Capitolo 1

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"Se l'uomo non cerca di essere in qualche

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"Se l'uomo non cerca di essere in qualche

modo spassionato verso il destino, se non

vi si adatta, se nutre rancore nei suoi

riguardi e ne è malinconico, se lo

ingarbuglia con decisioni soggettive, è

come se egli di continuo disturbasse gli

dei nella formazione del suo destino.

Si può vivere realmente il proprio destino

solo sapendo accettare la vita con animo

imparziale."

Rudolf  Steiner

~☔️~

Il suono della campana mi sveglia dal mio sonno alle 7 in punto del mattino. La signorina Petty sta passando lungo il corridoio con quella campanaccia in mano, avanti e indietro. Lo fa sempre, per cinque volte.

Mi alzo, stiracchiandomi come una signorina a modo, appena poggio i piedi per terra rabbrividisco e gemo con veemenza, ormai l'estate ha lasciato da tempo spazio all'autunno, non posso più passare le giornate crogiolandomi al sole con le mie compagne, sorseggiando un frullato di agrumi.

Ora incomincia il periodo che in realtà preferisco, quello delle coperte e della cioccolata calda. Sorrido amara, non ho mai avuto questo e mai l'avrò. O meglio, l'ho avuto, ma l'ho perso.

Mi metto una vestaglia che ho lasciato, per fortuna, la sera prima ai piedi del letto. La indosso e mi alzo, sedendomi sulla mia scrivania dove davanti ho un grande specchio che mi urla di non essere all'altezza delle altre ragazze qui al collegio.

Ricordo a me stessa che è solo uno specchio, e tale deve rimanere.

Prendo la spazzola dal cassetto e dò un ordine ai miei capelli, quelli che molti dicono di invidiare. Sono castani, un colore comune a tutti gli altri, ma sono ben curati. Non so nemmeno io come faccia a non avere una punta spezzata, o sfibrata.

Un regalino da parte di mia madre, che non so nemmeno chi sia, in realtà, è scappata dopo avermi dato alla luce.
Mentre per gli occhi presumo debba ringraziare mio padre, voglio attribuirgli questo merito. Verdi come l'acqua del mare, anche se il mare non è verde come dicono.

L'ultima volta che ho visto mio padre avevo sei anni, ricordo solo i suoi capelli biondi e la sua barba folta.

Quando mi accudiva lui faceva il marinaio, poi mi ha lasciato alle cure del signor Zephyr, un suo grande amico e non ha fatto più ritorno. Sospiro, non posso vantarmi di avere una bella storia.

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