quando si portò il cappuccino alla bocca, Yvette mi strinse una coscia sotto al tavolo. Forse avevo davvero esagerato:

"Yvette, ne vuoi un po'?"

Mi coprii la bocca sorridente con una mano e finsi di sbadigliare per poi guardare la ragazza:

"Si, assaggialo: non vorrai mica negare l'offerta di questo baldo uomo."

"Grazie Rita."

"Figurati Tayron."

Yvette mi diede un pizzico sulla gamba ed io mi alzai di scatto afferrando al volo il pasticcino. Ringraziai il cameriere e mi risedetti velocemente.

"Ecco qui amore."

"Grazie piccolina."

Tayron ci guardò ancora più confuso ed io afferrai un po' di panna spalmandola sul naso di Yvette che subito lo strusciò sul mio. Ridemmo entrambe ed il ragazzo si alzò:

"Credo sia ora di andare."

"Ma come? Te ne vai subito?"

"Devo proprio, scusatemi."

Se ne andò e noi lo seguimmo con lo sguardo battendoci il cinque a vicenda. Ci infilammo gli occhiali da sole e ci alzammo buttando gli spicci necessari sul tavolo.

Woah.I know.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora