parte 19

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Louis entrò in mensa, notando subito come tutti si girarono per guardarlo, facendo cadere il silenzio. Louis cercò comunque di mon importarsene, andando a prendere il suo cibo e andarsi al sedere al suo solito tavolo con Liam e Niall

"Hey Lou" lo salutò Niall

"Ciao Nì, Liam" li salutò sedendosi al tavolo

"Ho saputo che la preside ha convocato te e Harry, cosa vi ha detto?" Gli chiese Liam

"Ha parlato solo con Harry. Non lo denunceranno perché sono maggiorenne. Ma chiederanno comunque ad ogni studente che fa matematica con me, se Harry ha mai fatto favoritismi con me. Se la maggior parte risponde di no, Harry potrà rimanere ad insegnare in questa scuola, anche se in un'altra classe. Se invece la maggior parte è sì, allora lo trasferiranno, Dio solo sa dove"

"Dio Lou, mi dispiace tanto" gli disse Liam

"Non ti preoccupare" gli rispose Louis "comunque, ditemi qualcosa per farmi pensare a qualcos'altro"

"Josh ed io stiamo insieme" sbottò d'un tratto Niall "l'altro giorno mi ha chiesto di essere il suo ragazzo"

"Dio Niall, è una cosa bellissima, perché non ce lo hai detto prima?" Disse Louis, on un sorriso sul volto

"Beh, te eri preso dal tuo Harry, mebtre Liam da Maya" ripose il biondo alzando le spalle

"Niall, ci dispiace se ti sei sentito trascurato" dosse Liam, scuotendo con la mano la spalla di Niall

"Beh, siete degli stronzi, ma siete perdonati" disse Niall, per poi guardare dietro le spalle di Louis, e sussurrare un "oh"

Louis, confuso, si girò, per vedere cosa il suo amico stesse guardando, e si ritrovò ad aprire leggermente le labbra quando vide Harry e Zayn entrare nella mensa chiacchierando. Come prima, tutti gli occhi caddero su di Harry. Harry se ne accorse e si poté dire che non si sentiva molto a suo agio in quel momento, poi "ok, chi vuole prendere un bel due nella mia materia eh?" Urlò Zayn "se non girate quella testa in meno di cinque secondi vi boccio tutti" continuò vedendo l'evidente disagio di Harry. Pochi secondi dopo la mensa riacquistò quei borbottii che era d'uso avere

Louis vide Harry e Zayn andare a prendere il loro cibo, per poi andare a sedersi al tavolo degli insegnanti, dove, alcuni di loro, stavano guardando male Harry, e in quel momento Louis avrebbe voluto davvero andare da loro e dirgli di farsi una manciata di cazzi loro, ma si ricordò cosa gli disse Harry. Non dovevano far nascere situazioni, non adesso almeno. Così, si limitò a stare seduto, percependo qualche sguardo su di lui, ma continuò comunque a non fregarsene più di tanto, stava cercando di tenere il controllo ogni volta che vedeva uno degli insegnanti guardare male Harry

Le ore passarono molto lentamente, e Louis poteva dire che se qualcun altro quel giorno lo avesse guardato male, anche solo un'altra volta, avrebbe veramente picchiato qualcuno

All'uscita dalla scuola, Louis e Harry presero strade differenti per non scatenare il caos, ma dopo quindici minuti erano entrabi a casa di Louis, sul divano, a guardare un film, con il braccio di Harry sulle spalle di Louis e la testa di Louis sul petto di Harry

"Quale pensi sarà il verdetto?" Chiese dopo un po' Louis

"Intendi cosa penso gli studenti diranno alla preside?" Chiese e Louis annuì. Poi, sbuffò, e "non lo so" rispose "io non ho mai fatto favoritismi in questi tre mesi, ma non credo che i ragazzi lo sappiano"

"In che senso?"

"I tuoi voti sono saliti ultimamente" gli fece notare Harry

"Si, perché ho studiato, con Zayn"

"E te credi davvero che ci crederanno?"

"Perché non dovrebbero?"

"Louis, a nessuno piacciono i vantaggiati"

"Ma io non lo sono!"

"Loui-"

"No, Harry. Io mi sono impegnato per prendere quei voti. E adesso te mi stai dicendo che il fatto che adesso finalmente sto inziando a capirci qualcosa di matematica, è un male?"

"Senti, Lou. Io sono molto fiero di te. So che ti sei impegnato, fidati, lo so. Ma i tuoi compagni no, e non posso fare niente io. Non sto andando contro di te, ho solo... paura, ecco"

"Giàh, anche io" in quel momento il telefono di casa iniziò a squillare, così Louis si alzò dal grembo di Harry ed andò a rispondere "pronto?" Rispose Louis

"Salve, mi chiamo Caroline Grant, sono la segretaria del liceo dove va Charlotte Tomlinson?" Disse una voce femminile al telefono

"Si, è mia sorella, è successo qualcosa?"

"No no, non si preoccupi, niente di grave. Il fatto è che per poter uscire da scuola senza un tutore, i vostri genitori avrebbero dovuto firmare una deliberatoria, cosa che però non hanno fatto"

"Scusi, che significa?"

"Significa che non possiamo lasciare Charlotte, in quanto minore, uscire da scuola da sola"

"Ehm, ok, la prendo io, sono maggiorenne"

"Ha il permesso dei genitori per poterla prendere?"

"Dovrei?"

"Si, dovrebbe. Per quanto ne sappiamo noi, lei potrebbe essere un serial killer. Posso parlare con un tutore dell ragazza per favore?"

"Non ci sono, mi prendo io cura di Lottie"

"È un suo tutore?"

"Non per la legge, no"

"Allora non possiamo. La scuola chiuderà alle 6 del pomeriggio, quando verrà rilasciata. Ma vorrei parlare con i suoi genitori, potrebbe dirmi dove trovarli?"

"No, e se lo scopre, me lo faccia sapere, vorrei saperlo anche io" rispose Louis cercando di smorzare la tenzione "senta, mia madre non so dove sia, sta sempre in giro a lavorare o a farsi, suo padre si è separato da nostra madre e non ci parla più, quindi, non è che potreste fare un'eccezione?"

"Mi dispiace, ma senza l'autorizzazione firmata da almeno un genitore, la ragazza sarà costretta a rimanere a scuola fino alle 6 ogni giorno, buona giornata"

"No no aspet-" Louis non poté finire la frase che la donna riagganciò

"Che succede?" Gli chiese Harry alzandosi dal divano. Così Louis gli spiegò tutto, sbuffando ogni tre secondi
"Calma, troveremo una soluzione... suo padre?"

"No, ha rinunciato al titolo di suo tutore quando Lottie ha deciso di rimanere con me e la mamma. Anche se lo chiamassi e dovesse accettare, per la legge, lui non è più suo padre" rispose Louis "l'unica rimasta è mia madre. Devo riuscire a trovarla, e poi inizierò una pratica per prendere la custodia di Lottie. Il problema è che non ho idea da dove cominciare. Credo lei abbia cambiato numero, così che non la possiamo trovare"

"Conosco una persona. Un poliziotto"

"Un poliziotto?"

"Si, è.... beh, è il mio ex. Ma è un bravo poliziotto ed ha ungrado alto,forse potrebbe aiutarci a trovare il nuovo numero di tua madre"

"Agh, vorrei tanto dire di no, ma lo devo fare per Lottie, quindi..." sbuffò Louis "ma ti avviso, solo un occhio dolce e lo prendo a calci in culo, e non mi importa se è un poliziotto"

"Giuro" rispose Harry alzando le mani in segno di resa

The Teacher || Larry S.Where stories live. Discover now