A metà

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Sapete la sensazione di non sentirsi abbastanza?

E' questo che mi capita ultimamente!

Tra meno di 26 giorni sarà il mio compleanno.

Negli anni precedenti, io e Flavio iniziavamo a programmare i primi giorni di maggio. Quest'anno, probabilmente lo trascorrerò con la mia famiglia.

L'ultimo mese è passato molto velocemente, io e Maria non ci sentiamo dalla sera della finale, quando le feci un piccolo blitz.

Mi manca, ho provato a parlarle, a cercare confronto, ma lei non c'è.

Vorrei piangere dalla rabbia, di non sapere dov'è, con chi è.

Mi manca, il mio cuore appartiene a lei e non posso nascondere che non sia così.

'Ti amo', le urlerei se potessi.

Sento il suono del citofono, poche persone arrivano a quest'ora della sera.

Vado all'ingresso, noto che i filippini hanno lasciato la porta socchiusa.

Un profumo familiare si avvicina, chiudo gli occhi, prima di avvertire la presenza di quella persona, ascolto il rumore della porta chiudersi.

Apro gli occhi e ammiro Maria, con una bustina bianca tra le mani.

"Spuntino di mezzanotte sul terrazzo?".
Sorrido annuendo, l'abbraccio forte.

"Cretina che non sei altro, sono stata tutto il mese ad aspettarti e non ti sei mai presentata", le rimprovero.

"E' stato l'ultimo mese di registrazioni, adesso fino a Tu si que vales, sarò qui", sorride nel tentavo di pararsi il culo, ma chissà se ci riuscirà.

Le prendo la mano, ci incamminiamo sul terrazzo.

Arriviamo lì, ci sediamo sulla poltrona, poggio le mie gambe su di lei. Estranee i maritozzi dalla busta, e lo mantiene fino a quando non mi approccio con la mia bocca a dare un morso.

Fremo dalla voglia di darle un bacio, ma ho paura che non sia il caso.

Maria un attimo si, e l'altro pure, dà una sbirciatina al mio seno, i suoi occhi puntano lì, anche se cerca di far di tutto per mantenere la prestazione sul mio viso.

E' una lella verace, la signora De Filippi!

Ripenso all'ultima volta che abbiamo fatto l'amore, chissà con quante donne sarà stata dopo. Lei tempo per ste cose, lo trova sempre.

"Resti a dormire?" chiedo bisbigliando.

"C'è già qualcuno ad occupare il mio posto?" formula la domanda, con un cenno di spavalderia, come se sospettasse la presenza di altri.

Abbiamo gli stessi pensieri, l'una sull'altra, dovremmo solo fidarci di più...

"Ho finto che non mi importasse..." pronuncio questa frase a metà, voglio che si ingelosisca, almeno un po'.

Abbozzo una risata isterica, continuando la frase: "Non sono come te che sicuramente avrai consumato!".

"Ho consumato le lacrime Sabrina, perchè dalla notte dei David non ci siamo più viste. Da lì, non è più la stessa cosa".

"Mi dai un abbraccio forte, che ne ho bisogno?" chiedo, quasi come le stesse supplicando di non lasciarmi più. Il pensiero di lei, sul letto distesa, a piangere, mentre io ero in barca con Flavio, mi fa sentire amareggiata.

Mi abbraccia, più forte che può!

"Non voglio che tra noi nascano cose false, non voglio tornare ad essere scopa-amiche. Io non posso, perdonami Sabry!"

Le do un bacio sulla punta delle labbra.

"C'è l'hai le chiavi? Te le diedi"

"Si, le ho ancora, sono agganciate al portachiavi, ma oggi non mi andava di usarle..."

"E cosa ti va di fare oggi?"

Dopo la mia domanda, Maria poggia le sue mani sul mio viso, avvicina le sue labbra alle mie, mi bacia in modo sensuale.

"Te la devi smette!"

"Mi hai detto tu di continuare"

"No bella mia, io posso e non t'ho detto niente", sentenzio.

"Mi dici sempre tante cose con gli occhi", ridacchia.

"Ma vedi dove te ne devi andare", dico alzandomi dalla poltrona.

"Dove vai te!", si alza anche lei.

Mi incammino verso la camera da letto.

"La porta d'ingresso nun sta qua"

"Ma la porta della stanza dove devo dormire, si", mi provoca.

"Domani sera ho la festa della mia segretaria. Sapessi stamattina, stavo quasi per finire il mio turno, e mi ha offerto dei bonbon, lei figurati che è bona bona. Dovresti vederla, io quando c'è non faccio altro che guardarla", continua la sua provocazione, non si ferma alle parole forti, ma pure alle fantasie. Che se crede sta Maria!

"Fija mia, qua a posto de dì me sembri na vacca in calore, inizieremo a dire me sembri Maria senza pudore", le rinfaccio, prendendo il pigiama dal cassetto.

Aggiungo: "Questa non è la tua camera, se voi dormi qui c'è quella degli ospiti. Almeno domani te accompagno alla festa della 'bona bona', ma solo per dirte davanti a lei che certe volte, sei proprio cogliona cogliona".

Maria mi ride in faccia, come se fosse tutto una burla, sta cretina non cambierà mai! Sempre attratta dalle donne, dice di essere innamorata di una, ma mo se aggiunge anche la segretaria, probabilmente sarà pure etero questa. A me nun me lo deve dì che guarda le altre, lo può fare in modo palese, a Celentano sa guarda bene negli studi, figuriamose fori, questo non toglie che me deve stuzzica, deve trova il filo interruttore per dire: 'ao io a questa a voglio fa proprio male'. Sa che sono permalosa, che me danno fastidio ste cose, soprattutto quando riguardano lei e altre poche persone importanti nella mia vita, ma niente da fare! E' cocciuta.

°Maria°

"Buonanotte Sabrina!", dico allontanandomi dalla sua camera, seguendo la vita dell'ingresso.

"Ndo vai?"

"A casa, ma domani ti aspetto, ti passo a prendere, perchè alla festa voglio andare con te".

"Cosi mi bacerai pensando che io sia la tua segretaria, che a proposito... si chiama?"

"Anna, si chiama così. Non farò una cosa simile. T'ho baciata, ma abbiamo smesso tempo fa di essere scopa-amiche"

"E che semo Mari?"

"Abbiamo un rapporto lavorativo".

"Qua non stiamo in un ambiente lavorativo, per dire che abbiamo solo quello"

"Meglio che non te lo dico cosa significa questa casa per me", dico allontanandomi verso l'uscita.

"Perchè?"

"Nella vita si sbaglia, a volte non si aspetta abbastanza, si chiama l'amore e si scopre di avere paura. Con te vince il mio istinto! Mi eri mancata da morire, ma viviamo con la consapevolezza che esista anche altro", rispondo freddamente al suo 'perchè'. Aspetto qualche secondo, prima di andare via, senza lasciarle modo di parlare, so che avrebbe tanto da ridire, ma meglio fermarsi qui. 

L'InfinitoOnde histórias criam vida. Descubra agora