Primo

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Mi sveglio, accanto a me non vedo Sabrina.

Oggi è il primo d'aprile. So che ha atteso con ansia questo giorno. Vorrebbe vendicarsi, solo nel suo immaginario modo, nella realtà... sappiamo come vanno a finire queste cose.

Indosso le ciabatte, vado in cucina, non è nemmeno qui.

Prendo il cellulare, provo a chiamarla, ma al primo squillo mi arriva una sua immagine in compagnia di Flavio:"7 orgasmi", riporta la didascalia.

"Stai regalando a lui tutti i baci, sai che potresti darli a me. Non vuoi più?".

Voglio stare al suo gioco, sapere fino a quando durerà questo scherzo.

La gelosia? Attualmente non mi sfiora.

Vado in bagno, lasciando il cellulare in cucina.

Mi preparo per andare agli studi. Metto il suo profumo, voglio sentirla addosso, dato che mi ha privato della sua presenza, in qualche modo la porto con me.

Vado in cucina, riprendo il telefono, controllo le notifiche, ho 16 chiamate perse e 7 messaggi, con scritto:"Ti amo Maria", sempre in allegato le fotografie con Flavio. Queste so' peggio de Nebula e Giovannino, per lei.

Le scrivo:"Ti aspetto questa sera?". Poso il telefono nella borsa, tanto so che è uno scherzo. Due semplici fotografie, non mi faranno ingelosire.

Indosso il cappotto, esco da casa. Mi dirigo verso la mia macchina e lì davanti, vedo Flavio e Sabrina.

"Bene, complimenti, non era uno scherzo", dico blaterando con me stessa.

"Buongiorno Maria", pronuncia Flavio, con un sorriso coperto dalla mascherina.

Lei ha la testa abbassata. Mi limito a ricambiare il saluto, apro la portiera della macchina, accomodandomi sul sediolino.

"Bene, io vado... Sabrina, vuoi dirmi qualcosa?", le domando, desiderando che smascheresti lo scherzo, senza protrarlo per altro tempo.

"Ciao Mery", dice con un filo di voce.

"Fla, ma le hai fatto qualcosa?", chiedo preoccupata.

"Siamo tornati insieme... non hai visto le foto?".

"Si, non le hai viste Mery?", segue lei alle parole di lui.

Li guardo entrambi, scoppiando in una grande risata.

"Certo, che le ho viste. Auguri", affermo ritornando seria.

"Mi dispiace di non avertelo detto prima", continua a mantenere lo sguardo rivolto alla punta delle scarpe.

"Sabrina, credi che possa... evitare di pensare che sia uno scherzo d'aprile? Dai, su... smettila, con questa bambinata".

"Tu non mi credere, ti sto dicendo la verità".

Verità? Non ha nemmeno il coraggio di guardarmi, so che mente, so che deve portare rispetto a se stessa, che ha una dignità da difendere, non tornerebbe mai con Flavio.

"Va bene, come vuoi. Buona giornata", dico chiudendo la portiera.

"Ah, Sabry, dimenticavo, stasera torni a casa? Perchè io no, vado a cena fuori con una mia amica, si chiama Alina".

"Alina? A me ste donne che se chiamano Alina, o sti nomi stranieri, non me so mai piaciute. C'hanno sempre la doppia faccia", sentenzia.

"Ti ho posto una domanda", le ricordo.

"Nono, fa stende al posto mio sta Alina, perchè io no tocco più quel letto, se te permetti de metterce n'altra accanto a te".

"Il tuo con Flavio era un pesce d'aprile?", mi fanno sorridere le sue risposte.

"Se, lo stesso che darò in faccia a quella se ma fai trova in camera da letto".

"Quindi il gioco è finito?"

"No, Mari, non sto a gioca'. Sai che so protettiva, te devo controlla'".

"Io non vengo a controllare nella tua camera da letto, quello che fai con tuo marito".

"Perchè lo faccio con te, genia!", dice sbuffando.

Adesso, inizia il bello del gioco.

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