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OK OK VEDIAMO SE SO ANCORA COME SI FA

Ben's POV
Continuo a baciare, il corpo di quella donna, sperando che riesca a donarmi piacere. Si, ho bisogno di un briciolo di fottutissimo piacere. Ma non il piacere fisico, ho bisogno di piacere mentale. Cristo ho bisogno di 1 minuto. Un solo cazzo di minuto di pace. 
Dopo poco la ragazza, nota che sono troppo distratto e ribalta di nuovo la posizione. 
Bella="torna da me amore"
Afferra audacemente l'elastico della mia tuta e fa per tirarlo giù, ma in quel frangente di secondo sento tutto come se andasse a rallentatore. Giro la testa verso la finestra scorrevole. Sento il calore della bocca di Bella attorno a me, ma non mi importa. Wow...questa sera c'è la luna piena...perché? Sono un idiota , come faccio minimamente a immaginarmi una vita normale? Come OSO solamente provarci? Cristo un mostro come mei non potrebbe mai avere il lusso di inebriarsi del senso di normalità che gli altri possono provare. Non merito nulla. Questo è certo, ma non vuol dire che devo far star male lei. Abbasso la testa e noto Bella intenta a trovare un qualsiasi modo per provocarmi piacere.
Ben="Puoi anche smetterla. Non serve che te lo dica io lo puoi vedere anche da sola che non ho neanche avuto un'erezione."
Dissi scansandola e alzandomi in piedi. Mi abbassai e mi ricomposi, poi mi girai e vidi Bella inginocchiata ai miei piedi con un espressione davvero arrabbiata.
Bella="Davvero Ben?"
Non risposi. Silenzio. Totale ed inebriante.
Bella="Fottiti bastardo"
Detto questo si alzo e mi tirò uno schiaffo, costringendo la mia testa a girarsi di scatto verso la porta e subito dopo la vidi correre con le lacrime agli occhi fuori dalla mia camera. Sono davvero uno schifo. Forse Bella l'ha veramente capito. Non merito neanche il perdono da parte di T/n. Non meritavo neanche prima la sua amicizia. Sono un miserabile e lurido mostro del cazzo. Mi faccio ribrezzo da solo. Pensando a quanto possa fare schifo mi infilo una giacca larga ed esco dalla camera, scendo le scale e mi blocco un attimo...No non posso, non devo avvicinarmi a lei, la rovinerei solo... Prima di uscire di casa afferro il pacchetto di sigarette di Tim da sopra il tavolo. Raggiungo le scale posteriori della scuola e mi siedo. Esamino il pacchetto di Winston blue dopo interminabili e inutili secondi lo apro. Tiro su con il pollice una delle 7 sigarette rimaste e la blocco tra le mie labbra, la estraggo totalmente dal pacchetto e faccio scorrere leggermente il pollice dell'altra mano sull'accendino, che ho incastonato nella mano destra, e formando una coppa con l'altra cerco di coprire quella piccola fiamma dal vento fastidioso della notte. Faccio un primo tiro e mi sento come un drogato in astinenza che si infila l'ago nelle vene dopo 1 settimana. Dopo aver assaporato il vapore nelle mie guance, caccio il fumo e faccio un altro tiro. Alzo lo sguardo e appoggio i palmi delle mani al suolo inarcando leggermente la schiena in dietro. Ho quasi finito la mia sigaretta quando sento una voce dietro le mie spalle.
???="non sapevo che fumassi."
Mi voltai istintivamente e la vidi. Vidi il suo viso angelico illuminato dal baglio di quella dannata luna. Lei era davvero lì. Sembrava quasi un'illusione, un abbaglio divino. Ma non lo era. Era lì ferma, con le braccia conserte e con i piedi uniti. I capelli legati in uno chignon disordinato che lasciava cadere qualche ciocca sul suo adorabile viso. Un semplice pantalone di una tuta qualsiasi avvolgeva le sue gambe e una magliettina leggera a mezze maniche di cotone a coprirle il busto fin sopra l'ombelico. 
Ben="Non lo faccio. Ma quando sono sovrappensiero mi capita...tu piuttosto, hai intenzione di prenderti un raffreddore? Gelerai così."
Dissi sincero, rivolgendo nuovamente il mio sguardo a quello splendido dipinto di stelle e nuvole chiamato comunemente cielo.
T/n="Come mai sei sovrappensiero?"
Mi rigirai a guardarla e notai che non si era mossa di un millimetro, l'unico movimento che si percepiva era lo strusciare delle sue mani sulle braccia per cercare di riscaldarsi.
Ben="Guarda che puoi anche venire qui."
Dissi battendo il palmo della mano destra sul marmo delle scale, mentre con l'altra mano presi il mozzicone di sigaretta e lo lancia lontano da dove eravamo noi. Lei tentennò ma poi si avvicino a me, e si sedette. La sola sua presenza riaccese la luce in me. Già mi sentivo meglio. 
T/n="quindi? mi hai ignorato"
Ben="beh anche tu hai ignorato la mia domanda."
Giro lo sguardo nella sua direzione e la vidi roteare gli occhi al cielo per poi rannicchiarsi a gambe unite.
