capitolo 7

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Siamo in cella tutti e tre e devo dire che anche è molto simpatico il ragazzo. Ho scoperto che si chiama Luke D'este. La mia famiglia e la famiglia D'este è molto unita, mio padre e suo padre sono migliori amici da quanto ricordo.

Entra una guardia <la vostra cauzione è stata pagata, ma per una settimana le vostre auto le teniamo noi> appena ci dice questo ci apre la cella e ci fa uscire.

<deficienti, pensano che ritirandoci un auto ci fanno un dispiacere. Non capiscono nemmeno che abbiamo macchine per tutta la loro generazione> dice Luke con un sorriso compiaciuto. 

Appena varchiamo la porta della centrale mi ritrovo davanti mio padre, Antonin, il padre di Mike e quello di Luke. Tutti e tre ci guardiamo sapendo che siamo in guai seri e sapendo che probabilmente non ci faranno uscire per un po' io e Mike ci scambiamo i numeri di telefono con Luke sotto lo sguardo serio di degli uomini distanti da noi solo di qualche metro.

Vado da mio padre che mi guarda malissimo ma non proferisce parola a differenza di Antonin <mia cara, ci hai fatto preoccupare molto. Dimitri e gli altri ci hanno detto che avevi affari da sbrigare e ci abbiamo creduto, finché non ci è arrivata la chiamata dalla centrale di polizia. Tuo padre è molto arrabbiato con te, credo tu gli debba delle spiegazioni valide> mi dice lui calmo.

<esatto Nora, mi aspetto a casa  da parte tua una spiegazione valida, per ora entra in macchina che ti stanno aspettando Dimitri e gli altri, io e Antonin dobbiamo concludere degli affari perciò non saremo con voi. Non combinare altri casini o sarà peggio per te stavolta> mi dice mio padre molto arrabbiato nei miei confronti. Ha ragione ad esserlo, ma poteva almeno farmi accompagnare a casa da uno dei suoi uomini e non facendo arrivare qui tutti.

Entro in macchina e di fianco a me mi ritrovo Dimitri rosso di rabbia. Non mi frega nulla di lui, sono io quella che devo essere arrabbiata e non lui, perciò ho deciso che lo ignorerò. Gli altri mi guardano e non proferiscono parola, per ora dato che sono sicura che i miei fratelli e mia sorella ne faranno.  Per arrivare a casa mia ci vogliono circa 40/45 minuti e ho intenzioni di spenderli al telefono.

<Nora, chi era quel bel fusto accanto a Mike?> mi chiede mia sorella sorridente

<oh... è Luke -decido di far ingelosire Dimitri, il quale ha posizionato una mano sulla mia coscia- è un amico speciale, l'ho conosciuto oggi anch'io.>  dico calcando 'speciale ' e guardando con la coda dell'occhio Dimitri

<che intendi per amico speciale? perché gli sorridevi in quel modo? e perché vi siete scambiati il numero?> mi chiede Luca che come al solito è geloso dei ragazzi che frequento

<smettetela di farmi domande, da quando in qua io devo dare a voi delle risposte? da mai, perciò state zitti e fatevi i cazzi vostri> sbotto io irritata da tutte queste domande

Dimitri continua a stringermi la coscia e lanciarmi sguardi irritati, decido di stuzzicarlo ancora.

<comunque Marta, gli ho appena scritto e l'ho invitato a cena stasera così potrai conoscerlo di persona. è un ragazzo bello e gentile in tutti i sensi, e ama la semplicità per questo dobbiamo vestirci e truccarci in modo semplice, verra anche Mike con lui> le dico io con un sorriso

Dimitri mi stringe forte la coscia, credo che tra poco mi verrà un livido, perciò gli metto la mia mano sopra la sua e cerco di toglierla, ma senza risultati così gli do un pizzicotto e allenta la presa. 

Siamo arrivati e scendiamo dalla macchina. Guardo tutti  e li avviso che vado da mamma per avvertirla che stasera ci saranno Luke e Mike a cena. Mi dirigo verso il suo giardino privato sapendo già che si trova lì.

<hey mamma> si gira e mi sorride

<ciao tesoro, hai bisogno di qualcosa?>

<stasera verrà Mike con un mio amico a cena, volevo avvisarti>

<va bene tesoro, ma hai chiesto anche a Dimitri? in quanto tuo fidanzato devi avere anche la sua conferma, sai come sono le regole> mi chiede lei gentile e sorridente come sempre

<no mamma, glielo chiedo dopo> le dico sinceramente

<va bene tesoro. Come va con Dimitri?> a quella domanda scoppio a piangere

<male mamma, questo matrimonio mi sta stressando molto e non ce la faccio più. Ieri ho pure visto Dimitri con un'altra per questo stamattina non ero a casa> lei mi guarda e posso notare nei suoi occhi rabbia dopo averle detto la verità

<tesoro, tranquilla. Vai avanti a testa alta come hai sempre fatto, ricorda che io e tuo padre siamo fieri di te. Sei sempre stata la più coraggiosa di tutti noi e hai sempre affrontato le tempeste con il sorriso vedrai che  tutto si sistemerà piccola mia>  mia madre mi abbraccia e mi fa dei cerchi immaginari sulla schiena.

Smetto di piangere a quelle parole e sorrido <grazie mamma, ci sei sempre per me. Ti voglio bene e farò di tutto per non deludere ne te e ne papà, ma per favore non dire a nessuno nemmeno a papà la cosa di Dimitri>

<va bene tesoro, ma ricorda che mai potrai deluderci> le sorrido le do un bacio sulla guancia per poi dirigermi in cucina

Appena varco la soglia della cucina il ricordo di ieri sera mi affiora  in mente, ma riesco a farmi coraggio e lo ignoro. Mi voglio fare un caffe, ma noto che la moca è troppo in alto così prendo la sedia

<sei bassa> cogliendomi di sorpresa perdo l'equilibrio e appena faccio per cadere sento due mani afferrarmi a mo' di sposa.

<e pure maldestra> io lo guardo e mi perdo nei suoi occhi blu, ma prima che possa fare qualcosa di cui mi pentirei, mi riprendo e scendo dalle sue braccia

<ha ha ha che ridere, che vuoi?> 

<potresti rispondere più dolcemente sai? comunque dobbiamo parlare come ti ho già detto e volevo anche un caffè> 

< te l'ho già detto al telefono io non ho nulla da dirti se tu invece vuoi dirmi qualcosa fallo io intanto mi faccio il caffè>

<ok, fallo anche a me per favore> annuisco 

<parla, hai detto che volevi parlarmi, fallo allora> sbotto irritata

<allora.....

Heyla ragazze, come state? scusate l'assenza ma ero a corto di idee e sono stata poco bene. Ci vediamo al prossimo capitolo. BUON WEEKEND<3











Matrimonio Quasi ForzatoOnde histórias criam vida. Descubra agora