I colori di Milano sono completamente diversi da quelli di Laguna Larga, Taormina o Palermo, ma sono altrettanto belli perché mostrano una luce nuova di un'Italia che ancora non conosceva completamente. Sorride al vedere ogni piccolo dettaglio e lo immortala con la fotocamera del suo telefono.
'Chissà se anche a Paulo è piaciuta Milano' pensa e si chiede se effettivamente abbia visto altro rispetto allo stadio, il magnifico stadio milanese."Ci voleva una sana dose di shopping." sorride Francesca che tiene in mano 5 o 6 buste.
"Alla fine hai preso quei pantaloni?"
"No, non c'era la mia taglia. Sono parecchio offesa con Zara." mette il broncio ma le passa velocemente quando entrano all'interno di un altro negozio.
"Che belle! Guarda che belle decorazioni che fanno con le foto."
Francy ha ragione, Seira infatti rimane stupita da quella meraviglia: sono foto incise su due lastre di vetro su cui compaiono schizzi di vari colori o dimenticati ben precisi che, tra di esse, contengono la stampa vera e proprio della foto.
"Posso aiutarvi ragazze?" domanda una signora anziana che sorride loro dolcemente.
"Avete delle foto davvero belle." dice Seira, sorridendole a sua volta.
"Grazie tesoro."
"Perché non ne prendiamo una?" propone Francesca. "Sarebbe un bel regalo per il mio fratellino. Quanto ci vuole per farne due?"
"Potete andare a fare un giro e poi tornare qui verso le quattro." dice la signora.
"Perfetto, così poi torniamo in hotel e facciamo le valigie."
La ragazza cerca nella galleria una foto che ha con suo fratello e la manda al numero che le fornisce la signore che provvede a farla stampare dal ragazzo che lavora con lei, suo figlio.
"Tu hai deciso, ragazza?"
"A dire il vero non saprei a chi regalarla." mormora mentre guarda le varie stampe per trovare un'idea, ma trova solo coppiette.
"Beh, io la sto facendo per il mio fratellino, tu potresti farla per quell'amico che consideri come un fratello." suggerisce l'amica. "Magari anche per fare pace."
Seira sorride ed estrae il telefono per scegliere la foto e ne trova una davvero bella: è lui che la solleva dalla vita dopo la partita, quella contro la Sampdoria in cui le ha dedicato un goal, mentre lei gli bacia la guancia. Ricorda che è stata scattata da Barbara, la sorella di Davide.
"Anche mia figlia ne ha regalata una ad un amico con cui aveva litigato." sorride la signora. "Dopo 3 anni si sono sposati ed hanno avuto un bellissimo figlio."
Quando la ragazza recepisce il messaggio, avvampa ed abbassa lo sguardo.
"Io e lui siamo soltanto buoni amici." risponde.
"A quest'età è difficile trovare un ragazzo che sia solo un amico." risponde mentre prende a scrivere sul taccuino. "Per i colori posso suggerire un bel verde e un azzurro acceso? Come i colori dei vostri occhi."
"Certo, va bene." sorride.
Escono dal negozio con la consapevolezza che sarebbero tornate verso le 16 in punto, così da avere poi tutto il tempo per tornare in albergo e sistemare le loro cose prima della partenza.
"Tu dici che gli piacerà?" domanda la mora quando escono dal negozio.
"A Paulo? Perché non dovrebbe piacergli? E poi hai scelto una foto che lo caratterizza a pieno, eravate ad una sua partita."
Annuisce e continua il suo giro, pranzando al volo con qualcosa di leggero e passando il tempo in altri negozi. Alle quattro vanno a prendere i loro regali e tornano immediatamente in albergo con la metropolitana. Più osserva quei colori e la frase che ha scelto da incidere sotto e che è stata poi riempita di colore nero, più sorride.
"Guarda che faccia felice, domani voi due farete pace e tornerete a dimostrarvi affetto in una maniera così adorabile." la becca l'amica.
"Lo spero." sorride e sistema poi la foto nell'apposita scatola bianca su cui spicca la scritta 'Per Paulo'.
Sistema tutto nella sua valigia e si assicura di non aver lasciato fuori nulla, tanto da ricontrollare varie volte ed andando a dormire all'una di notte. Si rigira un po' e poggia la testa sul cuscino, sospirando leggermente e non sentendosi completamente a casa, come le altre sere del resto. Casa era svegliarsi con Patricia che le alza le tapparelle e Margherita che le deva il consueto bacio del buongiorno, l'abbraccio di Alicia e di Dolores, la classica battuta di Lautaro, il sorriso di Gustavo e la dolcezza velata di Mariano. Questo significava 'casa' per lei prima. Adesso casa è svegliarsi un po' quando si ha voglia e controllare nella stanza da letto, nel salone o in cucina se Paulo ci sia o sia già uscito per gli allenamenti, vedersi a pranzo, stare insieme il pomeriggio quando si ha l'occasione, guardare un film che annoia uno dei due e finire dunque cop darsi fastidio, abbracciarsi per evitare il solletico, cenare, sistemare con la musica e i balletti, parlare delle prime cose, poi il bacio della buonanotte e l'andare a dormire.
Paulo è diventata casa sua troppo velocemente, forse per sanare la mancanza che aveva della sua famiglia o forse perché lo è sempre stato ed ha dovuto accantonare quell'idea dopo la sua partenza.
Non vede l'ora di tornare a Palermo per rivedere il mare, sentire il caldo sole addosso, abbracciare Marina e di tornare in casa, da Paulo.× × ×
"E se non è con te e se non era un posto raggiungibile, allora io mi fermo e smetto di cercare. Se non sei tu la casa io non so più abitare."
Casa, Giordana Angi

DU LIEST GERADE
Just My Type / Paulo Dybala
Fanfiction♡︎𝑵𝒐𝒏 𝒆́ 𝒊𝒏𝒏𝒂𝒎𝒐𝒓𝒂𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒂𝒎𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 Seira ha appena compiuto 18 anni, ha finito la scuola e non è ancora capito cosa vuole fare nella vita. Un viaggio nella città che ha cresciuto sua nonna le chiarirà un po' l...