On peut rester ensemble? || Riren ||

J'ai toujours su

Eren's pov

Mi svegliai in modo molto soave, con il cinguettio dei dolci uccellini sul ramo di un albero che annunciano la mattina.

No riformulo perché che cazzo nemmeno la principessa sul pisello.

Riuscii a cadere dal letto subito dopo l'accenno alla suoneria della sveglia, per poco non mi rompevo il naso. Iniziamo bene la mattinata. Sistemo il letto, mi lavo, mi vesto, faccio colazione e non dimentico i soldi che devo dare a quel cazzone, però è molto carino. Scuoto la testa e mi affretto a presentarmi a lavoro.

Zeke mi tira una gomitata e mi sussurra "aaaghhh, coglione" puntandomi il dito contro. Faccio per tirargli un pugno quando Erwin mi afferra dal polso, non in modo molto garbato o gentile, e mi guarda in modo sempre più strano dei giorni precedenti. Faccio per dimenarmi e mi libero dalla sua presa. Lo guardo male e mi metto dietro il bancone con Zeke. Lui stesso mi guarda e stavolta non mi insulta, ma ricambia il mio sguardo semi-preoccupato.

Entra un cliente, gawd damn, è il tizio di ieri. Non fa in tempo a chiedermi l'ordinazione che faccio il giro, mi presento davanti a lui, mi inchino e gli porgo i soldi chiedendo di nuovo perdono, ma roteando gli occhi al cielo, non è da me chiedere scusa in questo modo.

Lui prende i soldi, mi guarda negli occhi e mi dice "ora fammi un caffè non ho tempo da perdere moccioso".

Nemmeno un grazie o.. faccio finta di nulla e con il sangue che ribolle gli faccio quel cazzo di caffè che per miracolo non gli buttai in faccia.

Se ne andò dando prima il cinque a Erwin. Hmm, quindi si conoscono. Molto strano. Assottigliai gli occhi ma ritornai a lavoro, sentendomi di nuovo il suo sguardo addosso. Gesù mi aspettava un'altra lunga giornata.

Levi's pov

Arrivai al bar prima del previsto. Molto prima. Arrivai giusto quando il moccioso entrò. Assistetti a una scena che mi fece ribollire il sangue nelle vene. Erwin ha uno sguardo strano negli occhi quando guarda quel moccioso, lo prende dal polso e lo fissa. Per fortuna il ragazzo avrà già capito le intenzioni e se ne allontana il prima possibile. Lo sapevo, non era cambiato affatto quel coglione.

Se mai dovessi difenderlo, proporrei io la pena di morte per lui al posto dell'accusa, tsk, non mi impegnerei nemmeno di fargli da difesa.
[...]

Prima di andarmene Erwin alzò la mano chiedendomi il cinque, ormai lo facevamo sempre ma a ne non era mai piaciuto, beh, mi tocca. Bleah.

Gli diedi il cinque e mettendomi la mano nella tasca cercai di asciugarmela il più possibile, porco stava pure sudando.

Feci per andarmene ma volevo guardare un'ultima volta lo smeraldino. Mi girai ma il mio sguardo ricadde semplicemente su Erwin che fissava in modo peggiore di prima il moccioso.

Che schifo, spero solo non faccia nulla di azzardato proprio oggi. Ero comunque contento di aver assistito al castano inchinatosi davanti a me. Dire che immaginai altro è dire poco. Mi scappò un sorriso all'angolo della bocca ma lo tolsi subito andando a lavorare. Altra giornata stressante per me, e probabilmente anche per il mocciosetto.

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