Je l'ai cru

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Eren's pov

Passarono un paio di giorni da quel bacio.

Lo sognavo la notte. Non riuscivo ancora a crederci. Non che ci conoscessimo così bene io e lui, ci siamo visti sì e no 3 o 4 volte al massimo.

Avevo la testa in fiamme e avevo davanti un cliente che non faceva altro che sbraitare.
Tenevo in mano un bicchiere di vetro che per la rabbia schiacciai facendolo rompere in mille pezzi.

Avevo ancora un'espressione infuriata in volto e il cliente decise di calmarsi e tornare al suo posto.

Arrivò Zeke.
Zeke "Che cazzo fai" arrivò in mio soccorso anche se non era molto grave, solo qualche pezzo di vetro qui e lì.

Andai a togliere tutti i pezzi dalla mia mano cercando qualche benda e avvolgendola intorno alle mani.

Tornai al bancone da Zeke e guardandomi le mani risi, tornando a guardare il mio collega imitando poi un pugile.

Ridemmo entrambi.

Dopo qualche minuto arrivò un Erwin infuriato davanti a me e Zeke.

Lo guardai molto confuso. Questo mi prese dal polso, facendomi leggermente male. Mi portò nel suo ufficio e mi scaraventò contro la sua scrivania.

Lo guardai con furia oltre che impaurito, ma cercai di non darlo a vedere.

Si avvicinò.
Erwin "Quindi quello stronzo ti ha baciato"
disse, per poi avvicinarsi sempre di più. Il tempo di appoggiare le sue labbra sul mio collo che lo colpisco con la lampada sulla sua scrivania.

Cadde a terra dolorante coprendosi con le mani la parte in cui l'avevo colpito.

Non mi bastò continuando quindi con un calcio finale, sì proprio sulle palle.
Gli sputai addosso.
"Mi licenzio, figlio di puttana".

Corsi fuori da quel bar non curante delle grida di Zeke. Andai a casa con il fiatone per poi buttarmi a terra, in ginocchio. Piansi.

Non so perché, ma piansi.
Mi sentivo debole e non so cosa sarebbe successo se non avessi usato quella stramaledetta lampada come arma.

Mi ricomposi subito quando sentii il campanello suonare.
Zeke "Fratello, che cazzo è successo" disse entrando di fretta e abbracciandomi.

Mi lasciai cullare da quel calore, mi limitai a raccontare tutto con molta calma.
Quest'ultimo era infuriato se non peggio.
Zeke "quel gran pezzo di merda, ora mi licenzio anche io".

Lo fermai subito con uno schiaffo alla nuca "Non fare il deficente, tieniti il lavoro, io non c'entro con la tua carriera".

Zeke con espressione da cucciolo indifeso è proprio inguardabile.
Zeke "ma non voglio lasciarti solo".
Gli diedi un altro ceffone.
Ridemmo entrambi stavolta.

Seppur un gran cretino, mi faceva sempre ridere.

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Zeke ed io decidemmo di lasciarci la vicenda alle spalle facendo una passeggiata insieme per i negozi.

Passammo davanti un negozio di abiti eleganti. Guardandone uno in particolare, molto dettagliato, di un colore nero che a me piaceva un sacco e un fazzoletto bianco al collo, mi venne in mente il corvino.

Lo immaginai con quel completo addosso.
Sgranai gli occhi e scossi la testa. Mi diedi uno schiaffo in fronte. "Eren, no", pensai.

Tornai alla camminata con Zeke sentendomi un po' strano per l'accaduto di poco fa.
Mi saltò all'occhio una coppietta.
Erano molto carini insieme, si vedeva. Guardavano nei negozi e discutevano in modo molto acceso.

Lei una ragazza molto carina, capelli ramati/carota, tacchi non troppo alti ma che slanciavano la figura e una tuta che le donava molto.
L'altro invece..
Oh.

Levi.
Non sembrava contrariato alle loro mani intrecciate, o ai baci improvvisi della ragazza.

Da lì persi un battito. "Che mi succede, non ha senso, lo sapevo che potrebbe aver avuto qualcuna".
Non riuscii a fermare una lacrima.
La asciugai subito ricomponendomi.

"Ehy Zeke, sono stanco, io torno a casa" dissi dietro un sorriso mezzo forzato.
Zeke "ok, però avvertimi se succede qualcosa".
Ci abbracciammo e me ne tornai a casa.

Mi guardai allo specchio e pensai "minchia che bello che sono".
Risi per poi farmi una bella doccia, mangiare qualcosa e mettermi a letto.
Le 21:45.

"Beh dai, nemmeno quando andavo a scuola ero nel letto così presto".

Provai ad addormentarmi subito dopo, cadendo poi tra le braccia di morfeo.

Revisione Completata ✔️

A.A.
Avevo promesso il capitolo, fatto sta che con questa storia mi sembra di annoiare o di scrivere cose troppo scontate. Al prossimo capitolo signori 🫡

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