Capitolo XCVI

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Lover - Taylor Swift

30 Aprile 1978

«Quella non era una casa, era un cazzo di ripostiglio!» esclamò Sirius stringendo i fianchi di Remus, ad un sospiro dalle sue labbra.

«Ahh sei un viziato di merda!» ridacchiò Remus «Pensavo che ci servisse una casa per due, non per tutta Hogsmeade!»

Sirius si abbassò e si riempì una mano di vernice, per poi spalmarla fra i capelli biondi di Remus. Che si scansò sconvolto.

«Sei una merda!» urlò, accartocciando con i suoi passi i fogli di giornale precariamente stesi sul parquet della loro nuova casa. Remus si bloccò solo per sorridere: era la loro casa. La casa sua e di Sirius.
Guardò il colore chiaro della pittura sulle sue dita, che già adornava i muri, e si ricordò di quando, molti anni prima, Sirius lo aveva sporcato di pozione svanitrice, quando ancora la loro relazione stava nascendo, così precaria e fragile, ma irreplicabile.
Sirius lasciò che la sua testa cadesse leggermente all'indietro per ridere, come un bambino senza sensi di colpa. Remus lo raggiunse di nuovo in una sola falcata, prendendo la sua faccia fra le mani, sporcandolo tutto di pittura. «Sei l'uomo della mia vita, Sirius. Ok?»

Sirius bloccò immediatamente la risata «Pensavo che io fossi una merda...» mise su un'espressione terribilmente supponente che Remus quasi non poté sopportare «Sono una merda o l'uomo della tua vita?»

Remus roteò gli occhi, poi si buttò sulle sue labbra «Sei l'uomo con cui voglio condividere la mia vita, e si da il caso che tu sia anche una merda.»

Sirius arrossì, come faceva solo con Remus, poi si ributtò sulle labbra del ragazzo con tanta fretta da sporcarlo di vernice azzurrina sull'ombra della sua barba «Ora posso immaginare come sarai da vecchio» disse con una risata, mentre la vernice chiara continuava a scivolare sulla barba rada e i capelli di Remus.

Remus fece una risatina poco convinta, che fece capire a Sirius che Remus non sarebbe mai arrivato agli anni dei capelli bianchi. Sirius in quel momento non ci volle nemmeno pensare, mentre Remus infilava le sue mani nel barattolo di vernice e gliela buttava sulla sua orribile maglietta verde, macchiandola per sempre. L'unico vinile che si erano riusciti a portare via da Hogwarts - Elton John - batteva sulle pareti di quella che sarebbe diventata la loro camera da letto.

«Era la mia maglietta preferita!»

«Tu odiavi quella maglietta!» ribatté Remus «chi si metterebbe la propria maglietta preferita per andare a verniciare i muri?!»

Sirius fece un verso scocciato «È ovvio che non hai nessun senso dello stile...»

Remus alzò un sopracciglio «Ah no?» chiese avvicinandosi pericolosamente a Sirius «Quindi se volessi aiutarti a preservarla... che ne so... togliendotela definitivamente... me lo lasceresti fare?» Remus infilò le mani sotto il tessuto, scendendo poi sul sedere di Sirius per stringerlo fra le sue dita, incastrando le mani fra i boxer e i suoi jeans. «Ma forse rovinerei il look... sicuramente non vuoi un ragazzo con così poco stile accanto a te...» Remus tolse definitivamente le mani, si allontanò riprendendo il pennello, pronto a rimettersi a lavorare mentre Sirius deglutiva troppo rumorosamente alle sue spalle.

Sirius si mosse silenziosamente, fino ad attaccarsi al corpo di Remus, lasciando che la pittura venisse rovinata dalla mano del lupo, in quanto venne appoggiata sul muro, per non perdere l'equilibrio. Sirius sfiorò lentamente con le labbra il collo di Remus, ma le mani si mossero velocemente sulla sua cintura, spogliando il più alto con troppa frenesia «Hai ragione, il mio look è troppo bello per essere rovinato... ma tu... tu sei più bello nudo.» Remus per un pelo non lasciò che le sue gambe cedessero, mentre Sirius gliele allargava senza ritegno «Cazzo!» esclamò il corvino, rendendosi conto di avere le mani terribilmente sporche di vernice. «Come faccio?»

The Way He Looks At The Moon || Wolfstar & MalandriniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora