"Il bacio della buonafortuna e si va." Lautaro bacia la guancia di Seira che se ne sta seduta per terra mentre lo guarda giocare alla play.
"È una nuova tecnica di approccio?" lo prende in giro suo zio che lo sta sfidando su fifa.
"Non potrei dato che la conosco da quando sono nato, ma se a lei va bene." ride.
"No." risponde Seira, continuando a mangiare i suoi pop corn mentre tiene il telefono ben saldo in mano e digita un messaggio.
"Ah!" esulta Paulo che ha appena vinto la partita.
"Mi sa che ho finito la fortuna." dice lei, accarezzando i capelli di Lautaro che ha abbassato la testa.
"Scemenze, tu sei il mio portafortuna." Paulo tira Seira per il braccio, così che strisci sul pavimento per arrivare a poggiare la testa nel suo lato del divano.
"Comunque sia, mi sono stufato." sbuffa mentre mette via il controller.
"Ammetti la sconfitta, quindi?"
"Si si, come vuoi." dice mentre messaggia e sorride.
"Chi è Clara?" domanda Paulo, facendosi più vicino al nipote.
"Una figa pazzesca." risponde il nipote, facendogli vedere la foto di una bellissima ragazza che non esita a mettersi in mostra.
"Ma quanti anni ha?" domanda lo zio, non riuscendo a vedere la faccia dato che è girata di spalle.
"15." risponde tranquillamente.
"Non dovrei nemmeno guardarla una di 15 anni." dice lo zio. "E poi non le si vede nemmeno la faccia."
"Aspetta." cerca un'altra foto e gliela mostra. È sicuramente una bella ragazza ma rimane comunque giovane per lui. "Bella, vero?"
"È una bella ragazza." ammette. "Ci stai provando con lei?"
"Ci sentiamo." risponde ad un altro suo messaggio e continua a guardare sue foto indisturbatamente.
"E tu che stai facendo?" molla il nipote e le sue discussioni private, poggiando la testa sulla spalla di Seira che si è seduta sul divano, distante da loro due.
"Mi faccio gli affari tuoi." risponde mentre scorre la pagina web di un sito di gossip che, dal nome, dovrebbe essere italiano e che lei ha tradotto in spagnolo. "Da quando ti chiami Paolo?"
"È la traduzione italiana del mio nome." ridacchia e ripensa a tutte le volte che hanno sbagliato a pronunciare il suo nome. "Perché lo leggi in spagnolo?"
"Non è che capisca tutto in italiano." dice e continua a leggere su un altro sito, scendendo fino a quando non trova una foto di loro due insieme. "Hanno detto che sono la tua sorellastra."
"Lo so, lo pensano in molti."
"Dici che sia perché abbiamo il cognome diverso?" mette via il telefono.
"Più che altro perché ci sono vecchie foto dove ho scritto 'mi hermanita' o ti avrebbero scambiata per una mia ex fidanzata o per un'amica."
"Potrei creare un grande scandalo e andare in giro a dire che sei il mio storico ex fidanzato abusivo." scherza, ricordando un film che hanno visto insieme una volta, ma lui non sembra ricordarsi.
"Ma non lo farai, perché mi assalirebbero i media." sbuffa al sol pensiero.
"Non ti divertiva essere conosciuto?" domanda mentre accarezza i suoi capelli.
"Certo che mi diverte, però mi sfiancano i media che si occupano di gossip." spiega e lei annuisce, in effetti non danno l'impressione di essere molto delicati. "In Italia mi hanno tormentato con la storia di Antonella."
"E tu non puoi rispondere che giochi a calcio e non fai il playboy?" domanda.
"Magari potessi." ride e le lascia un bacio sulla spalla. "È più complicato di così, niña."
"Alla fine è la verità però, non sei mica una di quelle celebrità che partecipa a reality show per trovare l'amore."
"Lo so, ma questo è un lato negativo dell'essere un personaggio pubblico." chiude per un attimo gli occhi, godendosi le carezze dell'amica.
"Non ci pensare adesso, sei in pausa." dice, anche se manca pur sempre qualche giorno alla sua partenza.
"Mancano 7 giorni e vado via." dice infatti Paulo e lei sospira leggermente. Si rivedremo a Natale.
"Appunto per questo non dovresti pensarci." ribatte velocemente Seira, mordendosi il labbro inferiore mentre lui sorride.
Gli fa piacere vedere che è dispiaciuta della sua partenza ed è ovvio che anche lui vorrebbe tanto restare un po' di più. Sono cresciuti insieme come due fratelli, conoscono le forze e i dolori reciproci e non si sono mai separati per tanto tempo, non prima della partenza di Paulo per Palermo. Ricorda che tutti erano entusiasti, stava per realizzare il suo sogno e avrebbe intrapreso una via importante per quella che sarebbe stata la sua carriera dopo un periodo di down. Alicia si mostrava felice, anche se aveva paura a lasciare andare il figlio.
Seira si è limitata ad abbracciarlo e a dirgli che sarebbe stato un grande anche in Italia o dovunque sarebbe andato. Avrebbe voluto chiedergli di non andare, ma sapeva che non sarebbe stato giusto e si è morsa la lingua per tutto il tempo dei saluti, scoppiando a piangere quando lui è salito sull'aereo. Il fusorario, gli allenamenti sempre più assidui, la scuola e tutto il resto hanno impedito loro di tenersi in contatto come avrebbero voluto.E quindi si sono distaccati.
Poi è arrivata la relazione con Antonella e tutto si è fatto ancora più complicato. Non voleva mettersi in mezzo a loro due e quindi si è esclusa a prescindere, accettando l'idea che si sarebbero visti e parlati a Natale, fatta eccezioni per i saluti per telefono dove si chiedevano solo "come va?", "che fai?", "ti stai impegnando?", per poi salutarsi ancora e chiudere lì. Essendo una coppia cercavano di passare quanto più tempo libero possibile, com'è giusto che sia. Poi Seira è rimasta bloccata in Albania per le feste e si sono rivisti solo qualche settimana fa.Le dispiaceva doversi separare da lui ancora una volta, specialmente dopo aver quasi interamente ritrovato il loro rapporto. Ma cos'avrebbe potuto dirgli?
"Tu cosa vuoi fare adesso che hai finito la scuola?" chiede ad un certo punto lui.
"Non lo so, non ho ancora deciso." dice in tutta sincerità e negli occhi di lui si fa largo una strana luce che però lei non vede.
× × ×
"In questo mondo siamo solo noi."
As it was, Harry Styles

BINABASA MO ANG
Just My Type / Paulo Dybala
Fanfiction♡︎𝑵𝒐𝒏 𝒆́ 𝒊𝒏𝒏𝒂𝒎𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒂𝒎𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 Seira ha appena compiuto 18 anni, ha finito la scuola e non è ancora capito cosa vuole fare nella vita. Un viaggio nella città che ha cresciuto sua nonna le chiarirà un po' l...