T/n="no, non ho intenzione di prendermi un raffreddore. Ero venuta a schiarirmi le idee e ho dimenticato a casa il giubbotto. Ora rispondi. Perché sei sovrappensiero?"
Dopo la sua affermazione calò un silenzio straziante. Dopo 10 incessanti minuti dove nessuno dei due proferiva parola sbuffai e iniziai a parlare.
Ben="Perché sono un coglione. Ho mandato a puttane l'unica possibilità che avevo di crearmi una vita normale, di avere una vita normale, di avere amici normali ma no. Devo sempre rovinare tutto con il mio essere coglione. Perché non merito nulla se non odio e disprezzo dalle persone...Sono ripugnante... aveva ragione mio padre.."
Dopo la mia confessione conseguirono altri minuti di silenzio. E rigirai lo sguardo alla luna.
T/n="Non so cosa tua padre ti abbia detto, e non so neanche che tipo di persona possa essere, ma si sbaglia."
Ben="Cosa intendi?"
T/n="Per me non sei ripugnante, tanto meno anormale. Forse un po' coglione si. Ma di certo sei un bravo ragazzo, io non credo che tu possa meritare odio e disprezzo dalle persone anzi l'esatto opposto."
La guardai. Pensa questo solo perché non consce la mia storia, se sapesse la verità mi odierebbe anche lei.
Ben="Mi dispiace."
T/n="eh? ah. Non fa nulla."
Ben="cosa?"
Si girò verso di me e mi guardò.
T/n=" cosa c'è?"
Ben="Boh non lo so dimmi tu. Io ti chiedo scusa per tutto lo schifo che ho fatto e tu mi rispondi con 'non fa nulla'?"
T/n="che c'è non volevi essere perdonato? E poi hai detto che non era quello il tuo obbiettivo e che ho sbagliato io  a capire, o sbaglio?"
Rimasi perplesso.
Ben="Beh no che le mie intenzioni non erano quelle, ma non capisco."
T/n="Se non era quello che avevi intenzione di fare, ti perdono. Dopo tutto è stato solo un grosso fraintendimento. Non ti va bene?"
Ben="Oh.. certo che mi va bene"
T/n="Bene allora facciamo finta che ci siamo appena conosciuti e partiamo da adesso, dimentichiamo tutto. Ok?"
Ben="Ok..?"
Lei mi sorrise e mi allungo la mano, io abbassai lo sguardo dai suoi occhi al suo braccio e poi riportai le miei iridi nelle sue.
T/n="Piacere io sono T/n."
Rimasi un attimo scioccata quel momento poi però presi coraggio e le strinsi la mano.
Ben="Piacere mio io sono Ben.."
Oscillammo le mani e poi ci girammo entrambi verso il cielo.
Ben="T/n?..."
T/n="mhm?"
Ben="Sei davvero disposta a fare finta che nulla sia accaduto?"
T/n="di cosa stai parlando? Ci siamo appena conosciuti, non ho idea di cosa tu stia parlando."
Sorrido, e poi mi sfilo la giacca e la appoggio delicatamente sulle sue spalle tremanti.
Ben="Non lo merito. Il tuo perdono intendo, e ne tanto meno una seconda chance. Ma di certo non mi tirerò indietro, quindi grazie"
Lessi tutto d'un fiato. Lei non disse nulla ma in risposta poggio la sua testa sulla mia spalla, poi sbuffò.
T/n="puzzi di fumo."
La guardai e dopo poco scoppiai a ridere.
T/n="cos'hai da ridere?"
Chiese confusa fissandomi.
Ben="Beh sei davvero perspicace. Sai forse ho fumato una sigaretta, dei davvero un cane da segugio."
Dissi abbassando lo sguardo e scombinandole leggermente i capelli. Lei mise un piccolo broncio mai poi scoppio a ridere anche lei. Dopo esserci calmati ci guardammo negli occhi.
Ben="Ti ricordi di quella sottospecie di obbligo che avevi in sospeso con me?"
Lei annui.
Ben="Posso baciarti?"
T/n="I baci non si chiedono, si danno e basta e poi non hai dicerto bisogno di utilizzare quell'obbligo per baciarmi."
Ben="Beh, allora.."
Le poggia delicatamente una mano sul viso e con un pò di paura iniziai ad avvicinarmi lentamente, poi le vidi chiudere gli occhi C/O, cosa che mi incoraggiò parecchio, e feci finalmente unire le nostre labbra in un bacio lento e calmo, senza secondi fini. Quel bacio era carico di sentimenti pronti a sbocciare e dolore accumulato. Quel bacio traboccava di ossigeno per le nostre bocche, ma soprattutto il quel bacio riscoprii dopo anni quel sentimento che bramavo con un matto. La pace. Ma non quella comune, non quella di quando ti svegli felice o calmo. Era quel tipo di pace che difficilmente trovi, quel tipo che fatichi a cercarla e che quando la trovi stenti a crederci ma che nonostante tutto rimane spettacolare... La pace dell'anima..




Broken System|| Ben drowned x ReaderTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang